Dolore al fianco sinistro e zone adiacenti

Gentili medici,
mi rivolgo a Voi con la speranza che possiate darmi indicazioni riguardo il mio problema. Da qualche mese, esattamente dal maggio di quest'anno, avverto un fastidio al fianco sinistro. Nulla di insopportabile o particolarmente doloroso, ma comunque fastidioso. Ma andiamo per ordine: dopo una decina di giorni dalla prima manifestazione, decido di rivolgermi al mio medico di base, il quale non ritiene si tratti di nulla di allarmante; sostiene si tratti di un dolore causato da stress nervoso, mi chiede se avverto fastidi durante la minzione (e rispondo negativamente), e mi consiglia di bere molta acqua, cosa che peraltro faccio con regolarità da quando seguo una dieta suggerita da un nutrizionista, grazie alla quale ho perso 15 Kg in 6 mesi. Dopo circa 1 mese, poiché il dolore persisteva, torno dal medico, il quale ripete la stessa procedura messa in atto la prima volta, ma anche in questo caso non riscontra nulla di anomalo. Aggiungo che, proprio a causa della dieta, il nutrizionista ha richiesto degli esami del sangue, effettuati nel marzo di quest'anno, e tutti i valori erano nella norma. Passa l'estate e arriviamo alla fine di agosto; in quest'occasione, avverto un dolore più intenso, che ha interessato la zona dei reni. Preoccupato, torno dal mio medico di base, che mi consiglia di fare un'ecografia dell'addome, oltre ad un esame delle urine. Dall'ecografia non è emerso nulla di preoccupante, soltanto un leggero grado di steatosi (anche se non bevo molto, diciamo al massimo una birra alla settimana, ma a volte neanche quella) e delle calcificazioni prostatiche, che so essere normali a partire dalla pubertà (ma qui nessuno può saperne di più se non Voi). Dall'esame delle urine è, invece, emersa un'infezione da escherichia-coli, curata con un ciclo di ciprofloxacina e, in seguito, scomparsa, come confermato dall'esame ripetuto 15 giorni dopo. Questo è quanto, dal mese di settembre ad oggi continuo ad avvertire dolori, che interessano il fianco sinistro a partire dall'ultima costola e si estendono fino alla zona pubica e anche sopra le cosce. A volte faccio fatica a compiere azioni semplici quali guidare, fare le scale o addirittura dormire; e la mancanza di risposte e la superficialità con la quale il problema viene affrontato, sono più fastidiose del dolore stesso. Per questo chiedo a Voi, con la speranza di ottenere altre risposte ed altri suggerimenti su come procedere.
Nell'attesa, ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
considerato che il problema è persistente è necessario fare una diagnosi differenziale e dettaglaita dell'origine del dolore che è possibile fare solo da un consulto multispecialistico in sequenza ovvero:
-Visita urologica (se negativa prenota una:
-Visita gastroenterologica (se negativa prenota una:
-Visita ortopedica

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Scalese,
grazie per la risposta innanzitutto. Durante questo periodo ho seguito il suo consiglio, effettuando le visite suggerite; quindi, in un primo momento, mi reco dal mio medico di base, per sottoporgli per l'ennesima volta il problema. Nell'occasione mi fa distendere, palpandomi il fianco, l'addome e la zona lombare. Riscontra delle pulsazioni addominali, provenienti dalla zona intestinale, per cui mi prescrive una terapia di 10 giorni a base di otilonio bromuro: la terapia nell'arco dei 10 giorni ha avuto il suo effetto, infatti riuscivo a dormire più serenamente, e il senso di nausea che a tratti avvertivo, era sparito; tuttavia, qualche giorno dopo la fine della terapia, il dolore si è manifestato nuovamente. A questo punto, prenoto la visita urologica da Lei consigliata, e in aggiunta a questa, dei nuovi esami delle urine e del sangue, che ho l'abitudine di eseguire annualmente per tenere d'occhio il mio stato di salute. Tutti i valori, sia per le urine che per il sangue, erano nella norma (eccezion fatta per la PCR, con un valore di poco superiore ai 9 mg/L), e anche la visita urologica è risultata negativa, ragion per cui mi rivolgo ad un gastroenterologo. Durante la suddetta visita, mi viene diagnosticata una gastrite, ed il medico ha suggerito una terapia a base di pantoprazolo, associato ad otilonio bromuro, per un totale di 40 giorni. Ad una settimana dall'inizio della terapia sto vedendo i primi risultati, anche se avverto ancora qualche spasmo, soprattutto a riposo; spero che tutto finisca, a terapia conclusa, e condivido la mia esperienza con la speranza di indirizzare chi dovesse accusare sintomi analoghi ai miei. Colgo l'occasione per ringraziarla per la disponibilità, terrò aggiornato Lei e gli altri utenti, sperando in un esito positivo della cura.
Cordialmente
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Ok! Credo sia sulla giusta strada.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, scrivo per informarvi sull'esito della terapia. Dopo 40 giorni di farmaci, (pantoprazolo ed otilonio bromuro), e a cura ultimata, continuo ad avvertire i sintomi descritti in precedenza. Durante la terapia avvertivo meno i dolori addominali e il senso di nausea, ma adesso tutto è praticamente come prima. Oltretutto, è possibile notare delle "vibrazioni" evidenti dell'addome (non so come spiegarlo meglio), praticamente continue. Nel frattempo, d'accordo con il mio nutrizionista, ho limitato l'assunzione di alcuni alimenti, nel dubbio che si trattasse di una gastrite di origine alimentare, purtroppo senza risultati. Ho ipotizzato problemi al pancreas, ma credo che la negatività di tutti gli esami effettuati fin'ora dovrebbero escludere questa eventualità. Non so che strada intraprendere, anche il mio medico mi ha confermato che tutte le ipotesi sono state smentite dagli esami, ma purtroppo la situazione è rimasta sostanzialmente invariata. Vi ringrazio comunque per l'aiuto e i preziosi consigli.
Cordialmente.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego! Ma purtroppo la problematica sembra non essere di pertinenza urologica.
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