Infezione urinaria?

Soffro di vescica neurologica e, facendo auto cateterismo intermittente, sono sempre a rischio di infezioni urinarie.
All'inizio del mese ho subito una di queste infezioni e l'ho curata con 10 gg di Augmentim.
Sono passati circa 10 gg da quando ho terminato il trattamento.
Ieri sera, purtroppo, ho notato nuovamente qualcosa che non andava.
Cerco di descrivere i sintomi.
Visivamente le urine si presentano pallide e noto all'interno delle “nuvolette” biancastre.
Questa sostanza fluttuante esce alla fine della minzione: lo vedo osservando il liquido passare attraverso la sonda vescicale.
Le stesse urine odorano un po'.
Ho dei leggeri fastidi ai reni, come se avessi la vescica piena, ma in realtà non è così.
Al momento non accuso stato febbrile.

Ovviamente domani pomeriggio andrò dal mio medico di famiglia, ma già in mattinata vorrei portare un campione di urine ad analizzare in modo da velocizzare un eventuale ciclo antibiotico.
Cosa mi consigliate di richiedere?
Urino coltura e analisi standard bastano?
Secondo voi è possibile che abbia avuto una nuova ricaduta infettiva, nonostante sia stato attentissimo in questi giorni nell'igiene intima?
Sinceramente non mi era mai capitato di avere questa sintomatologia nelle mie infezioni....ossia quella sostanza biancastra e l'assenza di uno stato febbrile.
Il mio dubbio è: siamo sempre all'interno di infezione urinarie oppure può esserci dell'altro in corso? Calcoli, ad esempio....
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Dr. Giuseppe Palermo Urologo 65 2
Buonasera, evidentemente come Lei già sa il dover ricorrere ad autocateterismi, nonostante premura e sterilità nell'esecuzione della manovra, predispone alla comparsa di infezioni urinarie ricorrenti. La presenza di muco, "nuvolette biancastre", ed urine di odore più intenso, da Lei descrtte suggeriscono la presenza di un ristagno urinario ed eventuale infezione. Ripetere urinocoltura con antibiogramma può avere un senso. Inoltre i Pazienti con vescica neurologica sono più predisposti a formare calcoli vescicali e quindi con calma farei anche una ecografia vescicale.
Cordiali saluti

Dr. Giuseppe Palermo

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Utente
Utente
Grazie dottore.
Sono circa 6 anni che pratico autocateterismo e di infezioni ne ho avute poche (una all'anno di media), ma negli ultimi 4 mesi questa sarebbe la terza e comincio a temere per le mie difese immunitarie. Credo che prendere integratori per il ripristino della flora batterica non sia certo sufficiente a contrastare i danni che può fare l'antibiotico ricorrente.
Ad ogni modo farò come dice....
Non sapevo che esistesse il muco anche nelle urine. Ne ho imparata una nuova.
I calcoli vescicali danno sintomi simili a quelli che sto accusando?
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Dr. Giuseppe Palermo Urologo 65 2
La eventuale presenza di muco può essere appunto legata alla presenza di germi patogeni nelle urine. Le persone con difficoltà a svuotare la vescica sono più predisposti a formare calcoli vescicali. Nelle persone che non praticano autocateterismi i calcoli vescicali si possono manifestare con pollachiuria, frequenza minzionale, infezioni urinarie ricorrenti ed anche ritenzione urinaria acuta. Nel suo caso essendo Lei una persona che esegue autocateterismi questi sintomi sono un po aspecifici. Da qui il consiglio di eseguire con calma una banale ecografia vescicale.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Ok....sarà fatto.
Ancora grazie.
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Dr. Giuseppe Palermo Urologo 65 2
DI nulla. Cordiali saluti.
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Utente
Utente
L'aggiorno sugli sviluppi.
Ieri ho avuto la febbre sino a 38,5° (nei giorni precedenti nulla), ma ho pure ritirato gli esiti dell'urinocoltura,
Il responso é stato: ESCHERICHIA COLI 1.000.000 UFC/ml
Su consiglio del mio medico di base, contattato però solo telefonicamente, ho iniziato a prendere subito una compressa di CIPROXIN in base all'antibiogramma che lo dava sensibile con un MIC più basso rispetto agli altri.
Questa mattina ho preso un altra compressa e la febbre è scesa (ora è intorno ai 37°), ma le urine sono sempre arrossate e torbide (non rilevo però più l'odore acre)
Il mio medico mi ha detto di assumere 2 compresse al di da 500 mg di Ciproxin e poi, appena starò un po' meglio, di passare nel suo studio per definire bene il ciclo terapeutico.
Io vorrei che Lei mi dicesse il suo parere su quello che penso.
Considerato che avevo (all'inizio) dolori ai fianchi e al basso ventre può essere PIELONEFRITE?
L'infezione da escherichia coli è legata a problemi intestinali (soffro di con irritabile con periodi di stipsi alternati a feci molli), oppure è determinata da uno squilibrio della flora batterica, oppure da un problema igienico nel fare cateterismo?
Le sarei grato se mi dicesse la sua.
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Dr. Giuseppe Palermo Urologo 65 2
Importante eseguire terapia antibiotica mirata. Potrebbe anche essere una pielonefrite che va curata in maniera adeguata. Giusto quello che le ha consigliato il collega medico di medicina generale. Continui la terapia antibiotica e faccia riferimento al suo medico.
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dopo
Utente
Utente
Intanto grazie nuovamente per l'interessamento al mio problema.
La cura la sto portando avanti meticolosamente, come sempre del resto, abbinandola a integratori di fermenti lattici e liquidi in abbondanza.
Sono giunto al 3° giorno e noto già molti miglioramenti: stato febbrile sparito da ieri e urine praticamente normali questa mattina.
Il mio medico (ci sono passato ieri pomeriggio) mi ha consigliato 2 compresse da 500 mg di Ciproxin per 1 settimana.
Io seguirò', ovviamente, la sua indicazione ma avevo letto sul web,nei giorni scorsi, che una settimana di trattamento per una pielonefrite è un pò pochina: temo una recidiva al termine.
Lui dice che basta perchè i sintomi che ho accusato: lievi dolori ai fianchi e al basso ventre, spariti il giorno dopo, ancora prima dell'inizio della cura antibiotica, non siano portati da pielonefrite ma dal batterio che ho in vescica (Escherichia coli).
Speriamo bene.
Nuovamente grazie dottore.
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Dr. Giuseppe Palermo Urologo 65 2
In bocca al Lupo. A disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.