Linfonodo infiammato o carcinoma mammario?

Scrivo per avere dal dr Catania un parere al mio caso che ora descrivo. Premetto che gia da diversi anni faccio un controllo annuale al seno, mammografia piu' ecografia avendo un quadro di mastopatia fibrocistica in un seno pero' molto denso, quindi non ideale per la mammografia, l'ultimo controllo, con esito negativo, era stato fatto ad ottobre 2007.
Poco piu' di un mese fa ho riscontrato una tumefazione di circa 3 cm al cavo ascellare destro, ho eseguito una ecografia ascellare il cui esito è il seguente:
Lo studio del cavo ascellare di destra dimostra in corrispondenza della tumefazione clinicamente apprezzabile un linfonodo ingrandito a margini netti con ilo ben rappresentato del diametro massimo di tre centimetri. Altri più piccoli linfonodi di analogo aspetto in vicinanza inferiori al centimetro. Si esegue agoaspirato ecoguidato a livello del linfonodo maggiore.

l'esame citologico al linfonodo ha riscontrato: aggregati di cellule carcinomatose, verificare origine mammaria.

Ho fatto subito dopo una mammografia + ecografia il cui esito e' il seguente:
mammelle simmetricamente sviluppate con ottima rappresentazione della struttura fibroghiandolare piuttosto disordinatamente distribuita; plurime
microcalcificazioni di tipo displasico. Con ecografia si conferma la presenza bilaterale di plurime formazioni anecogene a significato cistico - microcistico la magggiore delle quali al quadrante supero-esterno di sinistra raggiunge il diametro massino di 24,5 mm. Con eco colordoppler e powerdoppler non rilevabili anomali segnali - colore. In cavo ascellare destro si conferma la presenza di linfonodo del diametro massimo di 25 mm con ilo ben rappresentato e vascolarizzato. Dato il referto citologico presentato dalla paziente appare indispensabile procedere a risonanza magnetica della mammella.

Ho fatto la risonanza magnetica al seno e qui di seguito riporto il referto:
Esame eseguito con acquisizione dinamica in infusione di MDC; presenti artefatti da movimento.
Si conferma la presenza di abbondante componente ghiandolare con aspetti di tipo fibro displasico; bilateralmente, multiple formazioni tipo cisctico (la maggiorecon diametro trasverso 18 mm in sede mediana profonda a sinistra); presenti inoltre multipli piccoli nodi di impregnazione contrastografica senza evidenti caratteristiche di malignità (necessario controllo).
Al quadrante inferiore esterno a destra (ore 5 ) due aree di impregnazione contrastografica strettamente contigue ( diametro trasverso rispettivamente di 17 mm circa ) di aspetto compatibile con lesione primitiva, tuttavia non sicuramente caratterizzabili in relazione agli artefatti segnalati, ( necessaria correlazione ecografica ed eventuale prelievo istologico); la più anteriore di tale formazione evidenzia margini spiculati; la più posteriore raggiunge i piani fasciali pettorali. Si confermano adenopatie ( diametro trasverso massimo 26 mm ) ascellari omolaterali.

In aggiunta ho fatto esami del sangue emocitocromo e marker tumorali + ves e il tutto è risultato nella norma. Ho fatto anche qualche giorno fa una pet total body, di seguito il cui referto:

All'esame scintigrafico PET (eseguito mediante scansione dalla base cranica alla radice delle cosce), si rileva la presenza di almeno tre linfonodi ascellari destri che mostrano un discreto e abnorme accumulo del tracciante di metabolismo glucidico: il superiore, subcentimetrico, con SUV max = 2.6 e il maggiore dimensionalmente, di circa 23 mm, con SUV max = 6.3. Si osserva inoltre una modesta maggior captazione del tracciante a livello del parenchima mammario destro, senza l'evidenza di significative aree di focale accumulo nel suo contesto.
Lieve iperaccumulo del tracciante di metabolismo a livello dell'ovaio destro, rispetto al controlaterale, reperto che potrebbe rientrare in un quadro fisiologico. Utile comunque, approfondimento ecografico. Lievemente disomogea la captazione a livello dei distretti scheletrici.
Compatibilmente con il potere risolutivo della metodica, dell'ordine di pochi millimetri, non si rilevano altre aree di significativo abnorme accumulo del tracciante nei restanti distretti corporei esplorati.
Ringrazio per l'attenzione attendo risposta

