Biopsia vescicale

ho esguito 2 biopsia vescicali nell'arco di 2 mesi.nella prima biopsia risultava displasia dell'urotelio,ora è possibile avere un diverso esito per la seconda biopsia?e in tal caso a quale biopsia credere?il tempo è importante per questo tipo di patologie,oppure è ininfluente se presi per tempo?
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente non è chiaro i, suo quesito, nel senso che non si capisce se alla seconda biopsia cè un diverso esame istologico o se è solo un suo sospetto

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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dopo
Utente
Utente
sono in attesa del secondo esito della seconda biopsia
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
si può uscire un esito diverso... ma non significa nulla
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dopo
Utente
Utente
il psa era 4,tre mesi fa,dall'ecografia risulta una prostata di circa 40 gr ,l'uroflussometria fa schifo ,.sono entrato in sala operatoria per turp +biopsia vescicale,e sono uscito che mi hanno fatto solo la biopsia vescicale,la motivazione che il medico mi ha spiegato è che non crede nell'esito della biopsia vescicale eseguita in un'altra struttura ed avendo visto nella parete posteriore destra ,,una zona sospetta ha esguito solo la biopsia vescicale,dicendo che nonostante l'uroflussometria fa schifo ma non è una prostata tale da OPERARE,è si corre il rishio diCONTAGIARE ANCHE LA PROSTATA SE ce una neoplasia vescicale?ora sono passati 6 mesi,o sempre bruciori quando urino ed urino ogni 10 minuti,a cosa vado incontro se non mi operano la prosta?ho eseguito anche una tac con mdc dove si evince solo una prosta di dimensioni 6per 4,forse ingrossata per aver messo il catetere per sanguinamento non so se dovuto a prostata o a precedente biopsia vesicale.
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7 3
Considerata la sua età userei molta cautela prima di sottoporla ad intervento chirurgico. la diagnosi di displasia può anche essere formulata in occasione di processi infiammatori, come pure i suoi disturbi urinari potrebbero essere correlati ad una infezione/infiammazione delle vie urinarie.
Se fossi in Lei:
1) aspetterei sicuramente il risultato della seconda biopsia
2) Mi accerterei che la prostata sia davvero causa dei suoi disturbi facendo esami sia di laboratorio (esame urine e spermiocoltura) che strumentali (ecografia prostatica con valutazione del residuo post minzionale ed esame urodinamico completo ed eventuale uretroscopia con cistoscopio flessibile)

In poche parole mi rivolgerei al medico pregandolo di formulare una diagnosi il più precisa possibile prima di fare qualsiasi cosa.
cordiali saluti

Prof. Alchiede Simonato

Professore Ordinario di Urologia
Università degli Studi di Palermo

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