Risonanza magnetica mammaria con mdc

Buonasera, vorrei chiedere un parere poiché sono molto confusa.
Ho familiarità per cancro mammario (mia madre, mia zia e mia nonna), qualche mese fa sento un fastidio al seno sinistro, una zona gonfia che durante ogni ciclo in questi ultimi mesi diventa molto dolente e coinvolge anche l'ascella.
Chiedo consiglio al medico curante che mi prescrive una mammografia, mai fatta, ma vista la familiarità e l'età (38 anni) decide essere il test più adeguato.
Vado per fare questo esame ed il medico dice che non avrei dovuto farla vista la giovane età.
Io non colgo il consiglio che voleva darmi, ovvero di tornare a casa e la faccio lo stesso.
La diagnosi è: "Mammelle con rade densità fibroghiandolari (BI-RADS composition category B).
Bilateralmente, piccole opacità ovalari a limiti netti meritevoli di second-look ecografico.
Al quadrante supero-esterno della mammella sinistra, si rileva area di asimmetria ghiandolare.
Non disponendo di precedenti esami per opportuno confronto si consiglia prosecuzione dell'iter diagnostico mediante esame contrastrografico di II livello (RM con mdc o CEDM) ".
La mia confusione sorge dalle parole del medico: "questo è il risultato di un esame che non avrebbe dovuto fare, le avevo detto di andarsene e non ha seguito il consiglio.
Questa condizione rilevata (la ghiandola asimmetrica) è fisiologica nel 90% dei casi ma non avendo altre mammografie di controllo sono costretto a scrivere la necessità di fare la mammografia con il mezzo di contrasto, deve venire la settimana prossima così procediamo".
Quindi io cosa dovrei fare?.
Se è fisiologica nella maggiorparte dei casi, perchè non posso fare fra qualche mese un'ecografia o una mammografia di controllo?.
Devo andare a fare questo esame o il medico mi ha voluto consigliare di lasciare stare?.
mi sento confusa perchè già non avevo letto fra le righe all'inizio, magari adesso mi sta sfuggendo qualcos'altro e vado a fare un esame con mdc che invece potrei evitare.
Il mio medico curante non sa cosa consigliarmi perchè dice che comunque è stata rilevata un'anomalia ed andrebbe approfondita anche se sicuramente non sarà nulla di grave, ma le parole del senologo mi fanno titubare, magari torno per fare l'esame e mi prendo un'altra "ramanzina" oltre ad un esame, forse, inutile.
Mi aiutate per piacere con un semplice parere, senza nessuna pretesa di diagnosi, ma che sia chiaro, senza sottointesi?.
Grazie!.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Se fosse mia figlia le consiglierei di farlo quell'esame a costo di prendersi una seconda , ingiustificata ramanzina per almeno una decina di buone ragioni.

.Se desidera un approfondimento Le

risponderò e l'aggiornerò anche qui .
Ma dovrebbe ripostare con il copia incolla su questo link

https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-38222.html

in fondo alla pagina dove si apre una finestra se ha eseguito l'account . La pagina si aggiorna continuamente con l'arrivo di altri commenti.


Per potervi seguire nel vostro percorso dovrebbe FIRMARSI SEMPRE ( va bene anche un nome di fantasia) e aggiungere i dati principali (età, eventuale familiarità, referto degli esami strumentali ed esame istologico).
In quel link è possibile per comprendere meglio allegare immagini, che qui non è possibile pubblicare.

P.S. dovrebbe aggiungere tra le informazioni anche l'età del menarca e l'età di insorgenza del tumore della nonna, mamma e zia, suppongo materna.

L'aspettiamo

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore, credo di aver inserito tutto correttamente, in caso modifico. L'approfondimento è molto gradito,anche se già il consiglio mi basta per proseguire gli esami.
Aggiungo anche qua che ho avuto il menarca a 12 anni e l'età d'insorgenza dei carcinomi sono: mia madre a 76 anni, mia zia paterna a 70, mia nonna paterna 50. Mia nonna materna ne ha avuto uno all'utero invece. La ringrazio molto, buona serata.
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