Prostatite batterica da enterococcus faecalis
Egregi Dottori, facendo una spermocultura ho saputo di avere infezione alla prostata da enterococcus faecalis. I miei problemi son cominciati a settembre 2012 e solo ora scopro il problema perche l urologo a cui mi rivolsi mi fece fare solo urinocultura( 3 volte) sempre negativa, e mi aveva prescritto zyloric e omnic per facilitare la minzione, proprio perche i sintomi che ho da 10 mesi sono minzione che non riesco a completare a prima botta, come avessi un ostruzione, ma poi riprendo a urinare, come se non avessi espulso tutta l urina, getto lento, e sento come se l urina andasse su e giu nell uretra, una volta ultimato. Adesso ho anche difficoltà a defecare e bruciore nel retto. Quindi l urologo m ha fatto fare la spermocultura e ora dovrò fare 2 volte al giorno per 7 giorni iniezioni di TARGOSID, facente parte della teicoplanina. Ho solo 20 anni e vorrei sapere se posso debellarla alla prima cura, o è gia diventata cronica dato che ho il problema da 10 mesi. Dall esame fatto non è venuta fuori la carica batterica, ma solo che c è questo batterio, e dall antibiogramma i medicinali a cui è sensibile sono ampicillina <=2, imipenem <=1, teicoplanina <=0,5, tigeciclina<= 0,12, nitrofurantoina<=16, e sensibile anche alla gentamicina ad alto dosaggio SYN-S. Leggo su internet che la prostatite da enterococco è resistentissima, quindi può darsi che la terapia sia inefficace. Secondo voi è veramente cosi o pensate che se come prima terapia venga individuata quella giusta si può debellare al primo attacco di antibiotici? Sono molto preoccupato, non vorrei portarmi nel corso della vita una simile infezione che a oggi mi invalida parecchio., anche se in fondo non ho ancora cominciato la terapia( inizierò domattina e proprio ieri l urologo mi ha prescritto il farmaco). Certo che mi fosse stata diagnosticata 10 mesi fa l avrei presa meglio la notizia, mentre ora ho paura che sia già diventata cronica. Grazie dei consigli che mi darete
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Gentile Giovanotto,
una sola spermiocoltura positiva per enterococco non può essere sufficiente per affermare che questo battere sia la vera causa della prostatite. I risultati di tutti gli esami colturali, specialmente la spermiocoltura vanno interpretati sempre in modo critico, poiché le contaminazioni sono frequenti, specie da parte di germi cosiddetti "gram positivi" spesso residenti sulla pelle e le mucose della zona genitale e nell'ultimissimo tratto dell'uretra. Inoltre, se lei ci riferisce una cattiva funzione intestinale non fa che sostenere ulteriormente i nostri sospetti. In queste situazioni vi é sempre il legittimo dubbio che gli antibiotici, invece di agire sull'ipotetica causa del problema, non facciano che alterare ulteriormente la flora batterica intestinale, innescando uno sfavorevole circolo vizioso. Pertanto, in primo luogo le consiglieremmo di seguire scrupolosamente tutte le indicazioni sullo stile di vita che si forniscono nei casi di prostatite, in particolare quelle relative ad alimentazione ed idratazione, in grado di influenzare positivamente la funzione intestinale.
