Prostatite? uretrite?

Gentile collega,
sono un medico di 31 anni, sposato con un figlio.
Da circa 7-8 anni, con frequenza di circa 5 volte l'anno, presento bruciore intenso alla emissione di urina con piuria nella parte finale, seguiti da sgocciolamento terminale dolorosissimo e con brividi, e tenesmo uretrale e rettale. La sintomatologia regredisce dopo circa un'ora.
Per tutto questo periodo, vista la rarità degli eventi, ho erroneamente trascurato il problema.
Da circa 2-3 mesi è cambiato tutto.
Mi scuso per la prolissità dei sintomi e dei segni, ma purtroppo sono tutti presenti:
- saltuaria presenza di puntini rossi sul glande (tipo petecchie), specie dopo i rapporti, con colorito cianotico del glande di fondo. Questa sorta di cianosi permane costantemente anche allo svanire dei puntini;
- pollachiuria: urino 10-15 volte al giorno (mai di notte)
- stranguria "terribile" (sembra passare "acido" dall'uretra)
- sgocciolamento terminale dolorosissimo
- piuria costante nella parte finale dell'urina (sono riuscito a prenderla e ad analizzarla: nella provetta c'erano due cm (!) di "fiocchi di neve" poi risultati cristalli di ossalato di calcio. La piuria è quasi svanita da quando uso acqua con pochissimo calcio)
- tenesmo e intenso bruciore uretrale che si acuisce alla compressione del pene in un punto specifico
- dolore durante i rapporti e bruciore all'eiaculazione e dopo.
Due mesi fa ho richiesto: tampone uretrale, spermicoltura e urinocoltura.
A mia moglie è stata riscontrata inoltre una candidosi; a me semplicemente uno str. fecalis al tampone uretrale.
Ho effettuato 15 giorni di antibiotico senza risultato; ipotizzando una falsa negatività degli esami ho anche fatto un ciclo di diflucan di 15 giorni.
Ho provato anche 5 giorni di Topster supposte.
Risultati assenti, anzi, da circa 10 giorni il quadro è peggiorato:
non riesco quasi più a star seduto per un continuo dolore sordo (mi sembra di avere una massa nel retto) e continuamente sento urgenza a defecare e urinare (vado al bagno 2-3 volte ogni ora). Da due giorni si aggiunge anche dolore in area vescicale e sono ritornati i puntini sul glande. Il fastidio al retto è "terribile" e continuo. Tutto ciò non è presente di notte.
Lunedì ripeterò nuovamente le analisi in un altro laboratorio.
Circa due mesi fa ho effettuato ecoaddome che rilevava modesto ingrandimento delle vescicole seminali; l'esplorazione rettale rilevò, allora, modesto ingrandimento della prostata.
Visto il peggiorare della sintomatologia vorrei chiederTi cosa sarebbe meglio fare: ho pensato di rivolgermi ad altro specialista, ma nel frattempo ho la possibilità di effettuare in breve tempo, analisi del sangue, delle urine, dello sperma, ed eco-addome e rettale.
Hai un'idea della diagnosi? Cosa reputi opportuno fare?
Ti ringrazio anticipatamente, Giuseppe.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro collega,
i figli dei calzolai hanno le scarpe rotte si dice dalle mie parti. Prima di tutto Fa un salto da un collega esperto, che probabilmete a carico del distretto prostaovescicolare c' è la ragione dei tuoi guai. Facci sapere come vanno le cose. Se vuoi.
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Il problema è che vorrei sapere se anticipare qualche esame prima di tornarci. Come ben sai passeranno circa 10 giorni per ottenere i risultati delle analisi.
Mi chiedevo se non fosse utile fare anche una ecografia rettale, nel frattempo, anche se temo di avere una prostata piuttosto ingrandita.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro collega ,

una ecografia oggi non la si nega a nessuno, tanto meno ad un collega, e quindi non esiste nessuna controindicazione a che sia fatta.

Per altre valutazioni più specifiche e particolari è sempre bene però sentire in diretta il collega urologo od andrologo che la valuterà.

Nell'attesa della visita specialistica, se posso darle un consiglio "generale", in presenza di queste "problematiche urologiche” può essere utile , oltre alle informazioni già ricevute, seguire alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale.

Ad esempio si consiglia una vita sessuale regolare ,limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca , formaggi stagionati, ecc, ecc .

Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche.

Altra cosa importante è bere con intelligenza, se non ci sono altri problemi di medicina generale, ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2-3 litri di liquidi, soprattutto acqua, smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.

Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.

Spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.

Tenere d'occhio la bilancia, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentili colleghi,
le colture effettuate su tampone uretrale, liquido seminale e urina sono tutte negative.
Riporto invece gli esiti dell'ecografia apparato urinario e prostatica transrettale:
- A carico del rene sn piccole formazioni iperecogene come da microlitiasi
- Prostata di voume aumentato senza immagini da lobo medio ma con ispessimento e protrusione del labbro posteriore del collo vescicale. Ipoecogenicità relativa da fatti congestizi
- Vescicole seminali ambedue dilatate e ricche di secreto
- Vescica a pareti ispessite.

Terapia:
- 4 cicli (15 giorni) di levoxacina 500 con pause di 15 giorni
- niflam supposte mattina e sera per due mesi
- xatral 10 per due mesi

A me pare che vi possa essere un reflusso uretro-prostatico alla base della prostato-vesciculite.
Che ve ne pare?
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro collega,
la terapia pare congrua: anche io ho mano pesante con certe patologie in tema di antibiotici. E come diceva confucio chi la pensa come me è bravo.
Francamente non conosco un reflusso uretroprostatico, conosco una ostruzione cervicoprostatica e da quella sei al sicuro con lafa litici. In questi casi l' ostruzione avviene per meccanismi infiammatori di aumento volumetrico della ghiandola prostatica. La vesciculitè è più secondaria a flogosi prostatica che ad ostruzione. Vai avanti con terapia che mi pare un bun inquadramento. Facci sapere se vuoi.
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