Prostatite capirne la causa

Salve dottori sono un ragazzo di 31 anni ed ormai da circa 4 anni soffro di una probabile prostatite cronica della quale credo attualmente di non combatterne la vera causa ma solo i sintomi mi spiego meglio scrivendovi il percorso cronologico della sintomatologia

-2012-difficolta' ad urinare/sensazione incompleto svuotamento/glande rugoso- colture negative(curato con TANTUM ROSA)
-2013-difficolta' ad urinare/sensazione incompleto svuotamento/glande rugoso- colture negative
-2014-difficolta' ad urinare/sensazione incompleto svuotamento/calo libido/galnde rugoso- colture negative(curato ciporxin ,bactrim forte,orudis,permixon)
-2015-difficolta ad urinare/calo libido/erezioni meno forti/fastidio anale/glande rugoso spellato in erezione-colture negative(curato con orudis,permixon)
-Febbraio 2016-difficolta' ad urinare/calo libido/erezioni meno forti /dolori basso addome/bruciori post minzione/fastidio anale/galnde rugoso -spermiocoltura positiva per Entero-cocco Faecalis e stafilococco (curato con Topster,nitrofurantoina)
-Maggio 2016-difficolta' ad urinare/calo libido/erezioni meno forti /dolori basso addome/bruciori post minzione/fastidio anale/galnde rugoso e patina bianca e spellato in erezione-
spermiocoltura positiva per Escherichia Coli e stafilococco negativo per CANDIDA
tampone uretrale positivo per Entero-cocco Faecalis negativo per CANDIDA
Urinocolture negative

Il dubbio che mi assale e che vi pongo e il fatto che i sintomi non fanno che peggiorare negli anni e soprattutto aumentano con determinati alimenti
Io penso che la causa possa essere la CANDIDA che con il passare degli anni si espandendo sempre piu ma non rilevata
Arrivo a questa conclusioni perche' la mia fidanzata sin dal 2010 e affetta da Candida e da una probabile Candida INTESTINALE in via di definizione.Sempre praticato sesso NON protetto ed io mai curato per la candida.
Voi cosa ne pensate?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La candidosi è una manifestazione superficiale, di interesse dermatologico, non si può presupporre che sia causa di disturbi ad origine profonda, come quelli minzionali che lei riferisce. Inoltre, nonostante tutto, la candida non è mai stata dimostrata dagli accertamenti eseguiti. Le alterazioni generiche della pelle del glande sono molto spesso legate alla pratica di una igiene locale troppo frequente od utilizzando detergenti aggressivi ovvero mal tollerati. I tamponi uretrali positivi per germi Gram positivi (es. Enterococco) debbono essere in prima battuta essereconsiderati dei falsi positivi da contaminazione, cosa che accade molto frequentemente. In conclusione il suo quadro ci pare riconducibile a quello di una tipica prostatite a caus non infettiva, molto frequente nel giovane adulto. Le caue predisponenti più comuni attingono perlopiù ad uno stile di vita non ottimale ed è su questi fattori (es. alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica, attività sessuale) che è necessario intervenire, piuttosto che prescrivere farmaci od integratori di dubbia efficacia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Inanzitutto la ringrazio per la risposta poi volevo precisare che il tampone dava la presenza di diplococchi gram -negativi
.per quanto concerne l alimentazione sono molto attento bevendo sempre almeno 2 litri di acqua al giorno praticando 3/4 volte alla settimana sport quelli che mi concedo sono 2 caffè al giorno e alcolici o il venerdì o il sabato sabato ed una domenica un po più flessibile in termine di alimentazione ..quindi io proprio nn riesco a capire da dove provenga questa infiammazione e soprattutto come la curo se non con antibiotici?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Se non vi è infezione dimostrata chiaramente, l'efficacia dell'antibiotico diventa discutibile, mentre restano evidenti gli effetti collaterali spesso controproducenti (disturbi intestinali, induzione di resistenze batteriche, eccetera). La terapia della prostatite cronica, come lei avrà già compreso, è un vero rompicapo sia per chi ne deve sopportare i disturbi, sia per lo specialista che cerca di curarli. Non esistono regole fisse, molto si basa su un buon rapporto continuativo di comunicazione e fiducia con il proprio urologo di riferimento.
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