Saluti
una sola spermiocoltura positiva per enterococco non può essere sufficiente per affermare che questo battere sia la vera causa della prostatite. I risultati di tutti gli esami colturali, specialmente la spermiocoltura vanno interpretati sempre in modo critico, poiché le contaminazioni sono frequenti, specie da parte di germi cosiddetti "gram positivi" spesso residenti sulla pelle e le mucose della zona genitale e nell'ultimissimo tratto dell'uretra. Inoltre, se lei ci riferisce una cattiva funzione intestinale non fa che sostenere ulteriormente i nostri sospetti. In queste situazioni vi é sempre il legittimo dubbio che gli antibiotici, invece di agire sull'ipotetica causa del problema, non facciano che alterare ulteriormente la flora batterica intestinale, innescando uno sfavorevole circolo vizioso. Pertanto, in primo luogo le consiglieremmo di seguire scrupolosamente tutte le indicazioni sullo stile di vita che si forniscono nei casi di prostatite, in particolare quelle relative ad alimentazione ed idratazione, in grado di influenzare positivamente la funzione intestinale.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Egr. Dottore, lei quindi cosa mi consiglia di fare? Rifare la spermocultura per sicurezza che ci sia questa infezione alla prostata? Volevo dirle che i problemi intestinali sono sopraggiunti solo da un mesetto, mentre i problemi urologici menzionati li accuso dallo scorso Settembre, ecco perchè ho pensato che i problemi intestinali siano una conseguenza di quelli urologici. L' urologo mi dice di rivolgermi a un gastroenterologo per questi problemi di digestione. Quindi c è anche il rischio che gli antibiotici causino l effetto inverso? Pensavo che l antibiotico distruggesse tutti i batteri, sia buoni che cattivi. Quindi se ho una prostatite, che genere di alimentazione devo seguire? come idratazione bevo moltissimo, anche 3 litri al giorno, ma come alimentazione non so quali alimenti vanno assunti in queste circostanze. Ripeto, ho molta paura che questo problema non riesca a debellarlo, e dato che il primo urologo a cui mi rivolsi non mi fece fare questa spermocultura, ora non riesco a fidarmi di nessuno, mi sento troppo giù.
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Gentile Giovanotto,
prima di stabilire una terapia antibiotica, in particolare utilizzando antibiotici maggiori ed in assenza di febbre e sintomi acuti, riterremmo opportuno avere una conferma della presenza di una infezione attiva, mediante un paio di ulteriori spermiocolture eseguite a distaza di un paio di settimane l'una dall'altra. Altra possibilità è l'esecuzione del test di Meares da parte del suo urologo, un forma di coltura selettiva utile nei casi più controversi.
L'induzione della resistenza batterica è inevitabile, specie utilizzando antibiotici tanto potenti quanto a spettro limitato. La selezione più attiva avviene ovviamente sulla flora intestinale, squilibrandola e causando i relativi disturbi.
Non è possibile qui dilungarsi sulla lunghissiama serie dei consigli sullo stile di vita utile a contrastare la prostatite, ma una veloce ricerca su questo ed altri siti non mancherà di rivelarle elementi di sicuro interesse.
Saluti
prima di stabilire una terapia antibiotica, in particolare utilizzando antibiotici maggiori ed in assenza di febbre e sintomi acuti, riterremmo opportuno avere una conferma della presenza di una infezione attiva, mediante un paio di ulteriori spermiocolture eseguite a distaza di un paio di settimane l'una dall'altra. Altra possibilità è l'esecuzione del test di Meares da parte del suo urologo, un forma di coltura selettiva utile nei casi più controversi.
L'induzione della resistenza batterica è inevitabile, specie utilizzando antibiotici tanto potenti quanto a spettro limitato. La selezione più attiva avviene ovviamente sulla flora intestinale, squilibrandola e causando i relativi disturbi.
Non è possibile qui dilungarsi sulla lunghissiama serie dei consigli sullo stile di vita utile a contrastare la prostatite, ma una veloce ricerca su questo ed altri siti non mancherà di rivelarle elementi di sicuro interesse.
