Dopo turv

Ho 65 anni e sono stato operato il 17 dicembre u.s. per la prima volta per una Turv dopo che una cistoscopia aveva riscontrato una neoformazione solida papillare aggettante in vescica a partenza dal lobo destro prostatico; osti ortopici e restante mucosa indenne da neo formazioni. Il decorso e' stato regolare e privo di complicazioni. Al momento della dismissione come terapia mi e' stato consigliato di bere almeno tre litri di acqua e un esame delle urine e urinocoltura da farsi dopo 20 giorni ed ulteriori decisioni terapeutiche verranno prese sulla base del risultato dell'esame istologico. Oggi a distanza di due settimane ho sempre minzioni molto frequenti soprattutto al giorno con notevole bruciore e ostacolo nella minzione stessa e comparsa a volte di gocce di sangue. Credo di aver gia' espulso tutte le escare. Ho telefonato all'urologo che mi ha operato il quale mi ha prescritto dell'antibiotico ciproxin 1000 una pastiglia giornalmente e supposte Topster che sto ambedue prendendo da sei giorni con lieve miglioramento.Il perdurare di questi disturbi anche dolorosi rientra nella normalita' nel decorso di questo tipo di intervento e per quanto posso ancora prendere l'antibiotico ?
Grazie per una Vostra risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
la sede della resezione endoscopica eseguita, assai prossima al collo della vescica, giustifica una maggiore persistenza dei disturbi, poiché si tratta di un tratto molto sollecitato in apertura e chiusura durante la minzione. Molto verosimilmente quindi i disturbi non sono causati da infezione e solo il tempo, più che l'antibiotico, possono portare ad un miglioramento. Il Topster ha una blanda funzione anti-infiammatoria e può influire modestamente sui tempi di stabilizzazione. Se le urine sono abbastanza chiare, forse non è il caso di esagerare con l'acqua, un paio di litri potrebbero essere già sufficienti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Egregio Dottore
La ringrazio per la sua risposta. Forse sembrero' eccessivamente preoccupato ma la frequenza delle minzioni, i bruciori e gli ostacoli sono notevoli e per niente piacevoli e tali da condizionare la mia vita.
Spero che il tempo di cui Lei parla non sia oltremodo lungo.
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
in effetti 3 settimane possono considerarsi un tempo medio ragionevole per attendersi una stabilizzazione. Se così non è, avrà modo di segnalarlo al suo urologo quando vi vedrete per il ritiro dell'esame istologico.

Saluti
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Utente
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Gentile Dottore,
L'urologo ha appena ricevuto il referto istologico e mi ha riferito che si tratta di cistite polipoide.
Dovrei fare un ulteriore controllo sul flusso della minzione e poi decidere per la terapia o per un ulteriore piccolo intervento.
Mi ha consigliato di proseguire nella terapia del Finasteride e dello Xatral che ormai prendo da almeno cinque anni.
Grazie per una Sua gentile ed ulteriore risposta.
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
il risultato dell'esame istologico è ovviamente confortante ed, a posteriori, in parte prevedibile in base alla localizzazione in rapporto ad un lobo prostatico verosimilmente ingrossato. A questo punto la gestione della sua situazione è quella di tutti gli ingrossamenti prostatici presumibilmente benigni che causano disturbi ad urinare. Se la terapia farmacologica, come quella che le è stata correttamente consigliata, non sortisce risultati soddisfacenti, vi saranno indicazioni ad un intervento endoscopico disostruttivo. Giustamente, non è ancora il momento di decidere, poiché la recente resezione può aver transitoriamente accentuato i disturbi. Oggigiorno gli interventi disostruttivi vengono brillantemente eseguiti con il laser, con ottimi risultati e degenze di molto abbreviate rispetto al passato.

Saluti
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Utente
Utente
Egregio Dottore

Purtroppo dopo alcuni giorni di attenuazione dei bruciori e di urina senza tracce di sangue proprio stasera ho avuto una minzione con notevole sanguinamento.
E' una cosa normale ???
La ringrazio per una sua cortese risposta
Roberto Fasce
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
questa evoluzione è talmente comune che sono certo le sia stata prospettata come possibilità dal Collega che l'ha operata. E' infatti molto frequente che dopo un periodo variabile tra i 10 ed i 20 giorni si distacchi la crosticina interna (detta èscara) che ricopre l'area della resezione. Il tessuto sosttostante può non essere ancora ben consolidato e questo può causare un ulteriore sanguinamento, magari dopo che le urine eral chiare da alcuni giorni. Codesta "ematuria secondaria" non è certo circostanza di cui preoccuparsi, nella maggioranza dei casi è destinata ad auto-limitarsi e scomparire nel giro di 24-48 ore. Più raramente questi episodi si ripetono ancora, ma sempre comunque con intensità decrescente.

