Prostatite e colon
Buongiorno gentili dottori,
soffro di prostatite da una decina d'anni ormai con periodi (fortunatamente abbastanza lunghi) di remissione.
Allo stesso tempo soffro di colon irritabile e emorroidi di grado 2.
Ho notato che l'inizio dei fastidi urologici coincide quasi sempre con un fastidio che parte dall'anno e un alvo non regolare.
Ho letto, anche su questo sito, che vi potrebbe essere una correlazione fra le due cose in quanto alcuni batteri potrebbero migrare dall'intestino alla prostata.
Vorrei però sapere da voi professionisti se questa possibilità sia verosimile anche con il riscontro di colture negative.
E se si, in che modo il mio intestino può irritare la prostata senza migrazione batterica?
Anticipatamente grazie, dottori.
soffro di prostatite da una decina d'anni ormai con periodi (fortunatamente abbastanza lunghi) di remissione.
Allo stesso tempo soffro di colon irritabile e emorroidi di grado 2.
Ho notato che l'inizio dei fastidi urologici coincide quasi sempre con un fastidio che parte dall'anno e un alvo non regolare.
Ho letto, anche su questo sito, che vi potrebbe essere una correlazione fra le due cose in quanto alcuni batteri potrebbero migrare dall'intestino alla prostata.
Vorrei però sapere da voi professionisti se questa possibilità sia verosimile anche con il riscontro di colture negative.
E se si, in che modo il mio intestino può irritare la prostata senza migrazione batterica?
Anticipatamente grazie, dottori.
Dr. Paolo Piana
Urologo
46.5k 1.9k
La correlazione esiste ed è strettissima, non si tratta necessariamente della trasmissione di una infezione, è sufficiente la diffusione di una congestione venosa del basso addome. La maggior parte della attenzioni va sempre rivolta al versante intestinale, altrimenti le cure urologiche rischiano di essere vane.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Utente
La ringrazio molto per la risposta, dottore. Io solitamente ogni qualvolta si ripresentano i sintomi li gestisco con qualche integratore, probiotico e qualche accorgimento all'alimentazione e alla vita sessuale, proprio in virtù del fatto che la prima volta fu abatterica. Forse però sto gestendo male la cosa, anche se finora si è sempre tutto regolarizzatp senza l'uso di antibiotici. Il punto è però che non vorrei sottovalutare eventuali infezioni perché ho letto che alcune possono portare a quadri gravi come sepsi. È vero?
Dr. Paolo Piana
Urologo
46.5k 1.9k
La situazione non può certamente essere autogestita, è indispensabile affidarsi ad un gastro-enterologo e, ancor di più, ad un bravo dietologo/nutrizionista, poiché l’alimentazione è molto spesso la chiave di tutto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Utente
La ringrazio dottore, mi affiderò ad un buon nutrizionista come consigliato.
Per la questione dell'eventuale infezione invece? Bisogna fare ogni volta tutti gli esami per capire se c'è la presenza di batteri?
Per la questione dell'eventuale infezione invece? Bisogna fare ogni volta tutti gli esami per capire se c'è la presenza di batteri?
Dr. Paolo Piana
Urologo
46.5k 1.9k
Gli esami vanno fatti quando lo specialista lo ritiene opportuno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 245 visite dal 15/04/2025.
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