Adenocarcinoma a cellule acinari bilaterali

Salve, riporto il risultato della biopsia effettuata da mio padre, un uomo di 72 anni che non ha mai subito interventi chirurgici e che gode di un ottima salute generale.

Descrizione microscopica:
A) Cilindri di parenchima prostatico senza evidenti caratteri istologici di malignità.
B) Adenocarcinoma in 1 su 5 cilindri (5%).
C) Adenocarcinoma in 1 su 4 cilindri (1%).
D) Adenocarcinoma in 5 su 5 cilindri (100%).
E) Adenocarcinoma in 6 su 6 cilindri (90%).
F) Adenocarcinoma in 3 su 4 cilindri (90%).

Diagnosi:
Adenocarcinoma a cellule acinari bilaterale. La neoplasia è presente in 16 su 28 cilindri.
Gleason score 8 (4+4). Presente invasione perineurale.
TPC: 10.21%
GPC: 100%

Il livello del PSA nel giorno della biopsia era di 47ng/mL.
In questi giorni faremo una scintigrafia ossea total body come indicato dal dottore. Vorrei avere delle maggiori informazioni in merito al risultato della biopsia e al percorso che è necessario intraprendere in questa situazione.

Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente la biopsia ed il psa indica una malattia modicamente vanzata in questo caso va valutato molto il responso della scintigrafia e lo stato d salute di suo padre in quanto sicuramente l'intervento chirurgico da solo non è risolutivo ed in questi casi potrebbe essere se la malattia è ancora localizzata alla prostata una radioterapia con eventuale terapia ormonale

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio di vero cuore per la sua risposta e le chiedo se, appena ottenuti i risultati della scintigrafia che effettueremo domani, posso riportarle l'esito in modo tale da poter avere un ulteriore suo riscontro.

Cordiali Saluti.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
Certo con piacere
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Utente
Utente
Salve Dott. Quarto, le riporto l'esito delle scintigrafia effettuata da mio padre questa mattina:

L'esame è stato eseguito con 555MBq (15 mCi) di 99mTc-MDP impiengando una gamma camera total body.
Si dimostrano accumuli focali del tracciante a carico delle seguenti sedi:
- l'articolazione sacro-iliaca di sinistra;
- l'ischio di destra;
- l'ischio di sinistra;
- il pube di sinistra;
- il terzo distale del femore destro.
Il quadro scintigrafico è da riferire a lesioni di natura ripetitiva.

Cosa significa che "il quadro scintigrafico è da riferire a lesioni di natura ripetitiva"?

Dopo questo risultato si può tenere ancora in considerazione l'opzione dell'intervento chirurgico o adesso la strada da percorrere cambia?

La ringrazio infintamente per la sua disponibilità e attendo ansioso la sua risposta.

Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
purtroppo , benché non abbia vsito le immagini, il referto della scintigrafia indica una malattia non più confinata alla prostata, e pertanto la strategia terapeutica cambia, in quanto sottoporsi all'intervento chirurgico o alla readioterapia sarebbe inutile, ma nel suo caso va eseguita una terapia medica di tipo ormonale, ovviamente da questa sede è difficile fare delle valutazioni più precise, e pertanto è bene che suo padre sia seguito da un urologo
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott. Quarto, ringraziandola per le precendenti risposte, la aggiorno sulla situazione, abbiamo fatto una tac torace/addome con/senza contrasto:

Dati della TC
L'indagine è stata eseguita mediante acquisizione volumetrica multifasica, senza e con la somministrazione endovenosa di MdC organoiodato.

Torace:
Normali i valori di attenuazione del parenchima polmonare; regolare il decorso dei vasi polmonari e delle prime dicotomie bronchiali. Non si rilevano lesioni parenchimali a focolaio. Assenti tumefazioni adenopatiche ilari e mediastiniche; non versamento nel cavo pleurico, bilateralmente.

Addome:
Il fegato presenta normali caratteri morfovolumetrici, margini lisci e regolari; nella norma i valori di attenuazione del suo parenchima, in condizioni basali. Non sono apprezzabili lesioni focali epatiche. Non dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche. Reni in sede, di normali dimensioni e spessore parenchimale. Non segni di idronefrosi. Nei limiti TDM appaiono milza, pancreas e surreni. Vescica repleta esente da lesioni parietali. Prostata a densità disomogenea, con dimensioni poco aumentate (cm 5 x 4 sul piano assiale). Vescicole seminali moderatamente tumefatte; conservato il tessuto adiposo dell'angolo vescico-prostatico. Non versamento peritoneale. Due linfonodi patologici, rispettivamente di cm 1.4 e cm 0.9 si riscontrano nel tessuto adiposo pararettale di destra; altro linfonodo patologico di cm 0.9 nel tessuto adiposo pararettale di sinistra, e altro ancora, di cm 0.9, in sede otturatoria sinistra. Lesione osteosclerotica di natura secondaria di cm 2.4 a carico dell'osso iliaco sinistro, a ridosso della sincondronsi sacro-iliaca; diffusa osteosclerosi di analogo significato a carico dell'osso pubico ed ischiatico dello stesso lato.
Minuta osteosclerosi della branca ischio-pubica di destra.

Successivamente abbiamo consultato due urologi che hanno indicato terapie differenti:
Il primo urologo:
-Silodyx 8mg capsule, una alla sera
-Disosfonal 100 fiale ogni 7gg
-Bicalutamide 150mg 1 capsula al dì

Il secondo dottore indica:
-Triptorelina 11.25mg una fiala ogni 90gg
-Flantadin 250 (questo è quello che capisco dalla calligrafia) una capsula per 3volte al giorno per 10 giorni.

Potrebbe gentilmente spiegarmi la differenza tra queste strategie terapeutiche?
Lei, condivide questo approccio?

Grazie infinite.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
cara signora, sostanzialmente le due terapie sono uguali nel senso che entrambe agiscono sul blocco ormonale cambiano solo le molecole ma la categorie di farmaci è la stessa, nel primo caso il silodox sereve solo per urinare meglio.
per quanto riguarda lo schema terapeutico è quello più indicato considerando il tipo ed estensione della patologia
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dopo
Utente
Utente
Dottore grazie mille della velocissima risposta, avrei solo un ulteriore dubbio, nel secondo caso il medico ha prescritto qualcosa per rinforzare le ossa come indicato dal primo medico consultato?
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
no il farmaco per le ossa è il disosfonal che agisce sul metabolismo del calcio. personalmente io le consiglio di affidarsi ad un solo specialista, per le due terapie nel primo caso come le dicevo abbiamo un blocco ormonale a livello centrale nel secondo invece è sia a livello centrale che periferico. si può optare anche per la sola prima scelta a verificare come risponde il psa e nel caso introdurre il blocco periferico se non c'è risposta oppure partire direttamente con entrambe le medicine. entrambe le strade sono corrette
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