Cistectomia radicale tumore t2g3

Buongiorno, vi scrivo in merito a mio padre, 66 anni, al quale l'esame istologico a seguito dell'esecuzione della TURB ha diagnosticato carcinoma alla vescica T2 G3/4. L'urologa dell'ospedale presso il cui ha effettuato la TURB ha categoricamente evidenziato la necessitá di cistectomia radicale, che comunque -alla luce delle informazioni che ho trovato su internet- sembra la pratica ´´di prassi´´ per questo tipo di tumore e stadiazione. Ora, l'obiettivo dal mio punto di vista é 1) Fare la cistectomia il rpima possibile, visto che all'ospedale in cui é in cura hanno dato un tempo medio di attesa di 2 mesi e mezzo che a mio avviso é tantissimo per questa patologia 2) Fare la cistectomia nelle migliori condizioni possibili pre-durante e dopo l'operazione, potendo ricevere informazioni puntuali e precise che fino ad ora non ci hanno dato. A questo proposito, mi rivolgo a voi per chiedervi 1) Come posso fare affinché la cistectomia radicale venga fatta il prima possibile ?Anche scegliendo l'opzione solvente, ossia pagando, non riesco a capire quali siano i tempi di attesa nelle principali strutture di Milano ( abitiamo qui) 2) A che specialista dobbiamo rivolgerci? Fino ad ora mio padre é stato visto solo da urologi, mai da un oncologo per esempio, ma trattandosi di questa specifica patologia ( CARINOMA VESCICALE che necessitá CISTECTOMIA RADICALE), con chi é indispensabile o meglio confrontarsi? Un urologo, un oncologo, un chirurgo... Vi ringrazio in anticipo per la vostr arisposta. Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Concordiamo ovviamente con le indicazioni. In quanto alle sue domande:
1) il tempo d'attesa di cui ci parla è da considerare attorno al massimo accettabile, comunque ancora congruo e sostanzialmente in linea con la media delle strutture pubbliche italiane;
2) l'aperta e completa comunicazione da entrambe le parti è condizione essenziale per un buon rapporto tra medico e paziente, l'informazione più che richiesta - qualora necessario - va pretesa;
3) è suo diritto consultare anche altri professionisti e strutture, ovviamente l'opzione libero-professionale è certamente destinata ad abbreviare i tempi. Tenga comunque presente che si tratta di un intervento dai costi assai rilevanti e molti professionisti preferiscono comunue praticarlo presso le strutture pubbliche o convenzionate;
4) la competenza è strettamente urologica, l'oncologo non è un chirurgo, il suo ruolo è di supporto terapeutico, qualora ve ne fosse la necessità (rara in questi casi).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it