Saluti
[#4]
Utente
Egr. Dottore, lo letto su internet proprio ora del test di Meares e mi chiedo il perchè il mio urologo non ha proposto di farmelo fare, avrebbe potuto capire se l infezione riguardava l uretra, la vescica, la prostata o magari 2 organi su 3 o tutti e 3, sarebbe stata una ottima verifica. Ora quindi son ancora più preoccupato, perchè alla fine, essendo indeciso e non sapendo come muovermi, ho deciso di cominciare la terapia con antibiotico Targosid, e quindi leggendo ciò che lei ha scritto , il batterio tende inevitabilmente a diventare resistente, e se squilibria la mia flora intestinale quali disturbi o problemi può causarmi? Quindi come antibiotico è potente ma ha spettro limitato, potrebbe spiegarmi meglio questo spettro limitato? Dottore, avrei dovuto consultarvi prima, perchè sapendo che il problema lo avevo da parecchio e solo ora me l avevano diagnosticato( e come dice lei avrei dovuto verificarlo con spermocultura successiva), ho ascoltato l urologo, il medico di famiglia e i miei genitori e ho cominciato questa terapia controvoglia. Francamente ora sento di aver preso una decisione affrettata ed errata, ma loro premevano da parecchio affinchè la cominciassi. Mi sento sull orlo del precipizio, mi dica lei cosa posso fare ora
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Gentile Giovanotto,
non c'è nessun precipizio in cui cadere, ci mancherebbe. Tenga conto che il nostro parere è assolutamente consultivo, poiché noi non la conosciamo ed abbiamo solo una idea piuttosto sommaria della sua situazione. Sopperiamo con un po' di esperienza, è vero, ma lungi da noi voler scatenare tempeste emozionali. Tenga i nostri consigli per un futuro ed ora segua con serenità le indicazioni che le sono state date, Ci faccia eventualmente sapere, se lo desidera.
Saluti
non c'è nessun precipizio in cui cadere, ci mancherebbe. Tenga conto che il nostro parere è assolutamente consultivo, poiché noi non la conosciamo ed abbiamo solo una idea piuttosto sommaria della sua situazione. Sopperiamo con un po' di esperienza, è vero, ma lungi da noi voler scatenare tempeste emozionali. Tenga i nostri consigli per un futuro ed ora segua con serenità le indicazioni che le sono state date, Ci faccia eventualmente sapere, se lo desidera.
Saluti
[#6]
Utente
Egr.Dottori, dopo 2 cure antibiotiche, prima col targosid, successivamente col rocefin e compresse di ciproxin, non son riuscito a debellare un infezione alla prostata. Oggi ho fatto spermiocultura e ho 2 batteri, carica batterica 500.000 di enterocco fecalis, mentre l altra volta era escherichia coli, e in più un altro batterio di nome candida. Ho 21 anni e sono a terra, per minzionare ci metto ogni volta 10 minuti, perchè mi blocco numerose volte, per defecare altrettanto, perchè mi sento sempre di avere ancora feci nella parte finale del retto. Aiutatemi, a chi devo rivolgermi! non c è la faccio più. l' urologo mi da queste forti terapie di antibiotici, e la situazione peggiora pure.
[#7]
Sulle terapie antibiotiche energiche e protratte in assenza di febbre abbiamo già espresso il nsotro giudizio. Se poi questi sono i risultati, forse è davvero opportuno cercare una soluzione diversa. I batteri interessati continuano ovviamente ad essere di chiara origine intestinale. Lì biosogna rivolgere le attenzioni, a partire da una attenta valutazione gastro-enterologica, già ripetutamente consigliata.
Saluti
Saluti
[#8]
Utente
Egr. Dottore, grazie per avermi risposto. Quindi cerco un gastroenterologo e spero di scoprire se il problema nasce dall intestino? Ma perchè l urologo continua a prescrivermi terapie di antibiotici? Lui dice che avendo un infezione prostatica, deve cercare di risolvermi quel problema. Ma ora ho paura che avendo fatto quelle forti terapie non riuscirò più a debellare queste infezioni. Mi dice che durante la terza terapia che mi ha prescritto oggi, una compressa di levoxacin 500 al giorno per 20 giorni, mi vuol fare una cistoscopia per capire quale sia il problema, se riguarda l uretra, ureteri o solo la prostata, o c è una stenosi, o altro. Io non so proprio cosa fare, è il secondo urologo a cui mi rivolgo in 1 anno, e i miei problemi aumentano fortemente. A 21 anni può immaginare come mi sento, comincio a non fidarmi più di nessuno, mi sento una cavia, mi sento abbandonato. Mi aiuti la prego
[#9]
Gentile Giovanotto,
suvvìa non si demoralizzi, le assicuriamo che con gli stessi problemi è in vasta e buona compagnia! La prostatite e le situazioni assimilabili sono un po' il "buco nero" dell'urologia, a differenza di atri campi in cui si sono fatti negli ultimi vent'anni dei veri passi da gigante (ad esempio il trattamento dei calcoli urinari e dell'ingrossamento prostatico benigno). Probabilmente, citando il Manzoni, per trovare la soluzione del caso bisogna scavare vicino ... nella fattispecie agire energicamente sulla funzione e sulla flora batterica intestinale. Però, tutto sommato, vista la persistenza dei sintomi (colture a parte) almeno una volta andare a a dare un'occhiata internamente sarebbe utile a sciogliere definitivamente molti dubbi.
