Varicocele, iter post correzione

Salve,
sono un ragazzo di 35 anni.
A distanza di quasi 2 anni da un intervento di correzione varicocele II grado (scleroembolizzazione), continuo ad avere sempre gli stessi sintomi:
1)Pesantezza/Bruciore a testicoli e pene che si accentua in stazione eretta e soprattutto la sera, diminuisce fino ad azzerarsi col riposo notturno a letto.
2)Calore diffuso ed edema a testicoli e pene che inizia appena mi alzo dal letto la mattina e si accentua nel corso della giornata.
3)Percezione di vene dolenti (varicose ?) sotto ai testicoli e lungo/attorno l'uretra peniena.
4)Difficoltà e fastidio ad urinare dopo esser stato a lungo in piedi, con sensazione di gonfiore e ostruzione all'uretra

Il mio varicocele non era assolutamente sintomatico prima dell'intervento. La correzione mi è stata suggerita per risolvere i problemi di ipofertilità (in particolare oligospermia e astenospermia).
Ovviamente ho fatto tante visite e con diversi urologi. Non è mai emerso nulla di particolare se non una lieve infiammazione prostatica trattata con antibiotici (ribotrex, keraflox), anti infiammatori(Topster, integratori vari, flaminase, oki), drenanti (serenoa) e xatral.
L'intervento di correzione sembra riuscito in quanto all'esame obiettivo fatto dagli urologi non è mai stato più riscontrato varicocele e all'ecografia color doppler è stato evidenziato solo un minimo reflusso a sinistra (I grado) mentre tutto ok a destra. Inoltre lo spermiogramma è migliorato abbastanza dal punto di vista del numero e delle motilità anche se molto lentamente e solo a partire da 1 anno dopo l'intervento.
Il fatto è che non so più a chi rivolgermi per cercare una soluzione dopo 2 anni ai sintomi su citati. Il mio problema è sempre di pertinenza dell'urologo/andrologo o forse sarebbe meglio consultare anche uno specialista esperto di vene(angiologo)?
Grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore consiglio una tac delllo addome inferiore. Poi vediamo
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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta Dottor Cavallini.
La tac è consigliabile con o senza mezzo di contrasto?
Grazie ancora.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
In tutti e due i modi
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dopo
Utente
Utente
Ok grazie, ne parlerò col mio medico per farmela prescrivere.
Nel frattempo volevo chiedere se a distanza di 2 anni potrebbe trattarsi ancora di una reazione infiammatoria (flebite cronica) legata alla sostanza sclerosante(fibro vein) usata per chiudere il lume della vena spermatica sinistra. Oppure è da escludere dato il tempo trascorso.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Difficile che sia colpa della sostanza
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dopo
Utente
Utente
Parlando col medico di famiglia, in considerazione che io e mia moglie stiamo cercando di avere dei figli (siamo anche in monitoraggio presso un centro specializzato) e potremmo ricorrere nei prossimi mesi a tecniche di PMA, mi consigliava di effettuare tac o RM con esposizione delle gonadi solo se strettamente necessario. In considerazione di ciò c'è qualche alternativa meno invasiva utile per arrivare comunque ad una diagnosi? Grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Faccia risonanza con e senza mezzo di contrasto che non nuoce in nulla.