Serenoa repens efficace o solo effetto placebo

Visti i miei problemi ricorrenti a fasi alternate in zona prostata, ho letto su internet tanti scritti sulla serenoa repens che avrebbe un certo successo nell'affezioni della prostata. Passando anche in una farmacia-erboristeria, la dottoressa al banco me l'ha consigliata vivamente. Pero' nello stesso tempo ho letto anche che tale prodotto, alla luce di alcune verifiche scientifiche, risulterebbe di efficacia veramente modesta simile all'effetto placebo. Mi piacerebbe avere al riguardo un parere medico, visto che magari una medicina naturale di supporto potrebbe (lo dico da profano) evitare di prendere troppi medicinali.

Grazie e cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
esistono numerose evidenze scientifiche sulla efficacia della serenoa repens nel trattamento delle patologie infiammatorie della prostata, ma purtroppo in molti casi non ha effetto curativo definitivo, tanto che il paziente come nel suo caso impara a convivere con la problematica tale da trovare rimedi quanto più naturali possibili.
Attenzione a non attribuire qualsiasi fastidio a tale infiammazione, ecco perchè è importante un periodico consulto specialistico per confermare la diagnosi.
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dopo
Utente
Utente
Come ho gia' scritto in un altro consulto, sono sotto cura da uno specialista da alcuni anni a seguito di asportazione di epididmo sx e calcificazioni alla prostata.
Poi ultimamente il tutto accentuato da problemi alle emorroidi che mi hanno costretto a subire varie legature.
Visto poi che i miei problemi prostatici si manifestano senza febbre, ma con disturbi abbastanza lievi sia a livello erettile che urinario, tanto che all'ultima spermiocoltura, nonostante la presenza del batterio enterococcus faecalis, in mancanza di sintomi significativi, lo specialista non mi ha prescritto nessun farmaco antibiotico. Visto che la serenoa repens non mi e' stata mai prescritta,chiedo se e' il caso a questo punto di parlarne con il medico che mi segue. Intanto Dott. Scalese la ingrazio per la sua risposta.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Considerate le patologie associate potrebbe anche essere inefficace.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Scalese non voglio abusare della sua pazienza, ma leggendo le news tratte dal suo blog, ho visto che considerava utile dopo i 40 anni associare alle analisi, anche il dosaggio del PSA: io che li supero, nonostante l'operazione subita e le successive cure ed esami (mi e' stata eseguita piu' volte esplorazione manuale)non mi hanno mai fatto tale dosaggio. C'e' una motivazione per tale scelta?

Vivissimi saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Come da linee guida se non c'è familiarità per carcinoma della prostata l'esame è consigliato eseguirlo dopo i 50aa; dal mio punto di vista, considerato che la diagnosi sta diventando sempre più precoce e considerato che è buona norma dei nostri medici curanti eseguire periodicamente esami di controllo poteva anche essere utile includere una valutazione del PSA a partire dai 40 anni indipendendentemente dalla familiarità, (ovviamente, come avrà ben compreso, è una considerazione personale).
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

la serenoa repens è un farmaco che ha effetti postivi sul tessuto prostatico con miglioramenti della sintomatologia variabili da caso a caso e da soggetto a soggetto.
Alcuni urologi la prescrivono altri no. Come avviene spesso in medicina per farmaci non essenziali.
Il dosaggio del PSA può essere fatto a qualsiasi età ma bisogna stare attenti a non entrare nella "PSA Sindrome" tenuto conto che il suo stato "infiammatorio" prostatico potrebbe disturbare tale valutazione e far nascere sospetti clinici diversi.
Segua le indicazioni del suo urologo e cerchi di evitare di fare il medico di se stesso
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Ringrazio entrambi per le vostre risposte: riconosco che a volte si e' tentati di fare un po' i medici di se stessi,
anche dovuto al fatto che adesso in rete e non solo si possono trovare tantissime notizie mediche. Nel mio caso e' proprio la sintomatologia prostatica che a volte rende un po' ansiosi, sia in termini di prestazioni sessuali e sia in termini di relazioni personali (quando capitano quelli episodi che ti tocca urinare spesso durante la giornata, questo puo' metterti un po' a disagio sia sul lavoro o in altri luoghi dove ci si trova). Io cerco di convivere il piu' tranquillo possibile con questa patologia ormai cronica, tanto e' vero (ovviamente con il benestare dello specialista) che non ho rinunciato ad andare in bicicletta (ovviamente nei giusti limiti), mi sono preso una sella antiprostata che evita la compressione delle zone delicate.

Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Ricambio anche al nome del collega.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Scusi ho scritto una "l" in più ma purtroppo non posso modificarla.
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dopo
Utente
Utente
Ne approfitto per augurarvi una Buona Pasqua
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Ricambio!