Minzione imperiosa dopo turp

Egregi dottori ritorno a Voi per chiedere ancora i vostri preziosi consigli.-

Sono stato operato di turp da 4 mesi, ma le cose nn vanno bene. Mi spiego.
Devo andare al bagno ogni 10 minuti. Uno stimolto talvolta fortissimo tantochè devo
scappare di corsa sennò rischio di farmela addosso, per fare tutto sommato poca urina.
Lo stimolo si attenua molto se sono disteso a letto o seduto. Ma appena mi alzo, zac! come una molla parte lo stimolo. Ho fatto piu' volte urinocoltura negativa.
Dopo aver orinato per 6/ 7 volte le successive minzioni mi procurano un bruciore pazzesco.- Dopo aver emesso la prima urina sento la vescica distentersi ed allora
mi parte il bruciore allucinante.
Anche dopo l'atto sessuale quando sento la contrazione credo del pene per l'eiaculazione (interna) avverto un bruciore pazzesco.-
Il mio urologo mi ha fatto fare 2 mesi con ivucran (senza risultato)
Ho fatto 2 volte l'uroflussometria.
Il grafico nn è dei migliori con anche delle intermittenze.Il mitto è debole.
Ma alla fine il residuo è pari a 2o ml.
L'urologo ieri mi ha prescritto vesiker 5 mg per un mese. E poi rifare l'urincoltura e urof.
Ma per questo bruciore nn devo prendere nulla?
Mi ha detto che mi irrito da solo facendo la pipì spesso.
Mi sorge un dubbio atroce? E se avesse sbagliato a farmi l'intervento?
Mi ha detto che soffro di vescica iperattiva che nulla a che vedere con la turp.-
Ma io prima della turp nn avevo questo problema.-
Ho spesso quel senso di tenesmo rettale. Mi ha detto che è irrilevante la cosa.-
La mia vita è un inferno . Non posso fare nulla se nn stare a letto o seduto.-
Se chiamo l'urologo che mi ha operato ma nn risponde, credo che nn sappia cosa dirmi, e francamente la pasienza sta finendo. Non sono una bestia o una macchina, sono un essere umano che "soffre" e chiede spiegazioni.
E non sentirsi rispondere è davvero mortificante.
Scusate lo sfogo.-
E grazie delle vostre risposte.


[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La persistenza della sintomatologia fortemente irritativa (che prima dell'intervento non c'era) può essere una complicanza della TURP. Le è stato già risposto che sono chiamati in causa vescica iperattiva secondaria a irritazione locale, cicatrizzazione e quant'altro. Se non c'è più un rapporto di fiducia con il Suo urologo curante, senta un secondo parere. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. innanzitto La ringrazio della risposta. Le faccio
garbatamente notare che proprio per sentire "un secondo parere" che
ho postato la mia domanda su questo forum.
La saluto cordilmente.-
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
spero non le sia difficile comprendere che in questa sede si forniscono volentieri delucidazioni ed indicazioni di massima, ma non può essere fornita consulenza su problemi assolutamente specifici e casi particolari, specialmente se la situazione è già stata seguita da uno (o più) specialisti. In questi casi è indispensabile avere a disposizione la documentazione clinica completa, sottoporre il paziente ad esame obiettivo, insomma ... il rapporto diretto è assolutamente irrinunciabile. Questo sarà anche il limite di un servizio telematico ma è anche la garanzia del mantenimento di un corretto rapporto tra il medico ed il paziente. Non ce ne voglia, ma crediamo che ancor oggi sia meglio così.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Paolo Piana.

Non credo sia la sede piu' idonea per polemizzare ma è d'obbligo
stimgatizzare alcuni punti del suo scritto:

a) Esordisce, rivolgendosi a me con "spero non le sia difficile comprendere..."
Ritengo la cosa altamente offensiva. La invito a rileggere con piu'
attenzione le sue risposte, evitando giudizi gratuiti
che non mortificano mè , ma
la sua intelligenza, e non parlo di quella scolastica.-

b) Francamente mi sarei aspettato da un luminare come lei, una
valutazione clinica del mio problema, e non valutazione tecnica sulla
gestione di un consulto on line.- Mah!

Spero stia sempre bene in salute ma, Le assicuro che quando
questa viene a mancare, ci si aggrappa a tutto, anche ad un consulto on line. Anche a poche parole che servono a dare per un minuto
quella speranza che ci serve per andare avanti e non cadere nell'ansia.

