Calcolo renale
L'esame TC dell'addome ha mostrato una formazione litiasica subito al di sotto del giunto pielo-ureterale di 9.5mm di diametro longitudinale e circa 6mm di diametro ateroposteriore. Reni di dimensioni nella norma a densità omogenea. Voglio provare con un trattamento di litotrissia extracorporea ma l'urologo mi ha parlato della possibilità di trattamento percutaneo per la risoluzione del calcolo.Vorrei conoscere quali sono i centri di eccellenza presenti in Campania dove effettuare l'intervento. Grazie
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Gentile Signore,
il calcolo è ovviamente troppo voluminoso per poterne attendere una espulsione spontanea. Concordiamo sul fatto che le possibilità di un buon risultato, soprattutto risolutivo, utilizzando le onde d'urto siano molto limitate. Questo tipo di trattamento sarebbe adeguato e potenzialmente efficace se questo calcolo fosse all'interno del rene. L'esperienza di 25 anni ci ha insegnato che quando il calcolo è già incastrato nell'uretere, le possibilità di successo si riducono al punto da sconsigliare questo approccio, sempre che siano disponibili altre possibilità. La procedura percutanea sarebbe senz'altro efficace, ma in effetti ci pare in questo caso sia nettamente sproporzionata per invasività rispetto alle dimensioni del calcolo. Noi poniamo oggi indicazioni a questo tipo di intervento percutaneo per calcoli voluminosi, di dimensioni superiori ai 35-40 mm. Pertanto, riteniamo che questa sua situazione meriterebbe di essere risolta con un intervento endoscopico effettuato attraverso le vie urinarie naturali (ureteroscopia operativa) con frammentazione del calcolo ed asportazione dei residui. Si tratta di un intervento a bassa invasività, effettuato perlopiù in anestesia parziale ed in regime di ricovero diurno.
Non è possibile per noi fornire indicazioni specifiche riguardo a singoli professionisti o centri di cura, riteniamo comunque che in ogni regione vi sia perlomeno una struttura che si qualifichi come centro di riferimento per il trattamento della calcolosi e disponga di tutta la tecnologia e le conoscenze adeguate a permettere una risoluzione rapida ed efficace do casi come il suo.
Saluti
il calcolo è ovviamente troppo voluminoso per poterne attendere una espulsione spontanea. Concordiamo sul fatto che le possibilità di un buon risultato, soprattutto risolutivo, utilizzando le onde d'urto siano molto limitate. Questo tipo di trattamento sarebbe adeguato e potenzialmente efficace se questo calcolo fosse all'interno del rene. L'esperienza di 25 anni ci ha insegnato che quando il calcolo è già incastrato nell'uretere, le possibilità di successo si riducono al punto da sconsigliare questo approccio, sempre che siano disponibili altre possibilità. La procedura percutanea sarebbe senz'altro efficace, ma in effetti ci pare in questo caso sia nettamente sproporzionata per invasività rispetto alle dimensioni del calcolo. Noi poniamo oggi indicazioni a questo tipo di intervento percutaneo per calcoli voluminosi, di dimensioni superiori ai 35-40 mm. Pertanto, riteniamo che questa sua situazione meriterebbe di essere risolta con un intervento endoscopico effettuato attraverso le vie urinarie naturali (ureteroscopia operativa) con frammentazione del calcolo ed asportazione dei residui. Si tratta di un intervento a bassa invasività, effettuato perlopiù in anestesia parziale ed in regime di ricovero diurno.
Non è possibile per noi fornire indicazioni specifiche riguardo a singoli professionisti o centri di cura, riteniamo comunque che in ogni regione vi sia perlomeno una struttura che si qualifichi come centro di riferimento per il trattamento della calcolosi e disponga di tutta la tecnologia e le conoscenze adeguate a permettere una risoluzione rapida ed efficace do casi come il suo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 23/06/2014.
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