Saluti
suvvìa non si demoralizzi, le assicuriamo che con gli stessi problemi è in vasta e buona compagnia! La prostatite e le situazioni assimilabili sono un po' il "buco nero" dell'urologia, a differenza di atri campi in cui si sono fatti negli ultimi vent'anni dei veri passi da gigante (ad esempio il trattamento dei calcoli urinari e dell'ingrossamento prostatico benigno). Probabilmente, citando il Manzoni, per trovare la soluzione del caso bisogna scavare vicino ... nella fattispecie agire energicamente sulla funzione e sulla flora batterica intestinale. Però, tutto sommato, vista la persistenza dei sintomi (colture a parte) almeno una volta andare a a dare un'occhiata internamente sarebbe utile a sciogliere definitivamente molti dubbi.
Saluti
[#10]
Utente
Quindi cosa mi consiglia di fare? Fare la terza terapia e poi la cistoscopia? Quando scrive di agire energicamente sulla funzione e sulla flora batterica intestinale cosa intende? Esisterebbe un altro modo di dare un occhiata oltre la cistoscopia? magari radiografie, risonanze, ecografie, non so, mi dica lei se son indicate o meno. Come scrisse in passato, non è che fare terapie antibiotiche aumenterebbe la resistenza dei batteri causandomi guai più seri?
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Gentile Giovanotto,
senz'altro le terapie antibiotiche protratte causano importanti alterazioni nella flora batterica intestinale ed in talune circostanze sono controproducenti. Nella valutazione anatomica delle basse vie urinarie è possibile basarsi su un esame radiologico (uretro-cistografia) od endoscopico (uretro-cistoscopia). Senz'altro il secondo è più preciso anche se lggermente invasivo e da eseguirsi assolutamente in anestesia. Che lei abbia assolutamente bisogno di un gastroenterologo già abbiamo detto, per il resto a distanza non è nè possibile nè corretto fornire prescrizioni dettagliate riferite al caso specifico. Le auguriamo di poter incontrare un nostro Collega con il quale riesca ad instaurare un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Saluti
senz'altro le terapie antibiotiche protratte causano importanti alterazioni nella flora batterica intestinale ed in talune circostanze sono controproducenti. Nella valutazione anatomica delle basse vie urinarie è possibile basarsi su un esame radiologico (uretro-cistografia) od endoscopico (uretro-cistoscopia). Senz'altro il secondo è più preciso anche se lggermente invasivo e da eseguirsi assolutamente in anestesia. Che lei abbia assolutamente bisogno di un gastroenterologo già abbiamo detto, per il resto a distanza non è nè possibile nè corretto fornire prescrizioni dettagliate riferite al caso specifico. Le auguriamo di poter incontrare un nostro Collega con il quale riesca ad instaurare un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Saluti
[#12]
Utente
Egr.Dottore, io mi fidavo del mio urologo, solo che come dice lei fare 2 terapie antibiotiche e ora mi chiede di fare la terza è già stato controproducente. Andando ora da un gastroenterologo vi verrà sicuramente prescritta una terapia, quindi se seguo quella di questo medico non potrò seguire quella dell urologo, che vuol farmi la cistoscopia fra una ventina di giorni, durante la terapia che mi ha prescritto. Ora capisce perchè non so cosa fare? Se lei mi consiglia di mettere da parte l urologo e di correre prima da un gastroenterologo seguendo la sua terapia, allora mi muoverò in quel modo, se invece mi consiglia di fare terza terapia e cistoscopia, allora farò questo, ma vorrei i suoi consigli. Capisce ora il perchè non so come comportarmi? Lei come urologo mi consiglierebbe una terza terapia, o la escluderebbe al 100%? Sono a terra, non son nemmeno riuscito a dormire questa notte.
