Consigli e suggerimenti su come affrontare al meglio la prostatite

Salve a tutti i dottori di questo forum.
Vorrei descrivervi il più brevemente possibile la mia storia al fine di ottenere qualche consiglio o suggerimento che mi consenta di "convivere" meglio con la mia prostatite (definita ormai cronica).
Ho 26 anni (vita sedentaria), circa 1 anno fa mi è stata diagnosticata la prostatite tramite ecografia sovrapubica (prostata ad ecostruttura non omogenea).
I sintomi erano: pollachiuria, continuo senso di peso sulla vescica, flusso debole dell'urina durante la minzione, ecc.
Ho fatto anche diverse urinocolture ma non si sono mai visti batteri, solo alcune volte risultavano tracce di emoglobina. PSA TOTALE: 0,30.
Mi sono così rivolto ad un urologo, che mi ha dato DEPROX e XATRAL per 6 mesi più alcuni cicli di TOPSTER e CIPROXIN.
Non ho mai visto veri e propri miglioramenti, però si alternavano giornate in cui andava un po meglio (anche dal punto di vista del flusso dell'urina) e giornate in cui andava peggio. Non credo che i farmaci influissero più di tanto sul miglioramento, secondo me si sarebbero alternati i periodi anche senza assumere alcun farmaco.
Terminata la cura ci sono stati quasi 2 mesi di lieve miglioria (il flusso era quasi normale, ma andavo comunque a urinare con una frequenza superiore alla media). In quel periodo non prendevo nessun farmaco. Purtroppo per me, da circa un mese a questa parte, si sono ripresentati tutti i sintomi in maniera forse anche più accentuata.
Ho rifatto la visita urologica e alla palpazione la prostata era "di normale volume, fibrosa, dolente e con abbondante uscita di liquido dopo spremitura".
Ho fatto anche la ecografia transrettale dove la prostata è risultata di 14 ml di volume e con molte calcificazioni nella parte centrale. PSA TOTALE: 0,38 (0,08 in più rispetto allo scorso anno).
Ho preso 10gg di RIBOTREX, PELVILEN, PROFLUSS e PROXENAL.
Attualmente sto prendendo DEPROX, IDIPROST, OMNIC e cicli di 3 gg a settimana di RIBOTREX x 6 settimane.
Inutile dire che miglioramenti non se ne vedono, e questo punto credo proprio che non si vedranno mai.
Chiaramente la mia vita è diventata un incubo, credo di essere caduto in depressione per via dei continui e fastidiosi sintomi che avverto.
Sicuramente mi direte che c'è tanta gente che ha cose ben più gravi di me. Sono d'accordo, ma considerato che ho 26 anni, non vedo alcun senso a continuare a vivere in queste condizioni.
Poi ovviamente cerco un po su internet e mi documento molto, ma non ottengo certo belle notizie, anzi...
Cosa dovrei fare secondo voi?
Volevo inoltre sapere una cosa: è possibile che si siano formate le calcificazioni in assenza di batteri? La causa dei miei disturbi sono le calcificazioni o a questo punto potrebbe essere delle cattive contrazioni dei muscoli pelvici? Possono le calcificazioni premere sull'uretra e provocarmi i fastidi da me riferiti?
Le domande sono tante... e ce ne sarebbero ancora milioni... ma non voglio stressare anche voi allo stesso modo in cui sono ormai stressato io.
Grazie ancora.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, la Sua storia è ahimè comune a tanti altri uomini giovani. La diagnosi di prostatite cronica è verosimilmente corretta in base agli elementi riportati. Se Lei è stato completo nel riferire le indagini eseguite, Le farei notare che mancano gli accertamenti colturali, quelli cioè che possono aiutare a scegliere una terapia antibiotica e gli unici che permettono (in associazione a quanto già fatto) di completare la diagnosi. Se non li ha già fatti, dovrebbe allora eseguire un test di Stamey (massaggio prostatico con analisi batteriologica, conta dei globuli bianchi delle secrezioni prostatiche e dell'urina secondo un determinato schema) ed un tampone uretrale comprensivo di metodo per Clamydia (Le abbondanti calcificazioni prostatiche potrebbero proprio suggerire una infezione da clamydia). Gli accertamenti potrebbero risultare comunque negativi (niente germi) ed allora bisognerà lavorare solo sui sintomi funzionali (riduzione del getto urinario) e sui fastidi da lei riferiti. Cordiali saluti.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
grazie per la risposta dottore.
avevo già letto da qualche parte che sono importanti gli esami da lei citati, ma il mio urologo non me ne ha mai parlato... conviene che gliene parli io?
secondo lei ci sono possibilità di uscire completamente da questa situazione (anche nel lungo periodo)?

