Carcinoma duttale invasivo

Buonasera,
Mia moglie, 42 anni, è stata operata nel Luglio 2013 al seno sx per un carcinoma duttale infiltrante diagnosticato tramite ecografia. La mammografia risultava "illeggibile" a causa della densità del seno.
Le caratteristiche istologiche erano: QSE carcinoma duttale infiltrante moderatamente differenziato, G2, Cm 2,3, invasione vascolare assente, Ki67 23%, PgR 40%,Er 80%, Her 2 neg, N 1 linfonodo con metastasi di carcinoma, istiocitosi dei seni nei rimanenti 30 linfonodi presi in esame, CA 15.3 23

Terapia: da Fine Agosto 2013 4 cicli chemio EC + 12 cicli di paclitaxel settimanale + 20 cicli di radioterapia. Da Aprile iniziato terapia ormonale con tamoxifene e decapeptyl.

I medici ci avevano decisamente tranquillizzato riguardo ad una non eccessiva aggressività della malattia. Ad un anno dall'operazione e cinque mesi dalla fine chemio i primi controlli allo IEO, mammografia e ecografia.

Ed ecco la sorpresa che ci ha fatto precipitare nello sconforto più nero.
Mammografia, seno a morfologia fibroghiandolare, sx (operato)nulla di sospetto. Dx evidenzia un cluster di circa 10mm di microcalcificazioni a forma irregolare di natura sospetta e meritevole di approfondimento con biopsia vacuum ecc(mammotome).

Ecografia, non mostra nessuna evidenza di neoformazioni di alcun tipo, consiglia di ripetere tra 6 mesi.

Oggi mammotome, altra sorpresa, il cluster evidenziato nella mammografia non è raggiungibile dallo strumento, però viene trovato un altro gruppetto di micro calcificazioni di 3,5 mm con le stesse caratteristiche sospette, viene prelevato e siamo in attesa di risultati.

Le domande che ci poniamo sono:
1) Come mai a distanza di dieci giorni sono state trovate altre microcalcificazioni che non erano state evidenziate?
2) Com'è possibile che a 5 mesi dalla fine della chemio ci sia già un nuovo tumore? Non ha funzionato? Era già presente prima? Di fatto quella effettuata allo IEO per il controllo di follow up è stata la prima mammografia "visibile"....
3) cosa potrebbero essere le microcalcificazioni, se maligne, dal momento che il primo tumore aveva caratteristiche totalmente differenti.....nodulo ben visibile all'ecografia ed al tatto....in questo caso nessuno ci ha parlato di masse o noduli, cosa può voler significare?
Mi scuso per la lunghezza e la confusione ma siamo veramente distrutti da queste novità.
La ringrazio per la pazienza.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Impossibile a distanza rispondere alle sue domande senza la possibilità di prendere visione degli esami strumentali.

Sì è possibile che le microcalcificazioni fossero presenti e non visibili dalla mammografia per la densità. Ma è solo una ipotesi.

Presenza di calcificazioni non vuol dire necessariamente presenza di nuovo tumore.

In generale in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

Tanti saluti
[#2]
dopo
Utente
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Buongiorno Dott Catania,

la ringrazio per la gentile risposta, attendiamo il risultato del mammotome e speriamo in bene.

Un ultimo chiarimento, ma nel caso peggiore, dovessero risultare calcificazioni maligne, ci è parso di capire che in assenza di evidenze cliniche e radiologiche ma solo presenza di microcalcificazioni non dovremmo trovarci davanti a malattia invasiva o particolarmente avanzata, piuttosto in situ...

Può confermare questa nostra impressione?
Grazie ancora per la Sua cortesia.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non è possibile prevedere l'esito ovviamente, ma da quanto ci scrive nella peggiore delle ipotesi è moooolto probabile una lesione non invasiva (in situ).

Questo però deve essere visto come un segnale importante perché i controlli cui si sottopone appartengono alla...PREVENZIONE SECONDARIA, cioè non prevengono nulla, ma sono utili per la diagnosi precoce.

Se si vuol parlare di PREVENIRE allora occorre occuparsi d'altro

Legga

PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

[#4]
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Utente
Utente
Buongiorno Dott. Catania,

la ringrazio ancora per la risposta. Abbiamo ricevuto il risultato del mammotome. Come già accennato hanno potuto prelevare solamente un piccolo cluster di microcalcificazioni irregolari, l'altro è risultato non raggiungibile e dovrà essere rimosso con intervento.

Di seguito referto visita con chirurgo oncologo e mammotome:
-Al controllo odierno non vi sono segni di ripresa malattia in esiti quadrantectomia mammaria+dissezione ascellare sx. Prosegue terapia endocrina lh-rh+tamoxifen. Mammografia bilaterale, microcalcificazioni irregolari in sede equatoriale esterna dx. Eseguito MMT su altro microfocolaio adiacende con esito DIN1b. Ecografia bilaterale non reperti sospetti. Linfonodi nella norma. Si consiglia intervento chirurgico di resezione parziale mammella dx con Rx pezzo operatorio.

Morale a metà Settembre dovrà fare un altro intervento.
Purtroppo il medico che ha in cura mia moglie non ha il dono della loquacità e francamente non abbiamo capito molto di quello che le hanno trovato. Din1b è grave?
L'intervento di resezione parziale è analogo alla quadrantectomia? Mia moglie è con il morale a terra, dopo un anno appena ancora un interventointervento nell'altro seno, ha il terrore di dover fare la chemio un'altra volta....non sappiamo davvero cosa pensare...
La ringrazio ancora per la sua disponibilità ed umanità.
M
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
nei controlli di follow up periodico di mia moglie, 44 anni,, ora in cura con Aromasin e Decapeptyl, sono risultati i seguenti valori:
Emocromo tutto nella norma. Glicemia 89 (70-110), Colesterolo 197 ( 125-200), HDL 75 (40-120),Trigliceridi 69 (50-200), AST 23 (5-34), ALT 20 (0-55), Fosfatasi alcalina ALP 58 (40-150), GGT 25 (9-36), Bilirubina totale 1.3 (0.2-1.2), Bilirubina diretta 0.5 (0-0.5) Bilirubina indiretta 0.8 (0-0.7) CEA 0.9 (0-5) CA 15.3 24.7 (0-31.3)

La domanda che vorrei porre è riguardo alla bilirubina e al CA 15.3. Il marcatore è sempre stato nei controlli precedenti tra 17 e 19. Il valore pre operatorio era 21.5. Questo rialzo potrebbe essere indicativo di una ripresa? E riguardo alla bilirubina, a vostro avviso bisognerebbe approfondire?

Grazie e cordiali saluti
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