[#1]
Dr. Francesco Ascione Chirurgo generale, Senologo 6
anche se la domanda è rivolta al dott.Catania rispondo solo per darle i primi ragguagli,lasciando a lui ulteriori delucidazioni.
Mi pare,dagli elementi che fornisce, che ci siano dati coerenti per pensare ad una o piu' lesioni primitive della mammella.Credo che debbano essere indagate ulteriormente(es prelievo citoistologico)per la certezza diagnostica e per conoscere importanti parametri biologici, per poi passare al successivo trattamento che in caso di conferma potrà essere anche associato(terapia antiblastica +chirurgia)Ma di ciò sicuramente discuterà con il suo senologo di fiducia che la accompagnerà nel suo percorso.Le sembrerà una partenza ad handicap,vista la complessità iniziale,ma spesso i risultati sono molto brillanti.cordialità ed in bocca al lupo.

Dr. francesco ascione
chirurgo senologo
www.ilmiomedico.eu

[#2]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,

veramente scarso può essere il contributo da parte nostra alle informazioni che sono già in suo possesso

-Di certo c'è solo l'interessamento secondario linfonodale confermato anche dall'esame clinico-strumentale e dall'esame citologico

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html

-un linfonodo con tali caratteristiche modifica di fatto la valutazione dei nodi dubbi in sospetti della mammella perchè una adenopatia con tali caratteristiche il più delle volte riconosce una primitività mammaria.

Che in questa fase i marcatori tumorali possano risultare negativi non vuol dire assolutamente nulla
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/75-i-marcatori-tumorali-tumor-markers.html

Dopo l'approfondimento diagnostico definitivo l'opzione chirurgica
probabilmente sarà la prima da prendere in considerazione e che non può avvalersi, perchè superflua, dell'analisi immediata del Linfonodo Sentinella, per le ragioni su esposte.

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html

L'approccio sin qui seguito mi sembra molto corretto e pertanto non Le resta che seguire il programma tracciato dagli specialisti curanti.

Ci informi, se lo desidera, sugli ulteriori sviluppi.

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringazio vivamente per la sollecita risposta.
Aggiungo che ieri sono stata visitata dal chirurgo che ha deciso per l'intervento chirurgico che effettuerò la settimana prossima con enorme apprensione. Mi premeva di aggiungere inoltre che i due noduli messi in evidenza solo dalla risonanza magnetica il chirurgo ieri li ha individuati con l'esame clinico.. a questo punto io mi pongo un inevitabile quesito sulla prevenzione: tutti i controlli che ho effettuato in questi anni non sono mai stati corredati da un esame clinico, perche? quindi a cosa sono serviti se ora mi ritrovo in questa situazione? magari i noduli erano li da tempo senza saperlo e si sarebbe potuto intervenire prima senza arrivare ad ora con l'interessamento dei linfonodi. A che medici mi sono affidata? Inoltre ho bisogno di un ulteriore delucidazione: sapendo che gli interventi sono fatti con supporto di tecnolgia, fili metallici, clips sui noduli ( non so se mi spiego bene)come interverrà il chirurgo? raggiungerà i noduli basandosi sull'esame clinico?
Ringrazio ancora
[#4]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Se quelli rilevati dalla RM sono palpabili SI è sufficiente.

