Secrezioni dal pene
A fine 11/24, a seguito di un rapporto ORALE, inizio ad avere secrezioni dal pene.
Le secrezioni erano l'unico sintomo presente, non ho mai avuto né bruciori né dolori.
Queste secrezioni variavano di volta in volta, ma generalmente erano più abbondanti al mattino, e più blande nel resto della giornata (a volte fuoriuscendo solo sotto sollecitazione).
Erano trasparenti e mucose, raramente più biancastre e liquide.
Pochi giorni dopo l'inizio delle perdite contatto il mio medico il quale (senza farmi effettuare alcun accertamento o test) mi prescrive cura antibiotica di Ceftriaxone Ratiopharm 3, 5.
Dopo aver iniziato la cura, ho fatto test per tutte le mst.
Test risultato negativo, ma ovviamente non sapendo se negativo in quanto non ho mai contratto alcuna mst o negativo a causa dell'antibiotico.
In ogni caso al termine della cura antibiotica di 10 giorni o sintomi sono terminati e mi sono considerato guarito.
Il 20/04/25, a seguito di un altro rapporto ORALE (con un'altra persona) mi iniziano nuovamente perdite.
Rispetto al precedente episodio, la quantità è leggermente inferiore, raramente sono più purulente al mattino (3/4 volte in 35 giorni), per il resto molto più simili a urina rispetto al caso di 5 mesi prima.
In questa occasione ho quindi deciso di effettuare test prima di iniziare cura.
Test di tutte le mst è risultato negativo.
Nella stessa settimana, per coincidenza, ho effettuato analisi delle urine per visita medica del lavoro.
Unico risultato non in linea con valori di riferimento era presenza di leucociti ben oltre il limite.
Due giorni dopo ho effettuato esame delle urine chimico fisico e microscopico, urinocoltura da mitto intermedio ed esame colturale su liquido seminale.
Tutti e tre gli esami non hanno portato a nulla, nessun valore sopra le norme (nemmeno leucociti che 2 giorni prima erano altissimi) e nessun esito positivo.
Successivamente mi sono fatto visitare da un urologo, il quale in realtà non ha effettuato nessuna visita ma ha solo consultato i referti degli esami.
L'urologo mi ha quindi prescritto dei test: Clamidia ricerca qualitativa DNA (non rilevato), esame colturale gonorrea e microplasmi urogenitali (negativi) ed esame microscopico gram (rarissimi polimorfonucleati).
In tutto ciò una cosa strana è che la presenza di leucociti nelle urine è passata da 173 n/uL ad assenti.
Mentre il tampone uretrale ha rilevato "rarissimi polimorfonucleati".
A questo punto, dopo 36gg di perdite, ha senso vedere nuovamente un urologo, aspettando quindi diversi giorni, oppure dovrei rivolgermi al mio medico e in base ai risultati che ho in mano agire di conseguenza?
Un'ulteriore domanda è: può essere che in questa occasione tutti i test mst risultino negativi a causa della cura antibiotica che ho effettuato quasi 6 mesi fa?
Può essere che tutti i tamponi mst effettuati siano risultati negativi in quanto in quelle occasioni non erano presenti secrezioni dal pene?
O comunque anche senza secrezioni il test dovrebbe risultare positivo?
Le secrezioni erano l'unico sintomo presente, non ho mai avuto né bruciori né dolori.
Queste secrezioni variavano di volta in volta, ma generalmente erano più abbondanti al mattino, e più blande nel resto della giornata (a volte fuoriuscendo solo sotto sollecitazione).
Erano trasparenti e mucose, raramente più biancastre e liquide.
Pochi giorni dopo l'inizio delle perdite contatto il mio medico il quale (senza farmi effettuare alcun accertamento o test) mi prescrive cura antibiotica di Ceftriaxone Ratiopharm 3, 5.
Dopo aver iniziato la cura, ho fatto test per tutte le mst.
Test risultato negativo, ma ovviamente non sapendo se negativo in quanto non ho mai contratto alcuna mst o negativo a causa dell'antibiotico.
In ogni caso al termine della cura antibiotica di 10 giorni o sintomi sono terminati e mi sono considerato guarito.
Il 20/04/25, a seguito di un altro rapporto ORALE (con un'altra persona) mi iniziano nuovamente perdite.
Rispetto al precedente episodio, la quantità è leggermente inferiore, raramente sono più purulente al mattino (3/4 volte in 35 giorni), per il resto molto più simili a urina rispetto al caso di 5 mesi prima.
In questa occasione ho quindi deciso di effettuare test prima di iniziare cura.
Test di tutte le mst è risultato negativo.
Nella stessa settimana, per coincidenza, ho effettuato analisi delle urine per visita medica del lavoro.
Unico risultato non in linea con valori di riferimento era presenza di leucociti ben oltre il limite.
Due giorni dopo ho effettuato esame delle urine chimico fisico e microscopico, urinocoltura da mitto intermedio ed esame colturale su liquido seminale.
Tutti e tre gli esami non hanno portato a nulla, nessun valore sopra le norme (nemmeno leucociti che 2 giorni prima erano altissimi) e nessun esito positivo.
Successivamente mi sono fatto visitare da un urologo, il quale in realtà non ha effettuato nessuna visita ma ha solo consultato i referti degli esami.
L'urologo mi ha quindi prescritto dei test: Clamidia ricerca qualitativa DNA (non rilevato), esame colturale gonorrea e microplasmi urogenitali (negativi) ed esame microscopico gram (rarissimi polimorfonucleati).
In tutto ciò una cosa strana è che la presenza di leucociti nelle urine è passata da 173 n/uL ad assenti.
Mentre il tampone uretrale ha rilevato "rarissimi polimorfonucleati".
A questo punto, dopo 36gg di perdite, ha senso vedere nuovamente un urologo, aspettando quindi diversi giorni, oppure dovrei rivolgermi al mio medico e in base ai risultati che ho in mano agire di conseguenza?
Un'ulteriore domanda è: può essere che in questa occasione tutti i test mst risultino negativi a causa della cura antibiotica che ho effettuato quasi 6 mesi fa?
Può essere che tutti i tamponi mst effettuati siano risultati negativi in quanto in quelle occasioni non erano presenti secrezioni dal pene?
O comunque anche senza secrezioni il test dovrebbe risultare positivo?
Tutti gli accertamenti hanno un limte di sensibilità al di sotto del quale no sono in grado di definire la realtà. E' pur vero che al di sotto di questo limite è difficile pensare che vi possano essere delle alterazioni veramente significative e pericolose. La ripetuta negatività di tutti gli esami eseguiti ci fa pensare ad una infezione, presumbilmente da Clamidia considerando le caratteristiche della secrezione, con carica batterica molto bassa. Le diremmo di non preoccuparsi, bere molta acque e fra alcune settimane ripetere una ulteriore ricerca batteriologica con metodica PCR sulle urine del primo getto (gonococco, clamidia e micoplasmi).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 498 visite dal 25/05/2025.
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