Novembre 2008 scintigrafia ossea negativa

Gentilissimi Dottori,
desidererei ricevere un consulto per mio padre,età 56 anni colpito da un tumore alla prostata.Di seguito sintetizzo la sua storia clinica:
Luglio 2008 PSA 9,40
Novembre 2008 SCINTIGRAFIA OSSEA NEGATIVA
11-12-2008 PROSTATECTOMIA RADICALE
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
A.Prostatectomia radicale di cm.5,5x3,5x2.Aspetto plurinodulare al taglio
B.Svuotamento iliaco otturatorio di cm.5x3x1,5 da cui si isola un linfonodo
C.Svuotamento iliaco otturatorio costituito da diversi frammenti il maggiore di cm.6x2x1 da cui si isolano 3 linfonodi
DIAGNOSI
A.Adeconocarcinoma prostatico(Gleason score 4+3=7)con estesi fenomeni di permeazione neoplastica perineurale ed aree di neoplasia prostatica intraepiteliale(PIN)di alto grado con pattern di crescita papillare.La neoplasia interessa entrambi i lobi;invade l'apice prostatico ove giunge in prossimità del margine di resezione(evidenziato con inchiostro di china);è presente,focalmente,sul margine di resezione circonferenziale(sede di danno termico)ed infiltra la vescichetta seminale di destra.Margine di resezione della base prostatica (collo vescicale),vescichetta seminale di sinistra e dotti deferenti esenti da neoplasia.
B.Linfonodo esente da neoplasia
C.Linfonodi esenti da neoplasie
09-09-2009 PSA 0,07
21-10-2009 PSA 0,15
21-10-2009 PET TAC Nodulo solido di 14 mm (ritenuto irrilevante dall'urologo e oncologo)
17-12-2009 ECOGRAFIA TRANSRETTALE Si segnala in sede prostatica area nodulare solida ipoecogena dal diametro maggiore di 13,4mm, di non univoca interpretazione (residuo ghiandolare o altro)
05-01-2010 BIOPSIA Indenne da neoplasie
21-01-2010 PSA 0,31
18-02-2010 PSA 0,21
09-04-2010 PSA 0,31
28-05-2010 PET TAC Identico al precedente
28-05-2010 RISONANZA MAGNETICA iperintensità del muscolo otturatorio di sinistra da edema.
03-06-2010 PSA 0,26
17-06-2010 PSA 0,28
In attesa di fare la scintigrafia ossea.
Preciso che dopo l'intervento non è stata effettuata nè radioterapia nè cura ormonale.Vi chiedo innanzitutto se l'iter seguito è quello giusto e quale dottore seguire:l'urologo, l'oncologo o il radioterapista? Siamo nel panico più totale perchè l'urologo sostiene che le radioterapie non le ha prescritte prima per evitare gli effetti collaterali vista la giovane età di mio padre, e quindi farle adesso visto l'aumento del PSA, il radioterapista sostiene invece che dovevano essere fatte a 3 mesi dall'intervento e che adesso con questi valori del PSA il protocollo non lo prevede.Chi ha ragione?
Nel ringraziarVi anticipatamente di un Vs. aiuto-consulto PORGO DISTINTI SALUTI
[#1]
Dr. Giuseppe Campo Urologo, Andrologo 426 7
Gentile Utente,
considerato l esame istologico di suo padre ( carcinoma prostatico localmente avanzato , ma senza metastasi sistemiche), avrei consigliato la Radioterapia post-operatoria. Lo scopo della radioterapia è quello di ottenere il controllo locale o locoregionale della malattia.I pazienti che risultano avere uno stadio patologico T3 per estensione extracapsulare, o margini positivi, o interessamento delle vescicole seminali devono essere sottoposti a trattamento radiante post operatorio. Molti di questi pazienti sono destinati a manifestare in seguito una ripresa biochimica o clinica.Il razionale alla base della radioterapia adiuvante post-operatoria è che cellule neoplastiche possano residuare nel letto chirurgico, nonostante un valore non misurabile di PSA.Tale microscopico residuo di malattia può tuttavia costituire una fonte di disseminazione metastatica. Lo scopo del trattamento radiante, quindi, oltre che a mirare ad un incremento del controllo locale, è teso ad un possibile miglioramento della sopravvivenza a lungo termine.Con l’evoluzione delle tecniche radioterapiche ed in particolare con l’avvento della radioterapia tridimensionale conformazionale e della radioterapia ad intensità modulata, in cui il campo di irradiazione viene ridotto, è diminuita la tossicità sugli organi adiacenti la prostata, come retto e vescica, e sono di conseguenza diminuiti i tassi delle complicanze.

Cordiali Saluti

Dr. Campo Giuseppe
Specialista In Urologia-Andrologo
Dirigente Medico UO Ospedale Magalini, Villafranca di verona (Vr)
www.chirurgiauroandrolog

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Campo per la sua tempestiva risposta.
A questo punto Lei cosa ci consiglia di fare? E' il caso di rivolgerci a qualche altro specialista? Quindi, se ho capito bene,ci può essere una ripresa della malattia e non essere visualizzato nel PSA. Ma dalla scintigrafia ossea si vede? Cosa dobbiamo fare adesso? Sono spaventata.
Cordiali Saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Campo Urologo, Andrologo 426 7
E' il PSA che ci indica se siamo in presenza o meno di una ripresa biochimica. In questi casi ci deve essere una stretta collaborazione tra Urologo e Oncologo.la scintigrafia viene eseguita solo per escludere metastasi ossee,anche se con valori di PSA 0.28-0.31,solitamente è negativa.Comunque è corretto farla.
Di sicuro suo padre non può aspettare che l urologo e il radioterapista si mettano daccordo.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Domani mio padre farà la scintigrafia,e abbiamo appuntamento con l'urologo.Speriamo che ci dica quello che bisogna fare in modo deciso,altrimenti dovremo rivolgerci altrove.Mio padre ha un rapporto di piena fiducia con questo medico, è quelllo che lo ha aiutato fin ora a superare qualsiasi paura.Purtroppo sta venendo a mancare questa fiducia e quindi si cade nel panico.Purtroppo il paziente non sa qual è la strada giusta da percorrere, per questo ci si affida ai medici!!!C'è da dire anche che di fronte a questa malattia nessuno può dare certezze.Comunque non bisogna mollare.Ce la faremo.Mi scusi per lo sfogo inutile ai fini del consulto e la ringrazio di nuovo per le chiarificazioni.
Cordiali Saluti.
[#5]
Dr. Giuseppe Campo Urologo, Andrologo 426 7
Non deve assolutamente scusarsi.Capisco il suo stato d animo e la sua preoccupazione.

Cordiali saluti
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