Sull'operato dei colleghi nel passato ovviamente non ho alcun elemento per esprimere valutazioni .
[#5]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio ancora di cuore per le risposte. Ho ancora bisogno di sapere alcune cose, l'intervento sara' giovedi prossimo e non faccio altro che leggere ed informarmi..
Innnanzitutto, un esame citologico al linfonodo e' sufficiente per essere certi che il linfonodo contenga cellule carcinomatose? chiedo questo perche' una dottoressa di un centro tumori mi ha detto che lei del citologico non si fida per i troppi falsi positivi che puo' dare e quindi e' sempre meglio fare un istologico. Leggo anche di dissezioni ascellari fatte perchè il chirurgo vedeva i linfonodi infiammati quando poi all'istologico si rivelavano negativi. Mi preoccupa il fatto che durante l'intervento mi venga fatto lo svuotamento ascellare in base al citologico da me presentato, o, prima di fare tale svuotamento verrà fatta la biopsia a quel linfonodo?
Ringrazio infinitamente
[#6]
Dr. Francesco Ascione Chirurgo generale, Senologo 6
1)spesso la citologia è dirimente e nel caso suo potrebbe esserlo stato, come si evince dal referto che lei ci riferisce nella prima mail.Negli altri casi(dubbio,inadeguato,negatività non coerente con i dati clinico-strumentali)si passa all'istologia asportando uno dei linfonodi.
2)probabilmente la collega le poneva dubbi sui falsi negativi,ovvero quando la citologia non evidenzia patologie che in realtà esistono.
3)quando la citologia è positiva è da considerarsi sufficientemente CERTA per suggerire l'approccio chirurgico.
4)un chirurgo senologo di norma decide,insieme alla paziente,di effettuare la dissezione ascellare completa,non perchè "vede" i linfonodi "infiammati",ma perchè li sospetta metastatici,ovvero interessati dalla malattia primitiva.Probabilmente avrà inteso male.
5)pertano se le è stato consigliato di effettuare lo"svuotamento" ascellare il suo chirurgo avrà elementi più che sufficienti(la citologia è unno di questi) per consigliarla in tal senso.
Fa bene ad informarsi,ma il miglior modo di farlo adesso che lei è in una situazione psicologicamente particolare è di parlare di tutto con il chirurgo-senologo di cui si fida.
cordialmente
[#7]
dopo
Utente
Utente
effettivamente ho una paura enorme di quello a cui sto andando incontro.. volevo comunque puntualizzare che la dottoressa poneva veramente dubbi su falsi positivi in quanto diceva che solo un anatomo patologo con GRANDE competenza puo' dare risultati certi con l'esame citologico, lei si basava sulla sua esperienza, poi io riporto solo quanto mi è stato detto.
Grazie per le delucidazioni e i consigli
cordiali saluti
[#8]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,

la possibilità di un falso positivo è dell'1 % per un patologo esperto e più elevata per un altro meno esperto, ma questo vale per la mammella.

Con il riscontro di cellule mammarie nel linfonodo ascellare la possibilità di un falso positivo anche per un patologo inesperto è vicino allo 0.

Di questo ne dovrà prendere atto....poi tutto è possibile !!
[#9]
dopo
Utente
Utente
prendo atto, essere informata serve anche a togliere mille pensieri.
Ringrazio ancora infinitamente per la disponibilità
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Tanto più che c'è la conferma della PET
"All'esame scintigrafico PET (eseguito mediante scansione dalla base cranica alla radice delle cosce), si rileva la presenza di almeno tre linfonodi ascellari destri che mostrano un discreto e abnorme accumulo del tracciante di metabolismo glucidico"

Non ho capito quale programma sia stato tracciato a breve...
[#11]
dopo
Utente
Utente
si riferisce a quale sarà il prossimo passo?
mercoledi entrero' in ospedale e giovedi faro' l'intervento: verranno tolti i due noduli (non so se tutti e due) rivelati dal' RMN verranno sottoposti a biopsia durante l'operazione se saranno positivi come gia' si aspetta il chirurgo verra' fatta quadrantectmia verrano esaminati anche i linfonodi e molto probabilmente, anzi sicuramente, mi verra' fatta la dissezione ascellare..

posso aggiungere un ultima cosa? la PET dice anche:
Si osserva inoltre una modesta maggior captazione del tracciante a livello del parenchima mammario destro, senza l'evidenza di significative aree di focale accumulo nel suo contesto.
Che cosa puo' significare esattamente?

mille grazie, sempre
[#12]
Dr. Francesco Ascione Chirurgo generale, Senologo 6
significa che la PET "intuisce"che qualcosa non va nella mammella ma non localizza perfettamente i due noduli,peraltro visualizzati dalla RNM.Purtroppo i tanti esami disponibili nella diagnostica(in tutti i settori della medicina) hanno ciascuno pregi ,difetti e limitazioni.Solo dalla sintesi viene fuori un indirizzo diagnostico.
Un grande in bocca al lupo per giovedì.Tutti i 2653 Medici di medicitalia.it sono certo tiferanno per lei.Da tutti gli auguri di pronta guarigione.Anche lei come tante altre pazienti tornerà ben presto a vivere,amare,sorridere.
cordialmente
[#13]
dopo
Utente
Utente
grazie, veramente e infinitamente grazie di cuore
[#14]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,
per quanto riguarda la Pet dice poco sulla mammella e pertanto se ne dimentichi del problema, ma purtroppo dice veramente MOLTO sul cavo ascellare e pertanto, dopo avere sottolineato un approccio complessivamente corretto da parte degli specialisti curanti, non concordo affatto con il programma che prevede "verrano esaminati anche i linfonodi e molto probabilmente, anzi sicuramente, mi verra' fatta la dissezione ascellare "

cui prodest?