[#13]
Utente
Egr. Dottore, ho fissato un appuntamento con un gastroenterologo e spero mi dia dei consigli utili a livello intestinale. Poi per quanto riguarda la mia infezione alla prostata, non so se fare la terapia antibiotica prima della cistoscopia che vorrebbe eseguire. Sono davvero perplesso e indeciso, spero che questo medico mi consigli.
[#14]
Gentile Giovanotto,
certamente non non possiamo influenzare scelte che sono solo e soltanto sue. Le ricordiamo unicamente che il rapporto tra medico e paziente deve essere sempre improntato alla comuncazione libera ed alla fiducia, altrimenti scadono le possibilità di ottenere dei buoni risultati.
Saluti
certamente non non possiamo influenzare scelte che sono solo e soltanto sue. Le ricordiamo unicamente che il rapporto tra medico e paziente deve essere sempre improntato alla comuncazione libera ed alla fiducia, altrimenti scadono le possibilità di ottenere dei buoni risultati.
Saluti
[#15]
Utente
Egr. Dottore, mi son rivolto a un gastroenterologo che mi ha detto che le infezioni alla prostata oggi non si riescono a debellare. Mi ha dato una terapia per far si che la flora batterica intestinale sia corretta. Nei primi 10 giorni assumere il Normix ( 2 capsule al giorno), per i successivi 10 giorni assumere 1 capsula di Enterolactiv plus dopo pranzo e 2 bustine di Zirfos ( 1 dopo colazione e 1 dopo cena), per i successivi 10 giorni nulla. Dopodichè riprendere la terapia col Normix e via dicendo, dopo 3 mesi consultare nuovamente il gastroenterologo. Mi ha detto che in fin dei conti non sono antibiotici ma fermenti lattici per ripristinare la giusta flora batterica, ma a dir il vero a oggi ho sempre i miei soliti sintomi, difficoltà a urinare avendo molti stop durante la minzione e senzazione di bruciore o rigonfiamento all interno del retto, forse all altezza della prostata( è una mia ipotesi). Non ho ancora fatto la cistoscopia che mi aveva consigliato l urologo, un po per paura un po perchè dovrei prima di fare l esame assumere un antibiotico, il Levoxacin per una durata di 20 giorni. Non so che fare, sono troppo giù
[#16]
Gentile Signore,
se lei assumesse ora un antibiotico per 20 giorni vanificherebbe completamente l'impegno del gastro-enterologo nel cercare di stabilizzare la sua flora intestinale. In assenza di febbre od altre gravi complicazioni, ovvero urocoltura francamente positiva, a nostro giudizio non sarebbe necessario alcun trattamento antibiotico profilattico alla cistoscopia. Questa indagine endoscopica potrebbe rapidamente chiarire molti dubbi inerenti la sua situazione ed i suoi disturbi.
Saluti
se lei assumesse ora un antibiotico per 20 giorni vanificherebbe completamente l'impegno del gastro-enterologo nel cercare di stabilizzare la sua flora intestinale. In assenza di febbre od altre gravi complicazioni, ovvero urocoltura francamente positiva, a nostro giudizio non sarebbe necessario alcun trattamento antibiotico profilattico alla cistoscopia. Questa indagine endoscopica potrebbe rapidamente chiarire molti dubbi inerenti la sua situazione ed i suoi disturbi.
