Prostatite abatterica curata: perché persiste il bruciore alla minzione/eiaculazione?

Salve,

Più di un mese fa ho iniziato ad avvertire un bruciore durante la minzione e l’eiaculazione, localizzato a circa metà del pene.

Bruciore mai troppo doloroso, su una scala da 0 a 10, intorno al 4.

Il dolore dopo circa 15gg rimaneva identico, senza peggiorare né migliorare e senza nessun altro sintomo, né sistemico né locale.

Su consiglio del medico di base, procedo con analisi delle urine, urinocoltura e spermiocoltura, tutto negativo e senza alcuna nota particolare.
Ergo nessun batterio.

Il medico mi prescrive quindi una visita urologica, effettuata circa 20 gg fa.

Durante la visita urologica mi viene fatta un’ecografia sia della vescica che della prostata con sonda transrettale.

Il responso è una prostatite, di natura abatterica non riscontrando alcun batterio nelle urine e nello sperma.

L’urologo mi prescrive 7 gg di dicloreum + 20 gg di topster (finiti ieri) + integratori.

Ieri ho avuto la visita di controllo e ciò che ho comunicato al medico lo comunico anche a voi: il bruciore è migliorato lievemente ma è sempre presente, in forma più leggera, diciamo un 2 sulla medesima scala da 1 a 10.

L’urologo procede con la palpazione della prostata, riscontrando un netto miglioramento dell’infiammazione.

Non si spiega però, e neanche io, il perdurare dei sintomi.

Vuole effettuare una uroflussometria per sospetto di stenosi, ma io urino in maniera assolutamente identica a prima, nessuna modifica nel getto.
La farò comunque prossima settimana.

Supponendo di escludere una stenosi ostruttiva, della quale sicuramente accuserei i sintomi, quale potrebbe essere il problema?

Un residuo di infiammazione all’uretra derivante dalla prostatite ormai risolta?


Vi ringrazio per la disponibilità.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
E' universalmente ben nota la tenacia dei disturbi da congestione/infiammazione della prostata e la mancanza di terapie specifiche di sicura efficacia. In questa sede noi sempre ribadiamo l'assoluta importanza delle attenzioni rivolte allo stile di vita, che nei suoi aspetti principali (alinetazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
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Dottore la ringrazio della risposta.

Seguo già uno stile di vita complessivamente sano ed equilibrato.

Nel caso in cui la stenosi sospettata non sia presente, stante il mio flusso normale, ed avendo terminato la terapia antinfiammatoria, ha senso eseguire una uretrocistoscopia, come suggerito dal mio curante?

Oppure, trattandosi di normale decorso dell’infiammazione, è opportuno attendere e basta?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se il flusso è normale, ovviamente non vi può essere una stenosi dell'uretra. In ogni caso è opportuno oggettivare con l'esecuzione di una flussometria. minzionale. Immaginiamo che il nostro Collega in effetti sospetti una sclerosi del collo vescicale, comunque noi eseguiremmo la flussometria prima di dare eventuali indicazioni all'endoscopia.

Paolo Piana
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Capisco perfettamente il suo punto.
Però, al di là dell’esame uroflussometrico che senz’altro farò, i sintomi relativi a stenosi uretrale e/o sclerosi del collo vescicale dovrei comunque avvertirli personalmente e ripeto di non percepire alcuna ostruzione nel flusso, né interruzione o sensazione di difficoltà .
Per cui mi chiedo a cosa sia dovuto il bruciore residuo e quali potrebbero essere ulteriori condizioni, magari a me sconosciute, che causano questo perdurare della sensazione di fastidio, data la remissione dell’infiammazione prostatica.
La ringrazio molto per la sua disponibilità
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come le abbiamo già scritto, sono sintomi tenaci e di difficile risoluzione completa, pur nella loro assoluta benignità.

Paolo Piana
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Capisco, quindi lei giudica normale una persistenza del sintomo irritativo, oltre la risoluzione dell’infiammazione alla prostata, che potrà risolversi spontaneamente senza uso ulteriore di farmaci?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Vi possono essere anche periodi lunghi di relatibìvo benessere.

Paolo Piana
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Prostatite

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