Mobilità testicolare,prostatite.

gentili dottori,
vi riscrivo perchè ho degli sviluppi sul mio caso clinico che vorrei commentare ccon voi;cercherò di essere il più chiaro e sintetico possibile.

I TAPPA 1/3/07
dopo il manifestarsi di dolore inguinale e testicolare,alla visita urologica mi viene diagnosticata un'epididimite...la cura fu fi CIPROXIN 500 x 7 gg e BACTRIM FORTE x altri 7 gg.
Visti gli scarsi risulati eseguo un'urinocoltura e una spermicoltura i cui esiti sono i seguenti:
URINOCOLTURA: negativa
SPERMICOLTURA: PRESENZA DI ENTEROCOCCUS FAECALIS GRUPPO D
Contatto il mio medico di famiglia che mi prescrive LEVOXACIN 250 x 7 gg raccomandandomi di ripetere ad una settimana dall'interruzione della cura di ripetere gli esami;infatti,quindici giorni dopo:
URINOCOLTURA: negativa
SPERMICOLTURA: sviluppo di flora batterica non patogena.
Inoltre, visto il persistere del problema ho eseguita un'ecografia testicolare,il cui esito è il seguente:
REGOLARE RAPPRESENTAZIONI DELLE COMPONENTITEGUMENTARIE SCROTALI.
TESTICOLI IN SEDE,NEI LIMITI MORFOVOLUMETRICI;OMOGENEA ECOSTRUTTURA PARENCHIMALE.
ASSENZA DI LESIONI FOCALI.
MODICAMENTE E DIFFUSAMENTE IPORIFLETTENTI LE PORZIONI CEFALICHE DI ENTRAMBI GLI EPIDIDIMI(REPERTO FLOGISTICO);CISTOLINA DI 5MM DELLA TESTA DELL'EPID DX.
ASSENXA DI IDROCELE.
MODESTA VARICOCELE SX.
Nel frattempo non la sintomatologia dolorosa non migliorava (testicolo dx,inguine,zono pubica) ma si manifestava una forma di candidosi(bruciore sul glande e presenza di secrezioni biancastre) che ho curato con CANESTEN POMATA (da premettere che ho regolari raporti non protetti con la mia ragazza) e cominciavo ad avvertire disturbi nell'urinare ( frequenza delle minzioni triplicata,senso di gonfiore e pienezza post-minzione e anche dopo avere evaquato).

II TAPPA 26/4/07
Ritorno dallo stesso urologo spiegandogli la mia nuova sintomatologia;mi viene effettuata una visita digitale della prostata e mi viene detto che il problema è li e che da esso dipende il forte dolore del testicolo.
Prima di ciò, gli faccio presente che spesso noto il testicolo dx,quello più dolente,cambiare posizione, fino al posizionarsi in maniera orizzontale; la risposta è stata che dall'ecografia non risulta nessuna significativa alterazione testicolare.
Ora,la nuova cura è la seguenet:
DIFLUCAN 100 3aldì x 5 giorni da continuare con LEVOXACIN 500 1 al dì per 21 gg e contemporaneamente MITTOVAL dopo cena per 21 giorni.

