Continue urinocolture positive
Buongiorno, scrivo da parte di mia madre (88 anni).
Recentemente mia madre ha fatto un'urinocoltura risultata positiva (Proteus mirabilis, Carica batterica 10^6 UFC/mL).
Il medico di famiglia le ha fatto fare un ciclo di antibiotici all'inizio di luglio.
Dopo qualche settimana le abbiamo fatto rifare l'urinocoltura ed è nuovamente positiva, ma il batterio è diverso (Klebsiella aerogenes, Carica batterica 10^6 UFC/mL).
Lei non si lamenta e non sembra avere particolari sintomi, ma soffre di demenza senile quindi non siamo certi che non abbia fastidi.
Non vorrei farle fare nuovamente un ciclo di antibiotici anche perché purtroppo mia madre soffre di incontinenza fecale e le infezioni sono abbastanza frequenti.
C'è qualcosa che le possiamo dare in alternativa all'antibiotico?
Grazie per l'attenzione.
Recentemente mia madre ha fatto un'urinocoltura risultata positiva (Proteus mirabilis, Carica batterica 10^6 UFC/mL).
Il medico di famiglia le ha fatto fare un ciclo di antibiotici all'inizio di luglio.
Dopo qualche settimana le abbiamo fatto rifare l'urinocoltura ed è nuovamente positiva, ma il batterio è diverso (Klebsiella aerogenes, Carica batterica 10^6 UFC/mL).
Lei non si lamenta e non sembra avere particolari sintomi, ma soffre di demenza senile quindi non siamo certi che non abbia fastidi.
Non vorrei farle fare nuovamente un ciclo di antibiotici anche perché purtroppo mia madre soffre di incontinenza fecale e le infezioni sono abbastanza frequenti.
C'è qualcosa che le possiamo dare in alternativa all'antibiotico?
Grazie per l'attenzione.
Dr. Paolo Piana
Urologo
49.7k 2k
In una donna molto anziana, con incontinenza fecale, pannolone, eccetera, ci sarebbe da stupirsi se l'urocoltura non fosse positiva (!). Tra l'altro non sappiamo se si tratti di una vera infezone urinaria o, come forse più probable, una contaminazione del campione per contatto esterno con batteri intestinali che colonizzano l'area ano-genitale. Questo potrebbe essere chiarito dalla valutazione della presenza e numero di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell'esame delle urine. D'ogni modo, questo non è così essenziale. Se non vi è febbre e la signora non si lamenta, senz'altro non è il caso di insistere più di tanto con la terapia antbiotica, che anzi potrebbe contribuire a creare resistenze e selezionare batteri più aggressivi. Con i (grossi?) limiti del possibile, bisognerebbe sempre invitare la paziente a bere acqua.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
1
Utente
Grazie mille Dottore per la sua risposta precisa ed esauriente.
Cercheremo sicuramente di farle bere più acqua.
Un saluto
Cercheremo sicuramente di farle bere più acqua.
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 355 visite dal 07/08/2025.
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