Saluti
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Utente
Utente
Egr. Dottore
Dopo aver subito il 17 dicembre 2012 un intervento di turv come gia' da me segnalato ho subito Lunedi' 4 Marzo un intervento di resezione del tessuto prostatico adenomatoso per via endoscopica. Sono stato dimesso venerdi' scorso dopo due giorni di lavaggi con catetere a tre vie. Al momento ho momenti in cui necessito di urinare con molta frequenza, noto ancora la presenza di sangue specialmente alla fine della minzione e notevoli bruciori. Ho in agenda un controllo con il mio urologo tra un mese previa analisi completa delle urine. Non sto seguendo alcuna terapia se non quella di bere due litri di acqua giornalmente. Le mie minzioni sono molto impetuose.
Gradirei sapere se il decorso e' normale e se la mancanza di terapia e' giusta e tra quanto tempo mediamente termineranno i miei disturbi.
Grazie per una sua cortese risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
sinceramente non comprendiamo perché queste infomazioni, tanto banali quanto essenziali non le abbia richieste al nostro Collega che l'ha operata, l'unico in grado di poterle dare delle risposte veramente precise. Una comunicazione aperta ed esauriente tra medico è paziente è essenziale per il buon esito di qualsiasi cura od intervento. D'ogni modo ...
La stabilizzazione dei tessuti dopo qualsiasi tipo di intervento sulla prostata si stima possa avvenire dopo circa 40 giorni. In questo periodo la funzione dell'urinare si adatta gradualmente, la frequenza dello stimolo diminuisce ed il sanguinamento diviene prima saltuario, per poi scomparire definitivamente. In effetti, tranne casi particolari, non vi è necessità di alcuna terapia, ma solo di un po' di santa pazienza.

Saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
Il Suo Collega dopo l'intervento l'ho visto solo di sfuggita e mi ha fissato l'appuntamento tra un mese. Forse pensava che essendo queste informazioni banali il paziente dovesse gia' saperle.
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
mai dare nulla per scontato ... tantomeno nel nostro lavoro!

Saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
Mi rivolgo nuovamente a lei per esporle la mia attuale condizione. Dopo alcuni giorni di bruciori notevoli ma di totale calma dal sanguinamento ieri sera ho riscontrato nuovamente una ematuria considerevole. Non ho ancora constatato l'uscita delle escare. Contemporaneamente avverto un dolore persistente alla parte inferiore sinistra dell'addome. Ho contattato il mio urologo che mi ha prescritto una scatola di ciproxin 1000 dopodiche' dovro' effettuare l'urinocoltura e mi fissera' un appuntamento presso il suo studio. Comunque il dolore e' persistente e fastidioso specialmente quando sto seduto. Per questo il mio urologo non mi ha dato alcuna prescrizione e nessun farmaco anti dolorifico. Devo avere solo pazienza ????
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
i tempi dall'intervento sono ancora pienamente compatibili con il presentarsi di ematuria capricciosa. L'emissione di escare visibili non è indispensabile. La situazione dovrebbe andare verso una stabilizzazione definitiva tra 10-15 giorni, prima di allora non è il caso di trarre delle conclusioni. In questa fase l'antibiotico ha un mero ruolo di copertura, non potendo agire sia sul sanguinamento che sui sintomo dolore e bruciore. Non è quindi il caso di insistere ad oltranza, a scapito di una eccessiva alterazione della flora batterica intestinale. Al limite, un anti-infiammatorio e la prosecuzione dell'alfa-litico ancora per qulche tempo possono alleviare i disturbi più fastidiosi.

