Prostatite che dura nel tempo: cpps?

E' da oltre 1 anno che soffro di prostatite con sintomatologia principalmente urinaria: frequenza, senso di incompleto svuotamento vescicale, pesantezza sulla vescica, flusso debole dell'urina, a volte sento pungere alla punta del pene, ecc.
Ho preso tutti i farmaci possibili e immaginabili (antibiotici, alfalitici, fitoterapici) ma nessuno mi ha mai portato reali miglioramenti.

Come esami ho fatto:
- urinocolture (negative);
- eco sovrapubica (prostata con ecostruttuta non omogenea);
- eco transrettale (numerose calcificazioni nella zona centrale della prostata, di volume 14ml);
- PSA totale: 0.30 lo scorso anno, 0.38 adesso);
- esplorazione rettale (prostata fibrosa, dolente, con abbondante uscita di liquido dopo spremitura);
- ecocolordoppler scrotale ed eco testicoli: tutto ok. volume testicolare di circa 10ml.

In poche parole quello che vorrei sapere è molto semplice:
- viste le informazioni che ho riportato, secondo voi potrebbe trattarsi di CPPS (Chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome) e dunque portarmi tutti i sintomi per tutta la vita?
- sto assumendo attualmente fitoterapici e alfalitici. ho notato che l'eiaculazione è anomala (provocata dagli alfalitici), in pratica esce prima uno schizzo di liquido simile ad acqua (per colore e consistenza) e poi subito dopo a volte esce un po di sperma, altre volte lo sperma non esce proprio. quell'acqua cosa potrebbe essere?
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile signore, lei verosimilmente ,da quello che descrivee con tutti i limiti che può avere un giudizio senza una valutazione diretta,presenta un prostatite cronica abatterica o una sclerosi del collo vescicale, purtroppo tale entità patologica ,pur non essendo pericolose, sono fastidiose e tendono a perdurare nel tempo. Esegua una uroflussometria per valutare l'entità del flusso urinario.

Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
grazie per la risposta dottore.
purtroppo io sono un tipo molto emotivo e credo proprio che l'uroflussometria venga falsata dal mio carattere. a dire il vero non so neppure se riuscirei a urinare in quella situazione.
tra l'altro ci sono giornate in cui il flusso va meglio e giornate in cui va peggio, quindi magari se capita che faccio l'esame quando va meglio può risultare tutto ok mentre se lo faccio quando va peggio può risultare un brutto esito.
comunque tutti gli esami che ho fatto fanno pensare a prostatite, in particolare le calcificazioni.
comunque prossimamente farò una cistouretrografia. secondo lei potrà chiarire altri dubbi?
la sclerosi del collo vescicale si tratta solo chirurgicamente e con conseguente eiaculazione retrograda?
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
la scleori del collo si tratta con l'incisione del collo vescicale , diciamo che frequentemente si verifica l'eiaculazione retrograda , ma se si esegue una sola incisione questa evenienza è meno probabile.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
ok grazie.

però se ci fosse la sclerosi del collo vescicale, il flusso della minzione non sarebbe "SEMPRE" debole? nel mio caso invece dipende dai momenti e dalle situazioni... può darsi che vado adesso ad urinare e il flusso è migliore e poi vado di nuovo la prossima volta e peggiora. inoltre se per esempio sono teso ho ancora più difficoltà.

inoltre non mi ha risposto sul fatto se con la cistouretrografia si può chiarire il dubbio di sclerosi del collo vescicale.

grazie mille ancora.
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