Saluti
[#17]
Utente
Egr. Dottore, io sto continuando la terapia datami dal gastroenterologo, ma resta il fatto che l urologo, prima di effettuare la cistoscopia che considera importante da fare, vuol farmi prendere l antibiotico più che altro per far sì che non contragga un altra infezione nel momento in cui inserisce questo corpo estraneo nel pene, nella fattispecia questo tubicino con videocamera per effettuare l esame, quindi a sentir lui la terapia serve a scongiurare l' ipotesi che contragga una nuova infezione nelle vie urinarie. Per quanto riguarda gli esami da me fatti molte volte, devo dirle che fortunatamente l urinocultura è sempre stata negativa, ma è la spermiocultura che è sempre positiva, nell ultimo esame di 1 mese fa l infezione da enterococco era di 1.000.000, mentre a Ottobre era di 500.000, quindi in 3 mesi i batteri son raddoppiati. Non ho mai avuto febbre, ma ho sempre i problemi citati nei messaggi precedenti. Cosa mi consiglia di fare?
[#18]
Gentile Signore,
la terapia attiva sull'intestino è una sorta di investimento sul futuro, ma non c'é da attendersi che possa migliorare i suoi attuali sintomi alle vie urinarie. Come abbiamo già detto, noi non ravvediamo la necessità di cotanta profilassi antibiotica per una indagine endoscopica, tanto più se l'urocoltua è sterile (la spermiocoltura ha una valore diverso). Questa è comunque solo una nostra opinione. I suoi disturbi ostruttivi ci paiono un poco sproporzionati per una prostatite, lo specialista è tenuto ad escludere la presenza di altri tipi di ostacolo, congenito od acquisito. Per questo l'indagine endoscopica costituisce la via più diretta, si potrebbe anche effettuare una indagine radiologica (uretro-cistografia retrograda e minzionale), che sarebbe sempre meglio di niente, ma certamente potrebbe lasciare qualche dubbio.
Purtroppo a distanza non possiamo far altro che informarla, crediamo che con una migliore comunicazione tra lei ed il suo urologo di riferimento quento impasse potrà essere facilmente superato.
Saluti
la terapia attiva sull'intestino è una sorta di investimento sul futuro, ma non c'é da attendersi che possa migliorare i suoi attuali sintomi alle vie urinarie. Come abbiamo già detto, noi non ravvediamo la necessità di cotanta profilassi antibiotica per una indagine endoscopica, tanto più se l'urocoltua è sterile (la spermiocoltura ha una valore diverso). Questa è comunque solo una nostra opinione. I suoi disturbi ostruttivi ci paiono un poco sproporzionati per una prostatite, lo specialista è tenuto ad escludere la presenza di altri tipi di ostacolo, congenito od acquisito. Per questo l'indagine endoscopica costituisce la via più diretta, si potrebbe anche effettuare una indagine radiologica (uretro-cistografia retrograda e minzionale), che sarebbe sempre meglio di niente, ma certamente potrebbe lasciare qualche dubbio.
Purtroppo a distanza non possiamo far altro che informarla, crediamo che con una migliore comunicazione tra lei ed il suo urologo di riferimento quento impasse potrà essere facilmente superato.
