La prostatite mi e' stata riscontrata

Egregi Dottori ,
sono un ragazzo di 27 anni e da circa 4 anni soffro dei seguenti disturbi : difficolta' nella minzione soprattutto a vescica piena e a pene eretto con relativa sensazione di non completo svuotamento della vescica; minzione frequente e dopo aver urinato ho un prolungato " gocciolamento " ; erezione non completa al 100% durante il rapporto sessuale ( quasi sempre ); dolore interno al pene se ho un secondo rapporto sessuale anche a distanza di molte ore tra un rapporto e l'altro; punta del glande un po' arrossata e gonfia ( infatti quando urino ho un doppio gettito dovuto al gonfiore del prepuzio secondo me ); idrocele testicolo destro .Dopo 2 anni che avvertivo questi fastidi , sono andato da un urologo con il quale sto seguendo una cura fatta di antibiotici ( teraprost, omnic , augumentin , ciproxin con dosi e tempi variabili che ora non ricordo di preciso ma arrivamo ad assumere anche 4 compresse al giorno ) poiche' dopo una visita alla prostata mi ha riscontrato appunto una prostatite. La informo che io nell'arco di questi 2 anni ho fatto tutti gli esami del caso : spermiocultura, tampone uretrale, uroflussometria , esame del secreto prostatico , ecografia al basso ventre e testicoli , con esiti sempre negativi escluso l'idrocele. La prostatite mi e' stata riscontrata con una visita " al tatto " . Il dottore inizialmente mi ha detto che avevo la prostata molto gonfia e 5/6 mesi dopo aver cominciato la cura , con una seconda visita " manuale " mi ha detto che la prostata stava diminuendo di dimensione. Io tranne alcuni miglioramenti nella facilita' della minzione , non ho fatto " progressi ".Diciamo che ogni volta che vado a visita ( 3/4 mesi ) dopo aver terminato l'ennesima cura, il dottore mi ordina di assumere sempre questi antibiotici ecc ma io non c'e la faccio piu'. Mi sento come un "cassonetto per le medicine " e miglioramenti non ne vedo. E' normale che dopo 2 anni di cura non ho risultati dottore ? mi sento come in un labirinto dal quale non riesco ad uscire. Per quanto riguarda l'idrocele il mio urologo mi ha consigliato di non operarmi , poiche' ritiene che prima bisogna eliminare la causa dell 'idrocele ( ovvero la prostatite ) e poi una volta curata la prostite, procederemo con l'operazione . Secondo lei questo e' giusto ? Cosa ne pensa ? L'idrocele comunque non mi da grossi problemi, escluso poche volte quando sono seduto .
RingraziandoVi anticipatamente della Vostra risposta e Vi porgo Distinti Saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
partendo dal fondo ... le ipotetiche relazioni tra l'idrocele e la prostatite ci paiono veramente molto vaghe. Ovviamente le indicazioni ad un eventuale intervento dipendono dal volume e dal disturbo che può arrecare. Per un modesto idrocele che non causa disturbi non vi è alcuna indicazione.
Per il resto ... che la minzione a pene eretto non sia libera ci pare assolutamente ovvio, sia per la compressione dell'uretra da parte dei corpi cavernosi, sia per la contrazione riflessa del collo vescicale che si instaura fisiologicamente per favorire una normale ejaculazone anterograda. Gli altri disturbi di cui ci parla potrebbero essere messi in relazione con una congestione prostatica a scarsa componente infiammatoria. Come è noto, in queste situazioni i farmaci possono poco o nulla, mentre invece è essenziale seguire scrupolosamente tutti i consigli inerenti lo stile di vita, la funzione intetinale, sessuale, l'idratazione, l'attività fisica, eccetera. Potrà trovare qu questo stesso sito abbondanti ed utili riferimenti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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