Il paziente è una persona che soffre e merita tutto il rispetto.
Il giuramento d'Ippocrate insegna.-

La invito a leggere la vita di un suo "collega"
si chiamava Giuseppe Moscati, a me che non sono medico ha insegnato tanto.
La saluto cordialmente



[#5]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, non capisco cosa abbia trovato di offensivo nella risposta garbata e motivata del dottor Piana. Non si tratta di difendere un collega (peraltro dal sottoscritto conosciuto personalmente e stimato), ma di ribadire purtroppo ciò che è ovvio. Un parere medico è vincolato ad un criterio deontologico che prevede tra le altre cose un colloquio diretto (anche per capire l'umore e lo stato emotivo del paziente ) la visita diretta del paziente e la visione della documentazione clinica. Lasciamo quindi stare San Giuseppe Moscati. Questi consigli vanno bene per i talk show odierni pieni di "si vergogni!" e di pareri espressi da opinionisti senza nessuna cultura, non per un Forum in cui i professionisti mettono gratuitamente la propria faccia di fronte ad un pubblico di pazienti che cercano risposte dietro all'anonimato della privacy.

Detto questo, la Sua situazione ha attirato la nostra attenzione, come è chiaro dalle risposte che Le sono state fornite, proprio perchè anomala fonte di sofferenze. In sintesi: occorre a questo punto effettuare ulteriori accertamenti, ma questi possono essere consigliati solo da un curante in carne ed ossa. Tra gli accertamenti potrebbe essere opportuno effettuare un esame urodinamico, una cistouretrografia ed eventualmente una uretrocistoscopia, ma l'ordine di effettuazione può variare in funzione della situazione attuale. Il secondo parere quindi deve essere quello di un collega che la visiterà. Tali atti potrebbero essere valutati e consigliati anche dal primo collega che l'ha in cura, ma ovviamente ciò è difficile se è andato ormai smarrito l'indispensabile rapporto di fiducia medico-paziente. Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.Conti,

ometto di replicare alle polemiche ritenendo la cosa oramai chiusa.-

Concordo pienamente sul fatto che on line nn si può valutare e formulare
una diagnosi, ma solo ricevere un consiglio, ed appunto questo è stato il motivo, forse mal compreso del mio scritto.-

Ho interpellato il mio urologo, perchè è lui che mi ha operato, ed è lui credo mi debba risolvere il problema.-

Ho rappresentato le mie perplessità, e mi ha risposto dicendomi che
la guarigione definitiva varia da zero a sei mesi.-

Che dall'esame uroflussometrico il residuo è di 20 ml.-
L'urinocoltura è negativa.-
Di continuare con il vesiker 5 mg per 1 mese , e nel caso nn devessi stare
meglio fare una utetrocistoscopia nel suo studio.

Allora le chiedo. Può aver (mi perdoni il termine nn tecnico) tagliato qualcosa che nn andava tagliata.-.
Può aver sbagliato qualcosa nell'intervento creandomi questo fastidio.-
Le ricordo che vado al bagno ogni 10 minuti e con bruciori pazzeschi
che si irradiano all'ano.- Ora ho l'ano con un bruciore pazzesco.
L'urolgo mi ha detto che andano spessissimo infiammo da solo la parte.
Di notte mi alzo anche 6 volte (mai successo prima)
Mai avuti di questi problemi prima
La ringrazio del tempo che mi dedicherà.-
Le chiedo solo una parola di speranza.-
Tornerò ad avere una vita normale come prima?

Un saluto e ancora grazie


[#7]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Tornando quindi alla sostanza del problema Le rispondo con ordine:
1) La Sua sintomatologia è definita "della fase di riempimento", vale a dire c'è qualcosa che irrita la vescica e che prepotentemente stimola il riflesso minzionale più volte nell'unità di tempo e causa anche i dolori-bruciori che La affliggono. Una cosa del genere può dipendere da semplice infiammazione post-operatoria (che è un potente stimolo irritativo) ed è in effetti la causa più probabile. A volte tali sintomi si hanno per irregolarità che restano nel tratto prostatico dell'uretra o per la presenza di tessuto adenomatoso residuo, anche se NON ostruente. Impossibile invece che sia stato "tagliato" qualcosa che non doveva essere toccato. Molto più raramente (diciamo occasionalmente) si può essere di fronte ad un'altra patologia vescicale che prima non c'era (carcinoma in situ della vescica, cistite cronica ecc)
2) Nel primo caso, prima o poi i sintomi dovrebbero progressivamente attenuarsi, ma è vero che ci può essere necessità di tempo (6 mesi è ragionevole). Nei restanti casi, i sintomi si attenueranno poco o nulla ed allora entrano in gioco gli approfondimenti diagnostici del caso.
Ancora cordiali saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta altamente professionale.-

Solo due domande ancora



In effetti alla fine della minzione quando sento la vescica distentersi
avverto come la voglia di liberare un corpo estraneo e questo mi genera un bruciore pazzesco. Potrebbe essere presenza di tessuto adematoso
residuo come da Ella evidenziato?


