Uropatia ostruttiva, giuntopatia

Salve,
da un paio di anni, con frequenza sporadica, soffro di coliche renali accompagnate da un fitto dolore nel lato destro.
Solo più di recente (ultimi tre mesi) la sintomatologia è diventata sempre più frequente ed insopportabile al punto da decidermi di farmi visitare da uno specialista (urologo) che mi ha prescritto i seguenti esami strumentali:


ECOGRAFIA ADDOME INFERIORE (del 14/4/2008)
Rene dx in sede, di dimensioni conservate, con dilatazione delle vie escretrici e renella.
Nella norma la componente parenchimale.
Rene sx di dimensioni regolari senza dilatazioni delle vie escretrici.
Utero in sede, nei limiti volumetrici:
long.63mm,
a.p.30 mm,
trav.47 mm.
Annessi nella norma
Utile RX diretta renale.


DIRETTA RENALE, TOMOGRAFIA RENALE, UROGRAFIA ENDOVENOSA (del 14/4/2008)
Ombre renali in sede, normoorientate, parzialmente mascherate da ombre parassite intestinali da feci e gas.
Non sembrano apprezzarsi immagini a densità calcica lungo il presuimibile decorso degli emuntori renali.

All'esame diretto: presenza si ombre parassite da gas e feci.
Ombre renali mal valutabili. Non si apprezzano immagini x-opache proiettantesi sulla presumibile sede anatomiche degli emuntori renali.

All'urografia: buona e pronta opacizzazione degli emuntori renali con fisiologica eliminazione dell'urina iodata dalla pelvi alla vescica con regolare decorso e calibro degli ureteri.

Idronefrosi a destra di media entità da verosimile giuntopatia.
Vescica omogeneamente distesa dall'urina iodata, morfovolumetricamente nella norma senza evidenti immagini da riferire ad alterazioni patologiche in atto e senza evidenti alterazioni del piano vescico-uretrale.


SCINTIGRAFIA RENALE SEQUENZIALE CON 160 MBq di Tc-99m DTPA
con test alla Furosemide (0,5 mg/Kg) (del 24/5/2008)

Rene sinistro in sede, di dimensioni e morfologia regolari. Rene destro in sede, di dimensioni aumentate, disomogeneamente captante il radiocomposto. Il rene destro contribuisce per il 36% ed il sinistro per il 64% alla funzione renale gloabale (v.n. > 42%).
L'analisi del tracciato nefrografico del rene sinistro mostra nei limiti della norma le fasi perfusiva, glomerulare ed escretiva.
L'analisi del tracciato nefrografico del rene destro mostra una riduzione delle fasi perfusiva e glomerulare; rallentata la fase escretiva, con diffusa stasi intrarenale del radiocomposto che non mostra segni di regressione nelle immagini tardive.
Il test diuretico, eseguito mediante acquisizione dinamica fino a 25 min. dalla somministrazione e.v. di furosemide (0,5 mg/Kg), non induce una significativa regressione dei segni di stasi.

G.F.R. rene destro : 35 ml/min. (pari a 40 ml/min/1,73 msq.)
G.F.R. rene sinistro: 63 ml/min. (pari a 72 ml/min/1,73 msq.)
G.F.R. rene totale : 98 ml/min. (pari a 112 ml/min/1,73 msq.)

(G.F.R. v.n. per età: >95 ml/min/1.73 msq.)

CONCLUSIONI
Riduzione di grado moderato della funzione di filtrazione glomerulare del rene destro, con a suo carico segni di stasi urinaria, resistenti alla furosemide (test diuretico ad alta probabilità di uropatia ostruttiva).
Nei limiti della norma la funzionalià renale sinistra.
Il valore del filtrato glomerulare globale risulta nei limiti della norma.


Il parere finale dell'urologo è il seguente: giuntoplastica rene dx in laparoscopia.

Siccome non si è mai parlato di certezza al 100% della diagnosi eseguita, volevo sapere se ci sono ipotesi diverse da formulare in base agli elementi forniti ed eventuali possibili terapie alternative a quella prospettata oltre al vostro parere su quest'ultima.

