Prostatite o prostatosi

Un saluto a chiunque leggerà e/o risponderà a questa discussione.

Espongo nella maniera più chiara ed ordinata possibile il problema che ho avuto (e sto avendo) in questo periodo.

Mercoledì 18 settembre, al mio risveglio la mattina, ho notato un eccesso di perdita di liquido biancastro sulla biancheria intima: pensando semplicemente ad un effetto di una più lunga erezione mattutina, non ho fatto caso all'accaduto se non poi accorgermi durante l'arco della giornata che tali perdite non accennavano ad interrompersi ed erano piuttosto frequenti. Erano biancastre, liquide (un po' perlaceo-trasparenti).
Dalla serata di giovedì, il giorno dopo, ho iniziato anche ad avvertire un po' di bruciore che è andato a crescere fino ad essere di entità modesta, ma mai così fastidioso da impedirmi di fare pipì.

Preoccupato, il venerdì sono stato dal medico che non avendo altri dettagli per la diagnosi mi ha prescritto l'antibiotico, pur avendogli spiegato che dopo un periodo di astinenza, il lunedì 16 settembre (prima del comparire dei sintomi), e nella settimana precedente, avevo avuto una giornata di frequenti, numerosi e molto duraturi rapporti sessuali PROTETTI con una persona.
Mi ha prescritto 5 giorni di antibiotico Tavanic e un'urinocoltura da fare il martedì successivo, con annesso test per HIV-Epatite e AntiT.Pallidum.
In attesa di consegnare il campione il martedì successivo, ho preso per 5 giorni l'antibiotico senza osservare miglioramenti: il bruciore era presente durante la minzione e anche sporadicamente durante la giornata, le perdite erano copiose e virate verso un leggero giallastro.

Martedì 22 settembre, dopo aver consegnato il campione per l'urinocoltura e torno dal medico spiegandogli che l'antibiotico non ha migliorato la situazione e mi prescrive una visita d'urgenza dall'urologo. Vado da quest'ultimo il giorno dopo il quale, dopo una visita, esclude Candida/Clamidia e facendo un esame della prostata mi dice che la sente un po' "afflosciata", probabilmente a causa dell'intensa attività sessuale che ha preceduto di due giorni il presentarsi dei primi sintomi.
Mi prescrive altri 10 giorni di Tanavic e 10 giorni di supposte Topster.

Con tale cura, i sintomi si alleviano e il bruciore sostanzialmente sparisce.
Tuttavia, ancora ad oggi (8 ottobre), pur avendo ritirato le analisi che mostrano risultati tutti negativi e nessuna carica microbica significativa, alcune perdite (biancastre, abbastanza liquide) sono rimaste, con meno frequenza nell'arco della giornata ma ancora tali da crere fastidio e "Imbarazzo" per quanto riguarda l'igiene della biancheria.

Vorrei sapere se la presenza (ancora) di piccole perdite sparse durante la giornata e la comparsa di un emorroide esterna, da qualche giorno, sono strascichi dell'infiammazione o sintomi di una mancata guarigione.
Aggiungo: non ho avuto febbre, è in stato un periodo di stress psico-fisico (camminato molto e a lungo) e non ho più avuto rapporti o praticato masturbazione da quasi 20 giorni.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
"prostatosi" è un termine assolutamente corretto per indicare un'infiammazione protratta nel tempo, ma di fatto non viene mai usato, preferendogli la dizione "prostatite cronica". Come avrà perccepito, si tratta di una situazione molto sfumata, che può essere caratterizzata da un'ampia gamma di disturbi, anche molto diversi per localizzazione ed entità. Diremmo che la sua condizione attuale può rientrare in questo ambito. Sinceramente, abbiamo dei dubbi che nel suo caso vi possa essere stata una fase di franca infezione, tale da meritare la terapia antibiotica. Noi non siamo perlopiù favorevoli alla somministrazione empirica di antibiotici a meno che vi sia febbre elevata o disturbi molto importanti. D'ogni modo ora ci parrebbe più importante attenersi a tutte le indicazioni sullo stile di vita, molto spesso più efficaci dei medicinali. Su quessto stesso sito potrà trovare abbondante materiale cui ispirarsi, individuando quali siano i fattori che meglio si addicono al suo caso ed alle sue abitudini.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,

La ringrazio per la risposta celere ed esaustiva.
Mi consiglia comunque di effettuare una spermiocoltura per escludere un'infezione?
Il mio dubbio, circa gli stili di vita, è il seguente:
- mangio in maniera regolare e sana, evitando eccessi; svolgo attività fisica regolare.

Mi chiedo se:
- astinenza totale (attività sessuale e masturbazione) aiuta o meno il recupero?
- dovrei attendere la totale scomparsa dei sintomi prima di riprendere l'attività sessuale?
- c'è quindi possibilità, entro quanto tempo, che il sintomo circa le perdite poco frequenti scompaia totalmente?

Grazie nuovamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la spermiocoltura è da eseguire. Una "ragionevole" attività sessuale è certamente da consigliarsi, tranne che nelle forme acutissime. Come avrà percepito, sui tempi di risoluzione definitiva di questi disturbi è meglio non sbilanciarsi. L'importante è prendere tutti i provvedimenti mirati a rendere i disturbi il meno fastidiosi possibile.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Perfetto Dottore,

La ringrazio molto.
Buona giornata.
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