1)Lo stato linfonodale è chiaramente definito dall'esame clinico strumentale (Eco, pet, esame citologico) e tra l'altro si tratta di linfonodi di oltre 2 cm di diametro.
e quindi non c'è alcuna indicazione alla analisi immediata del Linfonodo Sentinella.

2)un accertamento intraoperatorio sul cavo ascellare equivale ad un "pasticcio chirurgico-oncologico" e infatti viene riservato ai casi in cui è indispensabile e ai casi elegibili per l'analisi immediata del Linfonodo Sentinella.

3) In caso, raro, di falso negativo del linfonodo sentinella rischierebbe un secondo intervento con aumento esponenziale delle complicanze legate agli interventi in due tempi sul cavo ascellare oltre al rischio di una radicalità chirurgica NON RAGGIUNTA.

In conclusione:
sulla base degli alementi che ci ha trascritto , dopo l'accertamento estemporaneo della mammella, se Lei fosse una mia familiare, procederei immediatamente allo svuotamento ascellare.

Ne discuta con il Suo oncologo facendosene una ragione.

Sono molto spiacente, mio malgrado, di contribuire ad accrescere il suo stato d'ansia.
Dal mio maestro Veronesi ho imparato che "occorre essere cinici sulla diagnosi e ottimisti sulla prognosi". Ma per questa ci sarà tempo e vedrà che riusciremo a rassicurarla.

Cordiali saluti con ttanti auguri.


[#15]
dopo
Utente
Utente
Per ciò che riguarda la procedura dell'intervento, posso anche aver inteso male.
La Ringrazio per la chiarezza, correttezza e professionalità e soprattutto per la pazienza che mi e' stata dedicata
Cordiali saluti
[#16]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Si penso anche io che abbia inteso male .
Ci aggiorni comunque sullo sviluppo della situazione.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Buonasera ai medici di Medicitalia,
e' da una settimana che sono a casa dopo l'intervento chirurgico al quale sono stata sottoposta: nodulectomia, quadrantectomia e svuotamento ascellare ( tot 16 linfonodi: 9 di I livello, 2 di II livello e 5 di III livello). L'esame istologico ha dato il seguente esito: ca duttale infiltrante, G3, mib: 55%, recettori ormonali positivi: estrogeni 98%, progesterone 98%, c-erB2 in corso. Stadio T1c N2a(6/16) M0.
Visto il mib elevato, il G3 e N2linfonodale l'oncologa decide di proporre terapia con 4 cicli di epirubucina e ciclofosfamide e 4 cicli di Taxolo. A seguire radioterapia e ormonoterapia, rimane in sospeso al momento il fattore c-erB2, in quanto non ancora definito.
Questo e' lo sviluppo della mia situazione, ormai la preoccupazione mi accompagna da piu' di due mesi, so che dovro' affrontare altri mesi difficili

Chiedo un Vs parere e Ringrazio per l'attenzione
[#18]
Dr. Francesco Ascione Chirurgo generale, Senologo 6
bentornata a casa!pensi che una cosa è fatta!certo dovrà affrontare qualche altro mese di sacrificio(passano presto e gli effetti collaterali possono essere ben controllati)poi sarà tutto in discesa,la radio e l'ormono.A seconda poi del risultato del ERB ed eventuale FISH il suo oncologo valuterà l'opportunità di somministrazione del Herceptin(non è chemio,nessun effetto collaterale).Ma adesso non è il caso di pensare a questo.....Il trattamento eseguito e quello consigliato sono ,a mio parere,corretti.
In bocca al lupo!
[#19]
dopo
Utente
Utente
So che ho un quadro non troppo felice ma la sua sollecita risposta data con incoraggiamento e ottimismo mi da fiducia nell'affrontare il mio futuro.
La Ringrazio di cuore
[#20]
Dr. Francesco Ascione Chirurgo generale, Senologo 6
il mio non è l'ottimismo di chi vuole solo incoraggiare la paziente.So che le stadiazioni e le prognosi più o meno favorevoli sono dati oggettivi e statistici che per certi versi lasciano il tempo che trovano.Adesso la sua malattia in parte già curata dalla chirurgia sarà debellata e dalle successive terapie ma principalmente da Lei,dalla sua capacità di reagire,dalla sua voglia di vincerla.Partendo da questi presupposti io "tifo"sempre per le mie pazienti.
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