inoltre non ha risposto alle mie domande (che io considero molto importanti):
>> E' possibile che si siano formate le calcificazioni in assenza di batteri?
>> La causa dei miei disturbi sono le calcificazioni o a questo punto potrebbe essere delle cattive contrazioni dei muscoli pelvici?
>> Possono le calcificazioni premere sull'uretra e provocarmi i fastidi da me riferiti?
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Per gli esami batteriologici non posso che ribadirle l'importanza di effettuarli al fine di completare gli accertamenti. Le calcificazioni all'interno della prostata sono di riscontro frequente anche in uomini senza sintomi. Nel caso però di pazienti sintomatici e abbondanza di calcificazioni vengono interpretate come esiti di infiammazione. La mancata coordinazione della contrazione della muscolatura pelvica è normalmente un fatto legato ad una abitudine acquisita, non ad un episodio infiammatorio. Che le calcificazioni possano causare irritazione all'uretra è un dubbio legittimo ma per fortuna privo di fondamento, quindi Le consiglio di tranquillizzarsi in merito. Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
grazie ancora dottore, per la sua chiara risposta.
a questo punto vorrei chiederle un'altra cosa: alla esplorazione rettale, quando l'urologo ha massaggiato la prostata, ho sentito un forte dolore e poi dall'uretra è uscita una goccia di liquido biancastro.
tutto questo è sinonimo di infiammazione oppure il dolore avvertito era dovuto al fatto che magari col dito premeva sulle calcificazioni?
l'urologo mi disse che la prostata era in alcuni punti molle e in altri dura.
in quel momento non mi sono fatto tanti perchè, che significa secondo lei?

inoltre lei mi dice:
>> "La mancata coordinazione della contrazione della muscolatura pelvica è normalmente un fatto legato ad una abitudine acquisita, non ad un episodio infiammatorio."
Potrebbe essere anche un fatto dovuto allo stress, alla tensione nervosa (essendo io un tipo molto ansioso)?
Oltre alla prostatite, potrebbe essere proprio questo il motivo per cui il flusso dell'urina risulta indebolito e difficoltoso?

ultima domanda: l'OMNIC mi provoca eiaculazione retrograda. ora mi chiedo: se lo sperma contiene batteri, con l'eiaculazione retrograda non si va ad infettare anche la vescica?
[#5]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Brevemente:

Potrebbe essere anche un fatto dovuto allo stress, alla tensione nervosa (essendo io un tipo molto ansioso)?
Oltre alla prostatite, potrebbe essere proprio questo il motivo per cui il flusso dell'urina risulta indebolito e difficoltoso?


No perchè un difetto di coordinazione della muscolatura pelvica con quella addominale è una abitudine non necessariamente sintomatica nel maschio. Nella donna l'inversione del comando è associata ad alcune forme di inontinenza, nell'uomo è stata postulata l'associazione alla eiaculazione precoce.



l'OMNIC mi provoca eiaculazione retrograda. ora mi chiedo: se lo sperma contiene batteri, con l'eiaculazione retrograda non si va ad infettare anche la vescica?

Una cosa è avere dei batteri in una secrezione, una cosa è sviluppare una malattia (in questo caso una cistite). Stia pure tranquillo.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
mi scusi ancora dottore, ma alcune sue risposte non mi sono molto chiare.
e sopratutto mi scusi se le faccio le domande in maniera troppo "terra terra".

1) l'ansia, lo stress, ecc. possono in un certo senso indurire o mettere in tensione la muscolatura addominale che sta nelle zone della vescica e comportarmi dunque problemi alla minzione?

2) supponiamo che lo sperma contenga batteri. poichè assumo l'OMNIC e lo sperma anzichè uscire mi finisce in vescica, non va a portare i batteri in esso contenuti anche in vescica?
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