In caso di altra patologia vescicale come Lei scritto è da correlare all'intervento di turp?
Perchè questo sintomo irritativo è stato subito presente da quando
ho tolto il caterere.-
E la cosa strana che lo stimolo si calma solo se mi siedo o mi distendo.-


Ancora grazie
[#9]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
esaurita, spero, la fase di reciproca incomprensione, torniamo dunque a confrontarci tra uomini, nella fattispecie tra medico e paziente.
Alla fine della minzione, la vescica non si distende, anzi, si trova nella sua fase di massima contrazione (spremitura), è quello il momento in cui tipicamente si manifestano i disturbi irritativi scatenati da qualcosa di ancora "non risolto". L'urologo coscienzioso sa bene quali siano gli accertamenti da eseguire in questi casi, non così rari; il Dott. Conti (che ben conosco e stimo) le ha già accennato qualcosa in merito.
Una mallattia della vescica non può verosimilmente essere causata dall'intervento eseguito. Quello che può talora accadere è che l'intervento disostruttivo renda manifeste delle alterazioni funzionali latenti pre-esistenti. Ad esempio questo può accadere nei diabetici, ma non mi pare che sia il suo caso.
In conclusione, io auspico che sia il nostro Collega che l'ha fin qui seguita ad individuare un percorso che la possa condurre a ad una diagnosi nonché ad eventuali terapie mirate che preludano ad una successiva fase di stabilizzazione.

Saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Piana

La ringrazio per la sua risposta ma ora quello che mi sta mandando

in tilt è la paura di essere malato di tumore.- Così come paventato

in maniera molto cruda dal Dr.Conti.-

Immagini l'effetto devastante

che in soggetto ansioso (prendo xanax tutti i gg 3 volte al dì)

può avere tale supposizione.-

Grazie ancora a Tutti Voi della disponibilità che mi accordate

Un saluto
[#11]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro signore , è proprio qui che rientra in gioco il rapporto con il Suo urologo curante. A noi professionisti "telematici", sta elencare le varie possibilità di patologia esistenti che possano sostenere dei sintomi, ma chi ha realmente visto quello che c'era è senz'altro in grado di escludere categoricamente alcune di queste!.

L'ansia certamente fa vivere molto male una condizione coma la Sua, comunque avrà certamente notato che la possibilità che vi sia un tumore l'ho inserita nell'elenco buon ultima e corredata dell'avverbio "occasionalmente", quindi non ci pensi troppo. Ancora cordiali saluti e incoraggiamenti
[#12]
dopo
Utente
Utente

Innanzitutto La ringrazio dell'infinita pasienza e volevo solo aggiungere

che, nel mese di giugno, prima di fare la turp. il mio urolgo mi ha

sottoposto ad un esame credo si chiami cistoscopia, cioè mi ha

inserito nel pisello un tubicino rigido e poi ci ha guardato dentro

perdoni

il linguaggio non tecnico) e mi ha detto che la vescica era tutto a posto

solo la prostata schiacciava un pò l'utetera.- Perciò mi ha detto di fare

la turp.- Visto che erano anni che la difficoltà ad urinare era stressante.

Può bastare questo esame fatto a giugno a farmi stare un pò

piu' tranquillo? Mi scusi ancora ma oramai vivo con lo stimolo ad

orinare e lo xanax.-

Ancora grazie a Lei e al Dr.Piana se ci legge.-

Un saluto














[#13]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Sia la cistosopia che la TURP (il cui primo tempo è ancora una cistoscopia) sono rassicuranti in merito. Non si preoccupi di usare un linguaggio poco tecnico. Siamo noi che dobbiamo parlare "semplice", stia tranquillo! Ancora cordiali saluti
[#14]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua alta preparazione che mette a mia disposizione
in maniera assolutamente gratuita.-(in senso monetario del termine).-
La ringrazio per avermi tranquillizzato.-
E' davvero una bella persona oltre che un grande urologo..
L'unico "difetto" che ha è che il suo studio è molto lontano dalla mia terra, altrimenti, senza nulla togliere all'urolgo che mi segue,avrei già risolto da un pò il mio problema, sotto la sua supervisone.-

Solo una domanda ancora, cosa intende per :

( il cui primo tempo è ancora una cistoscopia) come leggo dalla sua risposta.-

Ho recuperato l'esame istolgico fatto con la turp che parla di:
ipertrofia mioadematosa della prostata.-

Grazie per la pasienza



[#15]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Nessun problema. Quando si inizia una TURP, si guarda giocoforza anche lo stato della vescica. Questo è una cistoscopia. L'ipertrofia adenomiomatosa è la condizione benigna che ha comportato ostruzione cervico-prostatica e quindi ha condotto all'intervento. Ancora cordiali saluti
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