Un Saluto e grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lettore ,
mi sembra che la diagnosi fatta dal collega che la sta seguendo sia corretta. Sulla strategia chirurgica poi per correggere questo importante problema urologico bisogna che ne discuta in diretta appunto con il suo urologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
concordo con il collega sulla diagnosi di giuntopatia

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#3]
Dr. Giuseppe Dachille Urologo, Andrologo 421 10
concordo con la diagnosi di giuntopatia dx
Dott. Giuseppe Dachille

[#4]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
SULLA MODALITà DEL TRATTAMENTO E' BENE PARLARNE CON IL CHIRURGO CHE L'OPERERA'

dr Giuseppe Benedetto
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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio tutti i medici che collaborano con questo sito per i loro preziosi contributi, in particolar modo coloro che hanno dato risposto al post; il parere unanime di tutti voi ha contribuito a dare quel conforto di cui ho infinitamente bisogno in questo momento...
Tornando al tema medico, volevo sapere più precisamente che cosa si intende per "sulla modalità del trattamento è bene parlarne con il chirurgo che opererà...".
Esistono tecniche diverse per eseguire una giuntoplastica?
E' possibile affermare quale fra queste risulta la meno invasiva ovvero la più indicata?
Potete infine indicarmi i centri di eccellenza in Italia su questo specifico problema?
Grazie ancora per l'attenzione
Un Saluto
[#6]
Dr. Gabriele Antonini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 291 15 23
In relazione alla sua giovane età la plastica del giunto pielo-ureterale è l'indicazione assoluta per tutelare il suo rene destro.
A Roma ci sono diversi centri in grado di affrontare endoscopicamente o laparoscopicamente il suo problema.Le sconsiglio vivamente l'accesso chirurgico.
Saluti

Dr. Gabriele Antonini
Urologo Andrologo
www.antoniniurology.com
www.protesipeniene.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
Mi hanno fissato l'intervento laparoscopico a settembre presso l'ospedale Cardarelli di Napoli.

Intanto come soluzione tampone contro il dolore mi hanno proposto uno stent/sondino (in day-hospital) per far scaricare il rene e quindi non sovraccaricarlo.
Di cosa si tratta esattamente ?
E' doloroso ? Invasivo ?

Un saluto e grazie
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Cara lettrice ,
si tratta di mettere un piccolo "cateterino" dall'uretere fino alla pelvi renale per permettere di "scaricare" il rene con minori difficoltà e questo generalmente migliora i sintomi dolorosi che si possono avere.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
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[#9]
dopo
Utente
Utente
Sono stata finalmente operata!!
La giuntoplastica laparoscopica è andata bene come anche il recupero post-operatorio è buono.
All'origine della stenosi c'era un vaso anomalo che attraversava l'uretere.
A distanza di 10 gg. ho anche tolto i punti di sutura ai quattro fori praticati per eseguire l'intervento.
Fra circa due settimane (tre dall'intervento) dovrò togliere lo stent ureterale di 25 cm.

Volevo sapere se è normale che al momento ho frequente necessità di urinare (urina lievemente rosata) con conseguente lieve bruciore oltre ad un insistente leggero dolore al rene destro.

Dato che è rimasta una pancia molto gonfia, a causa del gas che è stato inserito per l'operazione, volevo sapere il tempo necessario per uno sgonfiamento significativo.

Volevo infine sapere se è sconsigliata/possibile (per non dire consigliata) una vacanza di relax a metà ottobre (balneare al mar rosso) ed eventualemente praticare immersioni in superficie, (idro)massaggo, sauna, bagno turco, etc....

Un Saluto e grazie ancora per l'attenzione.
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Cara lettrice ,
i problemi di urine "rosate" e lievi bruciori ecc,ecc, potrebbero essere legati allo stent che presto rimuoverà. In quella occasione chieda in diretta chiarimenti legati alla "pancia gonfia", solo il chirurgo che la operata le può rispondere in modo corretto. Infine nessuna controindicazione esiste nei confronti di una vacanza termale.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com