Saluti
[#19]
Utente
Egr. Dottore, son stato visitato da un urologo in ospedale, dato che la mia situazione perdura da quasi 2 anni e anche i miei familiari son sanno come muoversi per risolvere il mio problema. In ospedale l urologo mi ha fatto ecografia renale, vescicale e prostatica, e tutto è risultato nella norma. Mi ha fatto fare l uroflussometria e il tracciato era border line, quindi ha pensato che potessi avere una stenosi, e quindi per escludere questo dubbio che aveva mi ha fatto fare un esame endoscopico dell uretra, ma tutto era nella norma, quindi niente stenosi. Naturalmente per evitare infezioni per l inserimento del sondino mi ha fatto 2 iniezioni di antibiotico un quarto d ora prima che effettuasse l esame endoscopico, e dovrò continuare a fare iniezioni di antibiotico per altri 10 giorni, e tra 8 giorni mi ha consigliato di fare un esame uro dinamico, di cui non ho capito bene in cosa consiste dettagliatamente. Ho sentito dolore alla prostata durante la palpazione, e molto dolore durante l esame endoscopico ( mi han messo una specie di pomata prima dell esame) e da quando è terminato l esame fino ad ora ho continuo bruciore all interno del canale e difficoltà a urinare. Come impressione diagnostica ha segnato nel referto: flogosi cronica delle vie seminali e disturbi del riempimento e svuotamento della vescica. Un ultima cosa scritta nell anamnesi è stata appendicectomizzato, dato che a 11 anni fui operato di appendicite che stava divenendo peritonite. Stavo assumendo come le scrissi normix, enterolactiv plus e zirfos per ripristinare la giusta flora batterica, e lei mi scrisse che iniziare con l antibiotico significa annullare tutto il lavoro fatto da questa cura prescrittami dal gastroenterologo, ma ripeto per fare l esame doveva darmi l antibiotico. Cosa ne pensa dottore? Continuare ora con il normix sarebbe pericoloso?
[#20]
Utente
la cura antibiotica consiste in 10 iniezioni di rocefin ( una al giorno) e 5 di nebicina, sempre una al giorno. Secondo me la terapia è fortissima, lei invece mi scrisse che non riteneva necessario assumere antibiotico prima di un esame endiscopico. Come mai le opinioni sono del tutto differenti sul da farsi?
[#21]
Gentile Signore,
non esistono controindicazioni, ovviamente nel periodo in cui si assume l'antibiotico la "ristrutturazione" della flora batterica intestinale vien messa un attimo tra parentesi. Certamente lei è stato ora preso in carico da un nostro Collega molto scrupoloso, che giustamente vuole andare fino in fondo alla cosa. L'indagine urodinamica (studio pressione/flusso) è molto meno invasiva dell'endoscopia, poiché prevede il passaggio solo di un sottilissimo catetere, attraverso al quale si distende con liquido la vescica, registrando al tempo stesso tutti i dati che ci permettono di avere notizie sul versante funzionale, laddove tutte le altre indagini possono fornirci solo indicazioni di tipo statico.
Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti
non esistono controindicazioni, ovviamente nel periodo in cui si assume l'antibiotico la "ristrutturazione" della flora batterica intestinale vien messa un attimo tra parentesi. Certamente lei è stato ora preso in carico da un nostro Collega molto scrupoloso, che giustamente vuole andare fino in fondo alla cosa. L'indagine urodinamica (studio pressione/flusso) è molto meno invasiva dell'endoscopia, poiché prevede il passaggio solo di un sottilissimo catetere, attraverso al quale si distende con liquido la vescica, registrando al tempo stesso tutti i dati che ci permettono di avere notizie sul versante funzionale, laddove tutte le altre indagini possono fornirci solo indicazioni di tipo statico.
Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti
[#22]
Utente
Egr. Dottore, la ringrazio per la sua disponibilità. Volevo dirle che l esame endoscopico, fattomi senza anestesia locale perchè è stato dolorosissimo, è durato solo 2 minuti, perchè il dottore voleva vedere se fosse presente una stenosi uretrale, mentre ho letto che una completa cistoscopia dura una mezz ora. Forse sapendo che sarebbe stato un esame brevissimo, ha pensato di non fare anestesia, ma ripeto son stati 2 minuti interminabili, il sondino aveva un importante spessore. Volevo sapere, se avessi fatto una cistoscopia completa, quali organi sarebbero stati esplorati oltre l uretra? Inoltre, secondo lei in futuro sarà necessario fare una cistoscopia completa se anche l esame urodinamico non dia risposte certe? Un ultima domanda: mi consiglia di assumere fermenti lattici durante la terapia antibiotica , o pensa che sia meglio accantonarli in questi giorni di terapia antibiotica?
