Emorroidi interne o tumore del colon?

Salve, sperando di non abusare della vostra cortesia, vorrei chiedere di nuovo di poter usufruire del vostro consulto in merito ad un problema iniziato circa un mese fa.

Riassumo, di seguito, la mia situazione:

Avendo rilevato la presenza di sangue rosso vivo sulla carta igienica dopo un'evacuazione, mi sono subito rivolto al mio medico di famiglia, che mi ha prescritto una serie di accertamenti.

Il sanguinamento è avvenuto soltanto in due occasioni, esattamente 24 e 21 giorni fa. Il mio medico mi ha prescritto una colonscopia a cui dovrò sottopormi fra venti giorni.

Intanto, da una prima analisi del sangue, sono emersi i seguenti valori fuori dalla norma:

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EMATOLOGIA
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Eosinofili: 8,2 (rife. 0,0-7,0)

Alanina aminotransferasi (ALT): 74,0 (rife. 1,0-37,0)

Colesterolo totale: 278 (rife. 81-220)

LDL colesterolo: 216 (rife. 0-150)

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URINE
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Proteine: Tracce (rife. Assenti)

Gli altri valori sono risultati nella norma.

Allo scopo di indagare sull'eventuale esistenza di patologie del fegato, mi sono sottoposto ad un nuovo esame del sangue, a distanza di sette giorni dal primo, dal quale sono emersi i seguenti valori:

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CHIMICA CLINICA
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Aspartato aminotransferasi (AST): 27,0 (valore di riferimento: 1,0-35,0). Nel precedente esame il valore era 33,0.

Alanina aminotransferasi (ALT): 57,0. C'è stato quindi un calo di 17 punti. Voglio comunque far notare che, nei sette giorni intercorrenti fra un esame e l'altro, mi sono sottoposto ad una dieta ferrea dimezzando letteralmente la quantità dei cibi cercando, inoltre, di attenermi alla dieta anti-ipercolesterolemia che mi è stata consigliata dal mio medico.

Birulina totale: 0,90 (valore di riferimento: 0,10-1,20)

Gamma G.T.: 26: (valore di riferimento: 1-50)

Fosfatasi alcalina: 202 (valore di riferimento: 80-320)

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MARKERS VIRALI
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HBsAg: Negativo (valore di riferimento: negativo)

antiHBsAg: <10 - Note: con risultato <10 mUI/ml, rivaccinazione (1 dose e controllo concentrazione anticorpi anti-HBs)

antiHBc: Nagativo (valore di riferimento: negativo)

ANTI HCV: Non reattivo (valore di riferimento: Non reattivo)

Ho chiesto al mio medico se fosse il caso di eseguire la vaccinazione antiHBsAg e mi ha risposto che attualmente non esiste questa esigenza. Ha aggiunto che, eventualmente, potremo pensare alla vaccinazione dopo aver avuto i risultati dell'ecografica dell'addome superiore, a cui mi sottoporrò fra una settimana.

Fra circa due mesi, inoltre, dovrò effettuare un nuovo controllo delle urine con funzionalità renale, penso a motivo delle tracce di proteine riscontrate. A proposito delle urine, ho rilevato che da un paio di mesi il loro colore è diventato di un giallo scuro, mentre ricordo che tempo addietro era quasi sempre limpido.

Vi fornisco, inoltre, le seguenti informazioni nell'ipotesi che possano servirvi:

La notte precedente al primo dei due sanguinamenti (e in qualche misura anche nei giorni precedenti), ero particolarmente agitato a causa di un problema familiare.

Non avverto nessun dolore o fastidio particolare né durante la defecazione né durante la giornata.

La consistenza delle feci è quasi sempre morbida e spesso ho la diarrea, soprattutto dopo aver bevuto molta acqua. Faccio comunque notare che, quando si erano verificati i due sanguinamenti, mi ero sforzato più del solito per evacuare.

In 19 giorni ho perso 1 chilo, passando da 91 a 90 chili (sono alto 1 metro e 76 cm), ma ciò può essere il frutto della mia dieta (che comunque è diventata meno ferrea rispetto ai primi giorni).

Non nego che l'angoscia che mi opprime è che il sanguinamento da me riscontrato una ventina di giorni fa possa essere dovuto ad un tumore del colon e per questo non vedo l'ora di sottopormi alla colonscopia per redimere ogni dubbio.

Alcune ricerche che ho fatto su Internet relativamente alle possibili cause dei sintomi da me riscontrati hanno poi contribuito ad aumentare la mia angoscia.

