Oncocitoma rene sx , termoablazione

Buongiorno ho 65 anni, nel 2021 e’ stato rilevato un oncocitoma al rene sx come da relativa biopsia: 38mm, (25%interno rene) immunofenotipo popolazione neoplastica,, positivo x c-kit, focalmente positivo x citocheratina7, debolmente positivo x CD10 (postivita citoplasmatica.
Oggi dimensione 60mm.
Nessun fastidio evidente.
Il consulto conferma necessita’ intervento (al limite) con termoablazione (da esterno vs interno).
Rischio di nefroctomia.
E’ la scelta a procedere condivisibile?
Alternative?
Grazie in anticipo.
R
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La formazione è abbastanza voluminosa (6 cm) non pensiamo che con la termoablazione si possa trattare completamente in modo efficace. Possibile invece in molti casi una asportazione selettiva (enucleo-resezione) oggi effettuata brillantemente in laparoscopia convenzionale o assistita dal robot operatore. Per una conferma sarebbe però necessario vedere le immagini della TAC o risonanza magnetica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
capisco che la risposta bioptica sia stata quella di un oncocitoma, ma aver aspettato una crescita a 60 mm pone a rischio reale per una nefrectomia.
Considerando la tendenza importante a crescere, praticamente raddoppiato in due anni, non sarei tranquillo a non intervenire.
Una termoablazione per una neoformazione di ben 6 cm, mi sembra fuori limite. Maggiormente indicata una asportazione chirurgica robotica assistita. Più' aumenta di dimensioni e più' si sviluppa dentro il rene ( eneolitica e non esotica), maggiori sono le possibilità' di dover eseguire una nefrectomia.

Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Direttore Scuola Specializzazione Urologia
Universita' Sapienza

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Con l’urologo che mi ha seguito si era stabilito di tenerlo sotto controllo con eco ogni 4 mesi. L’evoluzione si e’ prodotta negli ultimi otto.
L’intervento in termoablazione effettivamente mi pare un po’ da sperimntazione, ovvero ridurre l’oncocitoma per la parte esterna al rene, per poi aggredire quella interna. E mi hanno premesso , e lei conferma, che la nefroctomia e’ uno scenario concreto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La termoablazione sarebbe una buona scelta per lesioni inferiori alla metà della sua. Eseguire la termoablazione come propedeutica alla chirurgia ci lascia abbastanza dubbiosi. Come le abbiamo già scritto le possibilità di una asportazione selettiva molto dipendono dalla sua posizione all'interno del rene, alla vicinanza con i grossi vasi sanguigni, eccetera. E realisticamente anche parecchio dall'esperienza dell'operatore.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it