[#23]
Gentile Signore,
neppure il più impacciato degli specialisti in formazione impiegherebbe mezz'ora per eseguire la più meticolosa delle cistoscopie! Pertanto, stia sereno, esegua l'indagine urodinamica, che non le arrecherà alcun fastidio e quindi si valuteranno i risultati. La necessità di dover ripetere l'endoscopia in anestesia sono piuttosto remote. Le consigliamo infine di continuare con i fermenti lattici anche in questo periodo.
Saluti
neppure il più impacciato degli specialisti in formazione impiegherebbe mezz'ora per eseguire la più meticolosa delle cistoscopie! Pertanto, stia sereno, esegua l'indagine urodinamica, che non le arrecherà alcun fastidio e quindi si valuteranno i risultati. La necessità di dover ripetere l'endoscopia in anestesia sono piuttosto remote. Le consigliamo infine di continuare con i fermenti lattici anche in questo periodo.
Saluti
[#24]
Utente
Lei è davvero gentilissimo Dottore. Avendo questi problemi da un bel po, col tempo che passava e non avendo avuto risultati, mi sentivo sempre più giù. Ora spero che i miei problemi minzionali si risolvano, anche se leggo che le infezioni alla prostata a oggi sono il dilemma di tutti gli urologi. Dottore, come fermenti lattici il mio gastroenterologo mi aveva prescritto 2 capsule di normix al dì per 10 giorni, poi per altri 10 giorni zirfos ed enterolactiv plus. Pensa che dovrei continuare con tutti e 3, oppure in questo momento di assunzione di antibiotici bisogna abbandonare qualcuno di questi?
[#26]
Utente
Buongiorno Dottore, son stato stamane dal mio medico di base per prescrivermi il normix, e mi ha detto che è opportuno abbandonare il normix per il momento perchè è un disinfettante intestinale, mentre posso continuare con enterolactiv e zirfos perchè son fermenti lattici. Lei come la pensa?
[#28]
Utente
Salve Dottore, dopo le iniezioni contemporanee di rocefin e nebicina di ieri è sopraggiunta diarrea, problema che non avevo da molto tempo. Devo fare 2 iniezioni al dì alla stessa ora di questi 2 antibiotici, e dopo il primo giorno ho avuto diarrea. Oltre l assunzione dei fermenti lattici, cosa mi consiglia di mangiare per superare il problema?
[#29]
Gentile Signore,
la nostra posizione piuttosto critica sulla prescrizione degli antibiotici è dovuta anche al rischio di questi effetti collaterali, certamente non drammatici, ma altrettanto non benefici in una situazione nella quale si dubiti che lo squilibrio della flora intestinale sia un fattore importante, se non il predominante. Le consigliamo di contattare il nostro Collega che le ha prescritto la terapia segnalando l'insorgenza della diarrea, bere moltissima acqua e continuare cin i fermenti lattici.
Saluti
la nostra posizione piuttosto critica sulla prescrizione degli antibiotici è dovuta anche al rischio di questi effetti collaterali, certamente non drammatici, ma altrettanto non benefici in una situazione nella quale si dubiti che lo squilibrio della flora intestinale sia un fattore importante, se non il predominante. Le consigliamo di contattare il nostro Collega che le ha prescritto la terapia segnalando l'insorgenza della diarrea, bere moltissima acqua e continuare cin i fermenti lattici.
Saluti
[#31]
Gentile Signore,
noi non siamo qui per interpretare, commentare o criticare l'operato di un nostro Collega. Il nostro scopo puramente informativo può eventualmente supportare, ma mai sovrapporsi o tanto meno contrastare le indicazioni di chi ha avuto l'insostituibile vantaggio di visitarla ed apprendere direttamente tutti i dettagli della sua storia.
Saluti
noi non siamo qui per interpretare, commentare o criticare l'operato di un nostro Collega. Il nostro scopo puramente informativo può eventualmente supportare, ma mai sovrapporsi o tanto meno contrastare le indicazioni di chi ha avuto l'insostituibile vantaggio di visitarla ed apprendere direttamente tutti i dettagli della sua storia.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 90k visite dal 14/07/2013.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.