E. Coli nelle urine

Salve! Mi interesserebbe sapere se la presenza di E. Coli nell' urinocoltura è dovuta a passaggio dall' esterno, quindi tramite uretra, oppure tali batteri possono infiltrarsi nella prostata o nella vescica (ho disturbi prostatici) anche dall' interno attraverso la circolazione, perché da quello che ho compreso sono poco chiare le cose su vari documenti che ho visionato.

Grazie!
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Gentile Utente, i batteri possono raggiungere l'apparato urnario attraverso 3 vie:
- via ascendente, risalendo lungo l'uretra (è la via più comune)
- via ematogena, cioè dal sangue (vale solo per alcuni batteri)
- via linfatica (ipotizzata ma non dimostrata).
Detto questo, se ha un'urinocoltura positiva è importante anche fare una valutazione accurata dei sintomi, che può essere effettuata solo in una visita urologica diretta.
Cordiali saluti.

Dr. Dario Pugliese, MD, Ph. D., FEBU

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie della risposta!

Vorrei sapere, visto che la via interna non è stata dimostrata, se avere rapporti non protetti di tipo anale ma NON penetrativo (sdrusciamento del pene tra le natiche) e vaginali protetti possa rappresentare un rischio di questi batteri, oppure non vi è relazione.

Più volte nonostante ripetute terapie antibiotiche è stata riscontrata la presenza di E. Coli nelle urine e presento una prostatite cronica i cui sintomi si sono molto attenuati negli anni.





Cordialmente!
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Gentile Utente, è quasi impossibile risalire alla causa (cioè al momento specifico in cui avviene la colonizzazione) di una urinocoltura positiva nel singolo paziente.
Sicuramente avere rapporti anali (penetrativi) non protetti è un fattore di rischio concreto per infezione per via ascendente. "Sdrusciamenti" sull'area intorno all'orifizio anale comporta un rischio che definirei comunque basso (sempre per via ascendente). Non vedo preoccupazioni nei rapporti vaginali con profilattico.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Quindi secondo Lei i rapporti anali non penetrativi non dovrebbero comportare rischi significativi.

Possibile che terapie antibiotiche non riescono ad eradicare il germe annidiato nella prostata tanto da conviverci anche se non causa problemi?
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Dr. Dario Pugliese Urologo, Andrologo 308 19
Il rischio c'è ma è basso. La prostata è un organo dove gli antibiotici arrivano con difficoltà per cui le infezioni possono essere debellate con una certa difficoltà.
Se non ci sono sintomi non c'è indicazione a trattamento della sola positività dell'urinocoltura (batteriuria asintomatica) in base alle linee guida.
Segua poi le indicazioni del suo Urologo di fiducia.
Cordiali saluti.