Una volta, diversi anni fa ebbi un'infezione

Gentili dottori,

sono un pzt. di 32 anni, affetto da spina bifida e mielomeningocele dalla nascita. Ho un'incontinenza lieve e frequenti infezioni al tratto urinario. Da un paio di mesi, registro infezioni batteriche che sembrano difficili da estirpare. A Luglio, l'urocoltura segnava una conta di E. coli di 1.000.000. Il dottore di famiglia mi prescrisse Augmentin e si abbassò a 100.000 alla seconda urocoltura. Dopo la seguente, mi fu prescritto Monuril e ho appena ritirato le nuove analisi che presentano ancora una conta di 100.000 ma questa volta il batterio deputato e il Klebsiella pneumoniae.
Vorrei chiedervi, come mai a seguito dell'assunzione del Monuril la conta è rimasta uguale ma è cambiata la tipologia di batterio coinvolta?
Che mi ricordi, solo una volta, diversi anni fa ebbi un'infezione in cui era coinvolta questa tipologia di batterio, perchè di solito è presente l'E. coli.
Come mai si verifica ciò? mi devo preoccupare?

Siccome di recente ho avuto altri disturbi, come micosi recidive inguinali, ho di mia iniziativa eseguito un esame per la valutazione dei parametri immunitari detta tipizzazione e tutto è risultato nella norma. Di recente ho assunto il fluconazolo non so se questo farmaco può alterare la flora batterica intestinale. Mi svuoto regolarmente, ogni tre giorni, con clisma e infatti ultimamente ho notato un odore diverso delle feci, più acido... è possibile che il batterio provenga dall'intestino e che sia 'emerso' dopo quella cura?
E' possibile che si tratti di un errore di analisi o falso positivo come ho letto in altri posti?

Ringraziandovi anticipatamente, rivolgo cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
i batteri coinvolti in codeste infezioni sono tutti di chara origine intestinale, questo è ampiamnte giustificacto dalla sua funzione forzatamente non buona. Le vie urinarie non sono che la vittima innocente di un'alterazione microbica che avviene altrove. riteniamo che le sue attenzioni dovrebbero concentrarsi anche, se non di più, proprio sull'intestino, magari consultando anche un nostro Collega gastro-enterologo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta in modo celere.

Le chiedo ho letto su internet cose poco rinfrancanti sul batterio in questione, devo preoccuparmi?

Fra l'altro, siamo al terzo ciclo di antibiotici in due mesi, se non dovesse esserci soluzione, Lei cosa mi consiglierebbe di fare? Sono stato dall'urologo che mi segue per i miei disturbi, la sett. scorsa, e mi ha dato solo un integratore da utilizzare come prevenzione delle recidive, ma quando non ci sono.

Vi sono alternative plausibili agli antibiotici comuni?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
In linea di massima no. Per questo motivo è più suggestivo cercare di agire sulle cause della presenza di batteri, piuttosto che sugli effetti.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Devo aggiungere una cosa gentile dott. , nel mio caso, avendo una vescica neurologica e incontinente con ristagno, è possibile che i batteri oltre a provenire dall'intestino proliferino in quell'ambiente e quindi è necessario agire con dei farmaci diretti al problema.

Nel qual caso della derivazione intestinale, Lei cosa suggerirebbe, nel mio caso, sottolineando che mi svuoto ogni 3 giorni con clisma, per rimediare al problema?