ora per concludere,può effettivamente una prostatite darmi dei così grossi problemi al testicolo dx?
ripeto che spesso e volentieri tende a spostarsi e forse da ciò deriva il dolore.
posso continuare ad avere rapporti non protetti o per il momento è il caso di usare precauzioni?
scusate se vi ho tediato con questo sproloquio ma sono veramente preoccupato...
ps gradirei una ris anche dal prof.Martino
GRAZIE E COMPLIMENTI PER IL SERVIZIO
[#1]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Gentile utente l'orchialgia (dolori al testicolo) può essere data da svariate cause che comprendono, oltre naturalmente la patologia infettiva e flogistica dei testicoli, epididimi ed anche, a volte, della prostata (epididimite, orchiepididimite e prostatite), anche da didimi particolarmente mobili che provocano subtorsioni del funicolo o una vera e propria torsione (NB urgenza urologica); anche la calcolosi ureterale bassa si puo' manifestare con dolenzia allo scroto omolaterale. Lei ha descritto un sintomo che secondo me merita di non essere sottovalutato, ovvero, il fatto che il testicolo ruota innalzandosi e ponendosi in posizione orizzontale provondo dolore scrotale irradiato al funicolo omolaterale (quello che lei riferisce inguine): secondo me, sarebbe opportuna un'accurata visita (che probalbimente è stata gia' eseguita) per appurare la presenza di ipermobilità testicolare poiche' l'ecografia in caso di subtorsione non è diagnostica e nei casi di torsione conclamata puo' dare un'aiuto alla diagnosi, CHE E' CLINICA, solo l'ecocolordoppler scrotale che evidenzia la riduzione di flusso nel lato interessanto.

