Dolore pelvico post orgasmo

Buongiorno,

intorno a metà Gennaio, a seguito di dolori pelvici, e minzione frequente, mi sono recato presso un urologo, il quale mi ha trovato la prostata ingrossata, con calcificazioni (come da flogosi cronica). Mi è stata data come cura: Prostil forte 1 cpr al di per 1 mese, Levofloxacina per 15gg, Topster supposte per 1 settimana. Tale terapia, accostata ad una sana dieta, ha portato i suoi risultati, ma ad oggi persistono alcuni disturbi.. da segnalare che mi è stata trovata in sede di urinocoltura, 20000 colonie di Proteus(cistite), successivamente sconfitto con Rocefin per 5 giorni.. ad oggi, la situazione è stabile e tutto sembra andare bene, tuttavia mi son sentito di voler chiedere un ulteriore consulto per capire come mai, ad oggi io abbia ancora non già dolore, ma fastidi, non da poco, localizzati appunto nella prostata, e subito dopo l'orgasmo, in qualsiasi modo esso sia conseguito. Purtroppo questa cosa ha fatto anche nascere in me una sorta di paura circa la fertilità, e mi chiedevo se fosse il caso di eseguire qualche test per quest'ultima, ed eventuali consigli per questo fastidio, che aggiungo aumenta, all'aumentare dei rapporti..

in attesa di Vs possibile riscontro
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
tranquillo circa la fertilità, nulla succede di defionitivo in questi casi. Quei dolori o sono0 sintomo ansioso o sojno sintomo infiammatorio. Utile risentire in diretta il collega.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
la ringrazio per la celere risposta, tuttavia non ho potuto aprire la mail ed ho letto solo adesso. Vorrei sottolineare che nel titolo effettivamente mi sono accorto di aver scritto "dolore" mentre il termine che volevo riportare era "fastidio".. sono consapevole che la fase acuta, sia passata, e che la prostatite sia in parte rientrata, a visita di controllo il medico mi ha prescritto una cura con Prostil forte una la mattina, per sei mesi senza altre indicazioni. Mi chiedo, molto semplicemente, può la frequenza dei rapporti sessuali e non, portare ad una sorta di "accumulo" con conseguenti fastidi? Ammetto di avvertire maggiore fastidio in concomitanza di rapporti tra loro ravvicinati, vorrei riferire che il collega, al sentir dire da me "meno rapporti mi hanno aiutato a contenere i dolori" mi ha risposto "certo, in quanto si congestiona meno la prostata"...inizialmente però mi aveva detto che era indifferente da questo discorso...maggiori chiarimenti, al fine di potermi comportare di conseguenza?

Cordialmente
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Fastidio o dolore non è che cambi. lasci pedere la frequenza, l' importante è non trattenere eiaculazione. Per il resto rimane valido il consiglio di farsi rivedere.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio tanto per il consiglio! Senza volere è stato toccato da Lei un argomento clou a mio parere dell'intero discorso, piccolo particolare per nulla trascurabile, ovvero, il trattenimento dell'eiaculazione..per anni ho utilizzato questa pratica, sia attraverso la masturbazione che i rapporti sessuali, e coincide con l'aumento dei dolori effettivamente..urge un "rieducamento" su questo punto di vista e lo riconosco.. non appena finisco la "cura" con Serenoa, valuterò il mio status e ricontatterò il medico.
Cordialmente
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
comuque rimane valido il consiglòio di farsi vedere