Saluti
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Utente
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Gentile Dottore,
la ringrazio per la sua gentile consulenza. Ho contattato l'urologo e mi ha consigliato di finire la scatola di ciproxin 1000 associando un anti infiammatorio come l'Edevexin compresse per 10 giorni.
Lei mi consigliava di proseguire con l'alfa litico ancora per qualche tempo. Scusi la mia ignoranza ma di quale alfa litico posso giovarmi ?? Sto prendendo attualmente il Ferprost ma e' la stessa cosa ???
Gradirei un suo parere su questa terapia perche' i bruciori e dolori sono notevoli.
Saluti e grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
l'escina (Edevexin) ha un'azione anti-edema e non direttamente anti-infiammatoria. Il Fer-Prost è un complesso di integratori. Non possiamo qui certo discutere le indicazioni del nostro Collega, che evidentemente avrà buone ragioni per fare affidamento su questi prodotti. Nelle prime settimane dopo l'intervento può essere talora utile proseguire l'assunzione dell'alfalitico (es. silodosina, tamsulosina, terazosina) che la maggioranza dei pazienti già assumenva in precedenza.

Saluti
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Utente
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Egr. Dottore
Dopo circa 40 giorni dall'intervento di turp ho effettuato la visita di controllo dopo un esame delle urine che ha evidenziato solamente un valore di 500 esterasi leucocitaria e urinocoltura con esito non significativo.Il medico ha riscontrato un decorso postoperatorio regolare, con mitto molto soddisfacente e tendenza a minzione imperiosa. Dall'esame obiettivo risulta una loggia prostatica piuttosto pastosa. L'esame istologico riporta iperplasia prostatica benigna e prostatite cronica. Descrizione macroscopica: circa 320 lembi da turp delle dimensioni massime tra cm 0,1 e cm 2. Considerando che a tutt'oggi provo notevoli bruciori al termine della minzione con sensazione anche di calore, che sono costretto ad urinare molte volte al giorno, che come capira' condiziona pesantemente la mia vita ed anche con piccoli episodi di incontinenza, mi e' stata consigliata la seguente terapia:
Ferprost per altri due mesi:
Silodosina
10 supposte di topster
10 compresse del solito ciproxin mille
Nuovo controllo con annesso esame di uroflussometria a fine giugno.
Gradirei sapere un suo parere sulla terapia.
Grazie per una Sua cortese risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
come già le abbiamo riferito, la stabilizzazione definitiva dei tessuti dopo resezione prostatica avviene in un tempo medio di 40 giorni, ma si parla ovviamente in termini statistici. Non riteniamo comunque che la sua situazione attuale debba destare sospetti particolari. La terapia consigliatale non si discosta molto da quella che la maggioranza dei nostri Colleghi proporrebbe in una situazione simile, d'altro canto non è per noi né corretto né opportuno esprimere un giudizio. In linea di massima, noi preferiamo somministrare antibiotici - in particolare chinolonici - solo a fronte di esami colturali positivi, ma certamente l'abitudine all'antibiotico "di copertura" è tuttora molto diffusa. Talora un semplice anti-infiammatorio può attenuare parecchio i sintomi irritativi più fastidiosi. Una rivalutazione ad un paio di mesi dall'intervento sarà certamente opportuna.

Saluti
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Utente
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Gentile Professore,
Ho fatto due giorni fa una visita di controllo con relativo uroflussometria con esiti molto soddisfacenti. Non ho piu i disturbi che accusavo qualche mese fa salvo sporadici bruciori durante la minzione. Il mio urologo mi ha assicurato che trattasi di cosa normalissima per chi ha avuto la cistite polipoide. Mi ha fissato inoltre una ulteriore visita per Dicembre con relativa analisi del PSA, Urinocoltura e Uroflussometria. Non mi ha prescritto alcun farmaco salvo continuare con la somministrazione di FERPROST.
Solo che questo prodotto e' alquanto caro e non soggetto allo scarico fiscale. Gradirei sapere se esistono alternative al prodotto, se e' consigliabile prendere del Silodyx o Xatral.
Grazie di una Sua cortese risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Gentile Signore,
l'integratore che le è stato consigliato, ovvero l'estratto vegetale di palma nana (serenoa repens) ha nella sua situazione un ruolo del tutto palliativo. Altra cosa sono i farmaci che lei cita, del gruppo degli alfa-litici, attivi con un meccanismo completamente diverso, ma dei quali non dovrebbe più necesseitare dopo l'intervento, tantopiù se ci dice che il flusso è "molto soddisfacente". Non è però nostro compito consigliare terapie specifiche o discutere su quelle instaurate da altri Colleghi. Esponga però chiaramente al suo specialista il suo punto di vista e le sue rèmore a proseguire questo tipo di terapia.

Saluti