Dott. G.L. Giliberto

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio il dott.Giliberto per la pronta risposta...credo proprio che contatterò un'altro urologo per sentire un secondo parere...intanto non è che potreste darmi qualche delucidazione sul tipo di intervento necessario al fissaggio del testicolo.
In particolare mi preme molto sapere (poichè sono terorizzato),che tipo di anestesia si adopera per questo tipo di intervento?
Devo continuare la terapia datami con la diagnosi di prostatite?
Come devo comportarmi in ambito sessuale?c'è pericolo che durante i rapporti possa verificarsi una torsione vera e propria?e se fosse la prostatite come diagnosticatami,devo usare precauzioni?
ps. io ho 22 anni,non avevo mai sofferto di problemi di questo tipo;non ho subito traumi ne altro,anzi,poichè vengo da una frattura di clavicola,sono 5 mesi che praticamente non faccio alcuna attività sportiva.
rispondetemi al più presto...grazie mille
[#3]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore concordo pienamente su quantoe sposto dal collega Giliberto, rispondo alle sue domande: l'anestesia che viene eseguita è una epidurale ovvero una spinale. L'intervento è di breve durata e consiste nell'ancoraggio del testicolo mobile con uno o più punti allo scroto, spesso viene eseguito un ancoraggio anche del testicolo controlaterale.
La invito ad essere meno terrorizzato del problema che è assolutamente risolvibile, ma soprattutto la invito ad avere pazienza e costanza nell'eseguire la terapia che le è stata data per la condizione di congestione infiammatoria della prostata, infatti non è mai indicato procedere ad un intervento chirurgico in presenza di una condizione infiammatoria importante come quela che lei ha avuto ed ancora non del tutto guarita.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#4]
dopo
Utente
Utente
e rispetto alla sfera sessuale,come devo comportarmi?devo avere rapporti protetti se avessi questa benedetta prostatite?
[#5]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Pienamente daccordo con il collega Masala su quanto esposto.
Cordiali saluti
G.L. Giliberto
[#6]
dopo
Utente
Utente
gentili dottori...in tutta frachezza e sincerità...sapreste indicarmi a Napoli in quale centro potrei eseguire eventualmente un intervento di questo tipo?
Sapreste darmi il nome di qualche chirurgo navigato sull'argomento?
[#7]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
davvero prematuro discutere di interventi chirurgici o di tecniche anestesiologiche in una situazione patologica come la Sua, per niente chiara. Non è stata fatta alcuna diagnosi, ma soltanto illazioni diagnostiche, tutte da verificare. Si parla con troppa facilità di possibile testicolo ipermobile, possibilità da non escludersi chiaro, ma da qui a passare in sala operatoria ce ne corre. L'intervento di "orchidopessi" e di "fissaggio del testicolo" sono due cose diverse. In ogni caso si tratta di interventi delicati, specie il primo, e mai privi di rischi generici, specifici, complicanze e sequele. Si possono affrontare con la ragionevolezza di una diagnosi precisa. Troppe ed ancora da esaminare le patologie genitali ed extra-genitali in grado di dare i segni ed i sintomi che Lei descrive.
Direi che rivolgersi agli ambulatori di una Struttura Pubblica qualificata Universitaria od Ospedaliera sia la cosa migliore da fare, visto che non ha trovato soddisfazione e risoluzione in altro modo. Ma il bisturi, per ora, non va toccato. A mio parere ovvio
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
gentile Prof.Martino,grazie per la sua risposta...ci tenevo molto ad avere un suo parere;l'idea che mi sono fatto è che io già soffrissi di mobilità testicolare specialmente nel lato dx e che ora ragionevolmente con la mia situazione infiammatoria che sicuramente ho,mi duole di più.
mi spiegherebbe la differenza fra i due interventi?
e sopratutto,riguardo alla sfera sessuale,come devo comportarmi?
[#9]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che Lei possa e debba avere una vita sessuale regolare, fino a prova contraria. Non credo che una discussione di tecnica chirurgica sia utile in questa sede. Quello che posso dirLe, senza annoiarLa, è che il "fissaggio" del testicolo viene in genere effettuato quando il testicolo rischia una sub-torsione o torsione, ma generalmente è disposto e/o facilmente trattenibile nella sua sede naturale. Nel caso di un testicolo ipermobile invece, proprio per le cause che ne determinano la ipermobilità, questo intervento non è praticabile. Le faccio un esempio: se il testicolo risale per brevità del funicolo o ipetrofia cremasterica, non è immaginabile prenderlo ed ancorarlo a viva forza nel fondo dell'emiborsa scrotale! Risalirebbe comunque! Ecco allora che si procede alla orchidopessi per via inguinotomica, agendo sulle cause della sindrome del testicolo ipermobile. Per Sua chiarezza aggiungo che, quando si è di fronte a tale patologia, il testicolo (o i testicoli) risale in maniera abnorme verso l'alto in direzione del canale inguinale. Questa risalita può avvenire casualmente, dopo i più svariati stimoli o in determinate condizioni o posizioni (esposizione al freddo, alla guida della moto o dell'auto, durante il sonno, durante l'attività sportiva, durante l'atto sessuale). Le cause sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3) ua ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
A parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
Quindi il mio consiglio è quello di sottoporsi ad una accurata visita Specialistica di controllo. Se la diagnosi fosse confermata, io direi che vi sarebbe indicazione chirurgica per un intervento di orchidopessi, tenendo presente che è consigliabile anche, in questo caso si che concordo, il fissaggio testicolare controlaterale a quello affetto.
Affettuosi saluti ed auguri per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#10]
dopo
Utente
Utente
gentilissimo Prof. Martino...innanzi tutto la ringrazio per le tempestive risposte; siccome ripongo molta fiducia in lei,mi saprebbe indicare a Napoli un buon specialista o comunque un centro al quale rivolgermi?
Intanto pazientemente continuerò la cura che mi è stata prescritta ma se non dovessi conseguire i risultati sperati vorrei rivolgermi ad un bravo urologo che lei sapra sicuramente consigliarmi...
Grazie di tutto,cordiali saluti
[#11]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
mi spiace ma davvero non saprei come aiutarLa in questa richiesta. Per dirla tutta, comunque, non mi sembrerebbe nemmeno tanto giusto fare dei nominativi di Colleghi: sarebbe come dare loro un attestato di capacità professionale particolare a discapito di tantissimi altri bravi e preparati Professionisti che hanno il solo torto di non essere consociuti dal sottoscritto!!
Lei sa già come la penso: senta il Suo Medico di famiglia, parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro: di certo un nome giusto salterà fuori. Altrimenti potrebbe consultare l'ambulatorio di una Struttura Pubblica Universitaria od Ospedaliera della Sua città.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prostatite

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