Le porrei un ultimo quesito: oggi il curante mi ha prescritto Ciproxin da prendere per 6 gg, Lei ritiene essere efficace per questo batterio?... se la tal cura non dovesse riferire risultati, posso provare ad utilizzare dei fitoterapici come il D-Mannosio per evitare l'assunzione di nuovi antibiotici e tentare di eliminare l'infezione?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signre,
se lei non esegue inserimento,di cateteri, sovente connesso alle situazioni di vescica neurologica, è poco verosimile immaginare fonti di infezione differenti dal suo intestino. I provvedimenti terapeutici più efficaci sono quelli diretti sulla funzione intestinale e la diluizione delle urine (bere molto). Il resto dei provvedimenti ha un significato del tutto palliativo. Gli Antibiotici dovrebbero essere utilizzati il meno possibile.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
gentilissimo dott.piana,
mi scusi se La disturbo ancora ,ma vorrei un suo parere (piu' che altro perche' sono un soggetto ansioso e ipocondriaco e a volte perdo la razionalità) su una cosa che ho fatto ieri, un po' demenziale francamente, ma è stata fortuita, me ne rendo conto.
A volte mi capita di urinare in una bottiglia di plastica, soprattutto quando ho le infezioni, per valutare colore e stato delle urine. Ieri sera, nel buio della mia camera, ho inavvertitamente bevuto una piccola quantità dalla bottiglia sbagliata, cioè quella che conteneva acqua e l'urina espulsa da poco. Mi sono subito risciacquato...
ho terminato le cure antibiotiche giovedì , quindi sono in attesa della coltura per vedere se l'infezione è debellata. Avendo avuto questo incidente, corro dei rischi?
Ho il terrore che se fossero rimasti dei batteri, avendo ingerito la minima quantità di urina, potrebbero trasferirsi al tratto gastrico od al cavo orale... e cio' possibile?
Cosa dovrei fare?
Mi rendo conto che è una cosa demenziale, ma non l'ho fatto apposta (certo in futuro eviterò di espellere urine nelle bottiglie d'acqua).
Mi scusi e la ringrazio per la grande gentilezza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Stia sereno. Ci sono delle teorie anche abbastanza accreditate che affermano quanto bere la propria urina sia addirittura salutare. Anche se non ci sentiamo di supportare queste affermazioni, senz'altro le possiamo dire che l'eventuale presenza di batteri avrebbe una diluizione talmente bassa da non poter causare alcun problema.
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
La ringrazio moltissimo dottor Piana, i medici dovrebbero essere tutti efficienti e gentili come lei e allora tutti i pazienti ne gioverebbero in salute e felicità.

Mi rendo conto di aver fatto una fesseria, è un'abitudine poco igienica e salutare quella di espellere urine nelle bottiglie che eliminerò.
Sono stato preoccupato tutta la notte, perchè mi sono chiesto se così ho messo a rischio il mio apparato gastrico e il cavo orale (considerando che se è ancora presente una minima colonia di klebsiella non è un batterio sereno).

Comunque, questa mattina ho assunto succo di limone e acqua tiepida come molti consigliano, a pancia vuota, avendo anche letto che aiuta a regolarizzare tutte le funzioni.

Quindi per lei posso rimanere tranquillo? La ringrazio e le auguro buona giornata.
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Gent.mo dott. Piana, mi scusi se abuso ancora del suo tempo, ma sarei felice di avere ancora un parere.

- Ho raccolto l'urina per eseguire la nuova coltura dei cui risultati sono in attesa.
Ieri ho ricevuto un breve rapporto orale protetto, e dopo l'eiaculazione ho avvertito un fastidio a livello uretrale, come un bruciore diffuso, che è durato credo meno di un minuto.
Nella possibilità che ci siano ancora dei batteri, ho magari sforzato l'apparato urinario oppure è plausibile che potrebbe trattarsi di un'infiammazione prostatica (ricordo che qualche anno fa già si era veriifcato un fenomeno simile, sempre dopo eiaculazione)?

- in ultimo le domando: è possibile che i fastidi come lievi dolori in uretra siano riconducibili anche agli sforzi per urinare col torchio, che utilizzo da sempre, divenuti ormai frequenti negli ultimi mesi assumendo maggiori liquidi?

Mi scusi se faccio questa domanda, ma dopo gli avvenimenti di agosto ad ogni segnale mi allarmo un pochino.

cordialmente,
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