Ad ogni modo, il mio medico mi ha tranquillizzato dicendomi che, quasi sicuramente, la causa è imputabile ad emorroidi interne ma che comunque sarebbe irresponsabile non effetuare la colonscopia.

I quesiti che vi rivolgo sono i seguenti:

1) Può la presenza di valori alti dell'alanina aminostransferasi (74 e 57) rilevare una patologia tumorale trasmessa al fegato da un cancro del colon?

2) Esiste una frequenza più o meno "standard" con cui dovrebbero verificarsi i sanguinamenti (l'ultimo l'ho avuto 21 giorni fa) nel caso di specifiche patologie?

3) Avendo riscontrato all'interno delle feci piccolissime tracce del tutto simili a polpa di pomodoro, che si liquefano quando le schiaccio, potrebbe trattarsi di sangue o è più probabile che si tratti di pomodoro non digerito?

4) Potrebbero i miei sintomi dipendere da cause diverse dalle emorroidi interne o da un tumore del colon? In altre parole, esistono altre malattie che si manifestano con gli stessi sintomi?

Vi ringrazio ancora per il vostro aiuto vi invio cordialità.
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
Se mi consente anticipo la risposta dei colleghi :
il sangue rosso vivo dopo che ha fatto la cacca è sempre legato a rottora di quakche ectasia emorroidaria, o al sanguinamento di qualche piccolissima lesione anale o del retto,
Bene ha fatto il Suo medico curamte ad approfondire con una colonscopia...
Per tranquillizzarLa il sangue di una lesione tumorale è spesso occulto cioè frammisto alle feci e molto scuro ,quasi nerastro...digerito...
Occhio comunque alla dieta..
che è un ragazzo giovane..evitiamo stravizi e ciboi grassi,
ma la parola ora tocca acolleghi più esperti e più versati nella COLON PROCTOLOGIA
AUGURI
SUO LM

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Ringrazio Il collega Marino per avermi introdotto nella discussione, come giustamente afferma, la presenza di sangue rosso vivo alla defecazione è quasi sempre dovuto a patologie benigne, ma in ogni caso è sempre necessario escludere altre patologie.Proprio in questi giorni nel mio ospedale terrò una relazione,nell'ambito della patologia neoplastica e della prevenzione del cancro dell'ano-retto, sulla importanza della visita coloproctologica e dell'esame video assistito dell'ano-retto, come prima tappa di ogni sintomo ano-rettale,precisando la facile escuzione della Videoproctoscopia digitale esame che non richiede particolari preparazioni e nessun esame ematochimco,utilizzando cannule monouso permette di trasmettere immagini magnificate del tratto anorettale esplorato su un video LCD.Ho fatto tale precisazione per chiarire che in questi casi non è necessaria una colonscopia ,ma è sufficiente una visita coloproctologica in centri qualificati per chirire eventuali patologie dell'ano-retto, senza ricorrere ad esami più invasivi.Saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#3]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
personalmente, e solo per precisare, vorrei chiarire che la rettorragia (sanguinamento) in caso di neoplasie del colon retto NON è nerastro o "digerito". Ci deve essere stato un equivoco. Ripeto NON è nerastro nè "digerito" Questa è una informazione che vorrei passasse, anzi deve passare, in maniera chiara e corretta. Altrimenti tutti gli sforzi che stiamo facendo per lottare contro queste neoplasie e per le campagne di prevenzione rischiano di finire in una bolla di sapone.
La ricerca del sangue occulto nelle feci, è una indagine che non riguarda il Suo caso. Ma in questa evenienza, per definizone, il sanguinamento è microscopico e non macroscopico.
A mio personale parere, in caso di patologie anoproctologiche, la Colonscopia è SEMPRE indicata. Si può eseguire in sedazione. E deve essere una pancolonscopia, cioè deve esplorare tutti i tratti del grosso intestino e ove occorresse, anche l'ultima ansa ileale. Anche questo è un messaggio che vorrei passasse chiaramente.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#4]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Condivido pienamente l'opinione del Prof. Martino. Anche in presenza di una patologia anorettale evidente, in caso di sanguinamento, non bisogna "fermarsi alla prima stazione", ma estendere l'esplorazione endoscopica a tutto il colon. In più di una occasione questo atteggiamento mi ha evitato di misconoscere colpevolmente lesioni più alte.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#5]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
solo un rigo per affermare il mio completo accordo con quanto affermato dal Collega PISCITELLI.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per il vostro prezioso aiuto.

