Urinocoltura positiva persistente: terapia e cause?
Ho effettuato un’urinocoltura risultata positiva per Enterococcus faecalis con carica batterica di 1.000.
000 UFC/ml.
Ho seguito una terapia con Augmentin (2 compresse al giorno per 6 giorni).
Dopo 10 giorni ho ripetuto l’esame: l’urinocoltura è ancora positiva allo stesso batterio, con carica batterica di 800.000 UFC/ml e presenza di flora Gram positiva.
Chiedo una valutazione specialistica per capire la terapia più adeguata e verificare eventuali cause predisponenti.
Sono un uomo di 67 anni con nessuna patologia
000 UFC/ml.
Ho seguito una terapia con Augmentin (2 compresse al giorno per 6 giorni).
Dopo 10 giorni ho ripetuto l’esame: l’urinocoltura è ancora positiva allo stesso batterio, con carica batterica di 800.000 UFC/ml e presenza di flora Gram positiva.
Chiedo una valutazione specialistica per capire la terapia più adeguata e verificare eventuali cause predisponenti.
Sono un uomo di 67 anni con nessuna patologia
Il batterio in questione (famiglia dei cocchi gram-posiivi) non è una comune causa di infezioni dell'apparato uro-genitale. E' invece un comune colonizzante di pelle e mucose dell'area ano-genitale e può contaminare al passaggio i liquidi biologici (urina e liquido seminale), positivizzando falsamente le colture. In assenza di febbre ed altre evidenti complicazioni, non vi sono indicazioni alla terapia antibiotica, che può anzi essere controproducente per il danno prodotto all'equilibrio della flora batterica intestinale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
La ringrazio per il chiarimento fornito. Ho programmato una cistoscopia in seguito a un episodio di macroematuria isolata verificatosi nel mese di luglio. Attualmente mi è stato comunicato che l’esame endoscopico non potrà essere eseguito qualora l’urinocoltura non risulti negativa, motivo per cui permane il dubbio sulla gestione più appropriata della situazione. Gradirei un suo parere in merito.
Decisive sono la presenza e quantità di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell’esame delle urine. In caso di contaminazione i leucociti sono pochi o addirittura assenti. Nella vera infezione la presenza è più cospicua (es. 100 pc).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 138 visite dal 03/12/2025.
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