Ureteroscopia: altra via oltre la nefroureterectomia?
Sottoposto a uretroscopia con biopsia (non ancora i risultate), e messo in lista di attesa per nefroureterectomia, possibile che non c'è un'altra via se non l'asportazione del rene e uretere?
di seguito l'atto operatorio: Accesso mediante cistoscopio rigido 22 Ch.
Uretra anteriore nella norma.
posteriore deformata da adenoma prostatico caratterizzato da TII lobo sollevante il pavimento vescicale.
Si esegue cistoscopia: assenza di aree sospette su tutti gli ambiti.
Si identifica il meato ureterale destro e lo si incannula mediante filo guida 0.035 In, facendolo risalire sino in pelvi.
Si applica sondino bianco e si esegue prelievo citologico selettivo, Si esegue quindi UPGA arretrando progressivamente il sondino, documentando minus di circa 2 cm a livello delWluretere distale.
Si sostituisce infine lo strumento mediante ureteroscopio 6-7.5 Ch e si risale su filo guida per breve tratto l'uretere destro, confermando il reperto evidenziato al|'UPGA (neoformazione di aspetto carnoso subobliterativa del lume ureterale).
Si applica sondino uretrale poco a monte della neoformazione, solidarizzandolo a CV 16 Ch siliconato.
Urine chiare al termine della procedura.
di seguito l'atto operatorio: Accesso mediante cistoscopio rigido 22 Ch.
Uretra anteriore nella norma.
posteriore deformata da adenoma prostatico caratterizzato da TII lobo sollevante il pavimento vescicale.
Si esegue cistoscopia: assenza di aree sospette su tutti gli ambiti.
Si identifica il meato ureterale destro e lo si incannula mediante filo guida 0.035 In, facendolo risalire sino in pelvi.
Si applica sondino bianco e si esegue prelievo citologico selettivo, Si esegue quindi UPGA arretrando progressivamente il sondino, documentando minus di circa 2 cm a livello delWluretere distale.
Si sostituisce infine lo strumento mediante ureteroscopio 6-7.5 Ch e si risale su filo guida per breve tratto l'uretere destro, confermando il reperto evidenziato al|'UPGA (neoformazione di aspetto carnoso subobliterativa del lume ureterale).
Si applica sondino uretrale poco a monte della neoformazione, solidarizzandolo a CV 16 Ch siliconato.
Urine chiare al termine della procedura.
Tutte le neoformazioni delle vie urinarie sono soggette ad un elevato tasso di recidiva (70% sul lungo periodo), perché possono riformarsi nel tempo anche in punti diversi. Quando le neoformazioni interessano in prima battuta la vescica, è ovviamete più facile eseguire dei controlli endoscopici periodici. Quando invece il tumore interessa le alte vie urinarie, quindi uretere e cavità del rene, anche se la neoformazione fosse asportata selettivamente, il controllo successivo sarebbe molto meno agevole. Ciò non toglie che piccole neoformazioni di aspetto francamente superficiale siano oggi trattate anche nella nostra pratica in modo conservativo per via endoscopica utilizzando il laser. Ancora più limitate sono le indicazioni ad una asportazione chirurgica (laparoscopica) parziale del tratto di uretere interessato. In tutti gli altri casi, l'indicazione resta ancora demolitiva, con asportazione laparoscopica di rene ed uretere (nefro-ureterectomia - NUT). Probabilmente le dimensioni e l'aspetto del tumore nel suo caso hanno fatto propendere i Colleghi per questo tipo di indicazione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1 visite dal 22/12/2025.
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