Se ho ben capito, il fatto che il sangue è di colore rosso vivo non esclude che la causa possa essere anche tumorale, per cui la colonscopia è sempre necessaria.

Riguardo all'esame per individuare l'eventuale presenza di sangue occulto nelle feci, il mio medico di famiglia non me lo ha prescritto ritenendo che nel mio caso la presenza di sangue è già evidente, sebbene si tratti di tracce abbondanti sulla carta igienica dopo le evacuazioni.

Gradirei molto sapere se il fatto che sono ormai tre settimane che non noto più sangue sulla carta igienica possa essere considerato un segno positivo oppure è del tutto irrilevante.

Inoltre, è normale che io non avverta nessun distubo di tipo dolorifico?

Grazie ancora e un cordiale saluto.
[#7]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Caro utente colgo l'occasione della tua richiesta di ulteriori notizie per chiarire che la visita proctologica rappresenta la risposta più rapida ed efficace al paziente che riferisce comparsa di sintomi ano-rettali quali dolore, sanguinamento, prurito, comparsa di tumefazioni, secrezioni purulente, alterazioni dell'alvo etc.

Questi pazienti in genere pretendono dal proprio medico una diagnosi rapida ed una altrettanto rapida terapia, sia perché i sintomi sono spesso invalidanti, sia perché evocano lo spettro della patologia neoplastica.

La visita proctologica consiste nell'accurata anamnesi, nell'esplorazione digitale del canale anale e nell'ano-rettoscopia.La pancoloscopia è subito la tappa succesiva.Tanti tuoi dubbi che ti hanno fatto perdere il sonno sarebbero stati gia risolti,in attesa dell'esame coloscopico, se tu ti fossi fatto visitare da un coloproctologo.
[#8]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Quando parlo di "altre lesioni", non mi riferisco necessariamente ad un tumore. Le affezioni del colon che possono dare sanguinamento sono svariate.
[#9]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
mi pare di aver sottolineato un problema importante e ringrazio i colleghi (tutti) di avermi aggiornato e indicato nuove informazioni...
ma sono intervenuto solo pwer sottolineare che il problema fosse colon proctologico e non urologico...
di solito mi occupo di altro tipo di patologie...
Un saluto a tutti ed un augurio di cuore al nostro givane utente
vostrro LM
[#10]
dopo
Utente
Utente
Vorrei soltanto aggiungere che, ormai da qualche anno, durante la defecazione ho la diarrea due volte su tre. Raramente ho la stipsi, come il giorno in cui si è verificato il primo dei due sanguinamenti. Non so se ciò sia correlato con la mia patologia, ma ho letto di recente qualche articolo sulla colite ulcerosa e mi chiedevo se potesse riguardare il mio caso.

Infine, da un paio di giorni comincio a sentire una lieve irritazione all'interno dell'ano, soprattutto quando sto seduto.

Grazie per ogni eventuale consulto che vorrete fornirmi.
[#11]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Caro utente con oggi è un mese che ti arrovelli il cervello sulle possibili cause dei tuoi disturbi.Solo per caso sono risalito alla prima risposta che ti fu data il 10/04/06 e confermo il consiglio disatteso,non il medico di base,ma lo specialista coloproctologo doveva essere il tuo interlocutore , colui che avrebbe dovuto visitarti e darti le indicazioni per giungere ad una diagnosi precisa , adesso se non vado errato e o ben seguito il tuo caso mancano 10 giorni alla coloscopia.Una visita ,dove avresti con calma potuto esporre non a tappe i tuoi problemi avrebbe permesso ad un collega attento ,che da importanza alla clinica e all'esame obiettivo e non si affida comodamente ad esami che nel tuo caso richiedono 40 giorni,la possibilità valutare tutte le cause di rettorragia e di escludere o confermare o sospettare determinate patologie.Anche la rettocolite ulcerosa.Adesso attendiamo tutti la risposta di questo esame augurandoti ogni bene, come ti abbiamo dimostrato con le nostre solleciti risposte.Ti saluto con affetto.
[#12]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
premesso che condivido il parere del Colelga D'ORIANO sul fatto che è ovviamente il coloproctologo lo specialista più indicato a risolvere il Suo problema, sia esso uno specialista Gastroenterologo o un Chirurgo dell'Apparato Digerente, credo che comunque, sempre e comunque, sia sempre il Medico di base il primo interlocutore di un paziente. Sta poi al Collega indirizzare verso lo specilaista più idoneo. Non esiste al mondo che un paziente, autonomamente, decide lui il tipo di visita, prelievi, esami necessari. E' il modo migliore per non risolvere il problema e buttare un sacco di soldi.
Che poi il proprio Medico non sia capace, è un altro discorso. Lo si sostituisce ...
Ritorni dal Suo Medico e agisca di conseguenza. Non perda tempo inutilmente.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#13]
dopo
Utente
Utente
Salve, ieri mi sono sottoposto ad una ecografia dell'addome superiore e mi è stata diagnosticata una steatosi epatica di grado intenso.

