Stenosi uretrale a seguito di intervento turp

Salve, circa 3 mesi fa sono stato operato per ben 2 volte di adenoma prostatico ostruttivo con metodica TURP. Sono andato a visita dallo specialista, in quando quando urinavo e dopo mi bruciava. Ha cosi potuto vedere un stato infiammatorio tale da farmi un infiltrazione prostatica. Dopo 20 gg ancora mi bruciava. Sono riandato a visita e lo specialista visitando ed esplorandomi ha notato che l'infiammazione era scomparsa, ma non capiva perche' avessi questo bruciore. Allora ha pensato che fosse un'infiammazione dovuta allavescica. cosi con un catetere in lattice l'ha inserito all'interno dell'uretra per iniettare un farmaco, di cui non ricordo il nome.Ma mentre stava facendo questa operazione ha notato che il catetere non entrava e c'era una ostruzione. Allora dopo vari tentativi e' riuscito ad entrare ed a iniettarmi il farmaco. Non ho potuto urinare per due ore. Adesso come cura mi ha prescritto Ialuril cp. per 30 gg 2 cp al di. Lui e' stato mmolto ottimista in tal senso e cioe' che non necessita di uleriori interventi. E' possibile risolvere il problema senza ricorrere ad altre operazioni? Certo di un Vs cortese ed attenta risposta , Porgo cordiali saluti.
E.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Gentile Signore,
vi sono molti, forse troppi punti oscuri nella sua storia per poter esprimere un giudizio a distanza. Ci chiediamo ad esempio perché l'intervento si stato eseguito in due tempi, questo certamente ha raddoppiato il rischio (comunque sempre presente) di sviluppare la complicazione di un restringimento dell'uretra, così come la persistenza di disturbi irritativi. In media si valuta che entro 40 giorni dall'intervento la maggioranza dei soggetti si sia stabilizzata al punto di poter apprezzare al meglio i vantaggi dell'intervento. Nel suo caso non abbiamo alcun riscontro preciso, né di questa sospetta stenosi come di questa sospetta "cistite" che il nostro Collega le sta trattando con l'acido ialuronico. Purtroppo queste diagnosi si rapportano unicamente alla valutazione soggettiva del nostro Collega, e su questo è impossibile esprimersi. Ci auguriamo che la situazione vada a migliorare velocemente, altrimenti sarà il caso di eseguire qualche accertamento, in particolare una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia).

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ill.mo Dr Piana, intanto la ringrazio della cortese risposta che ha voluto darmi. Sono stato operato la prima volta, ma non riuscivo ad urinare, poi, tramite l'uretrocistoscopia, si sono accorti che il lobo sx non era stato tolto e formava cosi un tappo tra la vescica e l'uretra. Ritornato a visita, ovviamente non da chi i ha operato, accusando solo bruciore proprio nella fase prima della inzione, il suo collega ha pensato che fosse una infiammazione alla vescica e provando a mettere il catetere per iniettare una sostanza, il catetere non passava, poi insistendo e' riuscito nel suo intento. La domada e' : E' possibile che si trattasse di una stenosi piccolissima, che dopo tale manovra si sia franttumata senza cosi ricorrere ad un'altra operazione? E' mai capitato che una persona guarisse solo con quello che io le ho menzionato? La ringrazio ancora se vorra' risponermi.
Cordialmente.
E.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Gentile Signore,
purtroppo gli elementi a nostra disposizione continuano ad essere troppo scarni, certamente l'entità di questo restringimento, posto che di stenosi vera si trattasse, la ha solo percepita il nostro Collega che, a quanto ci dice, ha dovuto forzare per far passare il catetere. Questo potrebbe essere documentato con una radiografia (uretro-cistografia retrograda) ovvero con una endoscopia (uretro-cistoscopia) qualora la persistenza dei disturbi ne facesse ravvedere la necessità. Stessa cosa per questa ipotesi di irritazione vescicale che il nostro Collega sta trattando con l'acido ialuronico. Quale potrà essere l'evoluzione futura nel suo caso non è ovviamente dato di sapere, tenga conto che la maggioranza di queste situazioni si risolvono spontaneamente presto o tardi e ben di rado è necessario rimettere mano. Senz'altro la forzata ripetizione dell'intervento non le ha giovato da questo punto di vista.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Piana la ringrazio della sua squisita disponibilita' e la saluto.
Cordiali saluti. E.