Colica renale e calcolo da espellere

Buonasera,
quattro giorni fa ho avuto la mia prima colica renale.
L'evento è stato molto doloroso e mi sono recato in pronto soccorso.
Dopo una flebo di antinfiammatori sono stato sottoposto ad ecografia di cui ecco il referto:
Il rene dx nei limiti per dimensioni ed ecostruttura livemente più riflettente che di norma con spessore parenchimale conservato
Minima dilatazione delle cavità calico pieliche di destra (diametro antero-posteriore di circa 12mm) e visibilità dell'uretere fino in corrispondenza del tratto prevescicale.
A tale livello è presente una formazione litiasica del diametro massimo di circa 6mm. Vescica poco distesa mal valutabile
Dopo flebo di liquidi mi è stato detto che dovrei espellere il calcolo da solo e sono stato dimesso con
- 3 gg di tachipirina ogni 8 ore
- 2 dosi di ciprofloxacina 500mg al giorno per 5gg
- omnic una dose alla sera per dieci giorni
- assumere almeno due litri d'acqua al giorno

Sto seguendo pedissequamente la cura (solo oggi ho assunto 3 litri d'acqua).Ad oggi il calcolo non è stato espulso. i dolori al rene destro sono presenti (seppur inferiore) e si accentuano durante la minzione. A volte, dopo la minzione, ho un leggero bruciore.
Volevo chiedere:
- se è normale che dopo 4 giorni percepisco questi dolori e perchè si accentuano alla minzione
- quanto è ragionevole attendere l'espulsione del calcolo prima di procedere ad eventuale visita urologica con nuovi accertamenti
- se è consigliabile stare a riposo, distesi, seduti, camminare, ecc

Grazie in anticipo


Al quarto giorno
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
il disturbo che si accentua alla minzione è tipico della presenza del calcolo nell'ultimo tratto dell'uretere, se non addirittura allo sbocco in vescica, poiché si comporta come una sorta di "spina" che irrita maggiormente proprio quando la vescica si contrae. Lei sta attualmente seguendo una classica terapia "espulsiva" con la tamsulosina (Omnic), che dovrebbe dimostare la sua efficacia nel giro di 3-4 settimane al massimo. Questo tempo è però condizionato dalla presenza di disturbi e complicazioni. Ovviamente in caso di fastidi lievi o assenti si è più invogliati ad attendere, mentre se le coliche si ripetono o compaiono altre complicazioni (es. febbre), non è il caso di prolungare oltre la tormentata attesa, passando precocemente alla risoluzione endoscopica, tanto semplice quanto rapidamente risolutiva. Così dunque anche nel suo caso, diremmo che ci si potrà regolare in base all'andamento dei prossimi 7-10 giorni. Saremmo in effetti piuttosto critici su questa assunzione forzata di liquidi. Il calcolo non si sposta perché l'onda di urina lo spinge da dietro, ma perché le pareti dell'uretere sono compiacenti abbastanza da farlo scivolare. Questo effetto viene ottenuto con la terapia, mentre assumendo troppi liquidi si rischia di sovraccaricare inutilmente il rene, con conseguente dolore. Tenere le urine diluite è essenziale per chi ha la tendenza a formar calcoli, però mai in situazioni acute. Ci sarà tutto il tempo per farlo, più avanti. A questo riguardo, le consigliamo la lettura di questo nostri articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Piana,
la ringrazio per la risposta, che mi rinfranca non poco.
Provvederò a mantenere l'assunzione di liquidi su livelli "umani" nei prossimi giorni (2 litri).
Provvederò ovviamente ad aggiornare sia Lei sia i suoi colleghi sull'evoluzione. Spero di evitare l'intervento. Per quanto sicuro e poco invasivo, sempre di un intervento si tratta.

Saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
un piccolo aggiornamento.
Ieri sera durante la minzione il flusso si è interrotto per una frazione di secondo ed ho ritrovato nella bacinella in cui sto urinando una piccolissima pietruzza, non del diametro di 6mm ma nettamente inferiore (un paio di mm). Non ho provato dolore all'espulsione.
Nel frattempo oggi i dolori al rene destro seppur presenti sono molto diminuiti, ieri sera ho anche terminato l'antibiotico.
Non ho febbre, ho ridotto l'apporto di acqua attestandomi su 1,5 - 2 litri al dì, le urine sono un po' cariche da quando ho ridotto i liquidi - e ne bevevo davvero tanta di acqua - ma visti i medicinali assunti credo sia normale.
Non ho bruciore dopo la minzione, né dolore al rene durante.

Premesso che comunque tra un paio di settimane effettuerò le indagini di controllo a prescindere, vi chiedo:
- è possibile che un calcolo si sbricioli senza interventi?
- posso riprendere un minimo di attività fisica? (es. una corsetta leggera)
- devo seguire qualche regola base nell'alimentazione o posso mangiare tutto regolarmente?

Grazie in anticipo

[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
l'espulsione del calcolo è in genere seguita da un immediato miglioramento sostanziale dei disturbi precedentemente presenti. L'ecografia tende immancabilmente a sovrastimare le dimensioni dei calcoli, ma in questo caso la differenza parrebbe un po' eccessiva. Le ipotesi sono due:
- piuttosto che di un calcolo unico si tratta(va) di un accumulo di piccole calcificazioni, che si è finalmente risollto spontaneamente complice la terapia espulsiva (non certo l'acqua bevuta, come abbiamo già cercato di farle comprendere);
- quello espulso è un frammento satellite, ma il calcolo maggiore è ancora in sede.
Tutto sommato, la seconda versione è più verosimile. Vi è da dire che comunque il passaggio di una piccola parte va preso con ottimismo, perché potre "aprire la via" e preludere al passaggio anche di qualcosa di più consistente. D'ogni modo, anche nella migliore delle ipotesi (scomparsa totale dei disturbi), una ecografia dovrà comunque essere ripetuta a breve e questa molto probabilmente potrà chiarire la situazione in modo definitivo. Per quanto riguarda l'attività fisica, faccia quello che si sente nei limiti del ragionevole, il suo corpo non tarderà a presentarle le sue "rimostranze" in caso di impegno eccessivo. Per la dieta non è questo il momento di parlarne, comunque costituisce perlopiù solo un dettaglio nella prevenzione della calcolosi urinaria. A tal riguardo, possiamo consigliarle la lettura di questo nostro articolo specificatamente dedicato a questo aspetto:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

Saluti