Questo è il referto completo:

Il fegato si presenta aumentato di volume e mostra un notevole incremento omogeneo e diffuso dell'ecodensità parenchimale.
Colecisti normodistesa ed alitiasica.
Vie biliari, pancreas e milza nei limiti della norma.
Nulla da segnalare a carico dei reni fatta eccezione per alcuni spots iperecogeni bilaterali da riferire a microlitiasi delle vie esecretrici superiori.
Retroperitoneo indenne.
Conclusioni diagnostiche: Steatosi epatica di grado intenso.

La dottoressa che ha eseguito l'ecografica mi ha prescritto due compresse di RealSIL al giorno per aiutare il fegato. Inoltre, mi ha raccomandato di seguire una dieta anti-ipercolesterolemia e, soprattutto, di fare attività fisica regolarmente. A suo avviso, la mia patologia può essere reversibile.

Riguardo ai reni, mi ha detto di non aver riscontrato dei calcoli ma solo dei granelli. A tale proposito, mi ha consigliato di bere molta acqua.

Mi chiedevo se è il caso di aiutarmi con qualche medicinale anticolesterolo, dal momento che proprio il colesterolo sembra essere la causa del fegato ingrossato. Se sì, quale?

Voglio ricordare che, dalle analisi che ho effettuato circa un mese fa, è risultato un colesterolo totale di 278 (81-220) e un LDL colesterolo di 216 (0-150). Al contrario, il valore dell'HDL colesterolo sembra essere nella norma, ossia 46. Ricordo, infine, che il valore dell'alanina aminotransferasi è risultato uguale a 74 nelle analisi dell'11 aprile e uguale a 57 in quelle del 18 aprile.

Grazie ancora.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Salve, da alcune ricerche su Internet, ho appreso che il 30% circa dei pazienti con steatosi epatica non alcolica va incontro a cirrosi nell'arco di 10 anni.

Essendo astemio, ritengo che la mia sia proprio steatosi epatica non alcolica. Che cosa posso fare per evitare la degenerazione in cirrosi?

Ho letto, inoltre, che è stato dimostrato che la terapia con acido ursodesossicolico causa una riduzione significativa delle aminotransferasi e del grado di steatosi. Secondo voi, dovrei chiedere al mio medico di base di prescrivermi una terapia con acido ursodesossicolico?

Grazie.
[#15]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
no.
Lei dovrebbe consultare il Suo Medico di base. Se il Collega ha delle specifiche competenze nel campo, segua ciò che Le verrà detto e prescritto. Se il Collega non ha delle specifiche comptenze, di certo Le consiglierà una visita Gastroenterologica.
Questa è la strada più ragionevole. Lasci perdere le ricerche su Internet.
Ancora una volta affettuosi auguri per tutto.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#16]
dopo
Utente
Utente
Salve, ieri, finalmente, mi sono sottoposto alla pancolonscopia che, per fortuna, ha dato esito negativo.

Sono state riscontrate soltanto delle emorroidi di 1° grado che molto probabilmente sono state la causa dei due sanguinamenti avvenuti più di un mese fa.

Questo è il referto endoscopico completo:

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L'esplorazione del grosso intestino è stata condotta sino al cieco, che non è ben valutabile per la presenza di materiale fecale stratificato. La mucosa di tutti i segmenti del colon appare rosea, di normale lucentezza, e con pattern vascolare sottomucoso ben leggibile. Normale il tono e la cinesi del viscere. Al canale anale si apprezzano piccoli noduli emorroidari interni, attualmente non congesti né sanguinanti. Conclusioni: (1) Pancolonscopia negativa; (2) Emorroidi di 1° grado.
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A questo punto ritengo che tutti i miei sforzi debbano essere rivolti alla soluzione dell'altro mio problema: la steatosi epatica di grado intenso.

Vorrei cercare di fare di tutto per evitare la degenerazione in cirrosi e, oltre alla dieta (aiutata da due compresse di RealSIL al giorno), mi chiedevo se la terapia con acido ursodesossicolico debba essere presa in considerazione.

Il mio medico curante ha fissato il prossimo appuntamento a luglio, ma io sono ansioso ed ho bisogno di sapere se la steatosi si sta evolvendo irreversibilmente verso la fibrosi e/o cirrosi oppure sta regredendo.

Che cosa mi consigliate di fare?

Grazie ancora di tutto e un caro saluto.
[#17]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Tutti noi che abbiamo seguito il tuo problema siamo contenti del risultato negativo dell'esame pancoloscopico.La steatosi epatica non è un grosso problema,è dovuta ad accumulo di "grasso" negli epatociti,affatica il fegato nelle sue funzioni ma può evolvere verso processi infiammatori che solo nel 8-15%si accompagna a una fibrosi progressiva.Le due situazioni vanno pertanto distinte, in quanto la steatosi “non infiammatoria” è reversibile con la correzione dei fattori che l’hanno indotta; la steatoepatite per definizione, è complicata da uno stato infiammatorio e fibrotico, simile come quadro clinico ed anatomopatologico, a quello dell'epatopatia alcolica e può progredire verso la cirrosi (in circa il 10% dei pazienti in dieci anni).
Una volta esclusa l' origine alcolica , nei non bevitori la steatosi epatica è più frequentemente causata da: sovrappeso ed obesità, alto tasso di colesterolo e, soprattutto, di trigliceridi nel sangue, diabete ed altre malattie metaboliche, malattie virali in particolare l’epatite C e numerosi farmaci (es. corticosteroidi,estrogeni). Quasi tutti i casi di steatosi che osserviamo nella pratica clinica quotidiana riconoscono, come causa o cofattore una alimentazione sbagliata.Il fegato, infatti, è la vittima dell'alimentazione scorretta, la steatosi è causa dei troppi grassi che l' organismo produce o che vengono introdotti con la dieta; il fegato non riuscendo a smaltirli e a trasformarli in energia li accumula.Consiglio una dieta , attività fisica e sportiva.La terapia con acido ursodesossicolico,sarà una scelta del tuo medico curante in relazione all'andamento dei valori di colesterolemia a dieta iniziata. Saluti Giuseppe D'Oriano
[#18]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per il vostro aiuto e conforto morale.

Perdonate la mia ignoranza in medicina, ma la mia che cosa è esattamente? E' steatosi infiammatoria o non infiammatoria? Oppure è addirittura steatoepatite?

La dottoressa che ha eseguito l'ecografia mi ha detto che, secondo lei, è reversibile. Ma ha anche enfatizzato il fatto che il mio fegato è MOLTO grasso.

Quando il mio medico curante ha letto il referto, ha commentato che, secondo lui, potrebbe trattarsi di steatoepatite. Non mi ha neanche contraddetto quando, preoccupato, ho affermato che non mi resta che tenere le dita incrociate e sperare che non evolva in cirrosi.

Vi ripeto, di seguito, il referto completo dell'ecografia:

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Il fegato si presenta aumentato di volume e mostra un notevole incremento omogeneo e diffuso dell'ecodensità parenchimale.
Colecisti normodistesa ed alitiasica.
Vie biliari, pancreas e milza nei limiti della norma.
Nulla da segnalare a carico dei reni fatta eccezione per alcuni spots iperecogeni bilaterali da riferire a microlitiasi delle vie esecretrici superiori.
Retroperitoneo indenne.
Conclusioni diagnostiche: Steatosi epatica di grado intenso.
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Secondo voi, in base sl referto, quanto è preoccupante la mia steatosi epatica di grado intenso e quali sono le probabilità che, con la dieta e l'attività fisica, possa regredire?

Grazie di cuore.
[#19]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Il mio ottimismo ha già avuto ragione sul fatto che il tuo sanguinamento non era lagato a nessuna patologia maggiore.Non è sempre ottimismo ma anche competenza.ALT 57,AST27 gammaGT26 ed altri esami nella norma mi permettono di darti delle certezze sulla situazione epatica,si tratta di una steatosi non complicata,che sicuramente si risolverà con una opportuna dieta ed eventualmente associando acido ursodesossicolico.Spero che nessuno ti consigli un'agobiopsia epatica,dicendo che solo questo esame può evitare di misconoscere lesioni più gravi,Vivi con tranquillità i tuoi 38 anni.

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