Caso atipico prostatite

Sono un uomo di 35 anni.
Circa 1 mese e mezzo fa ho iniziato ad accusare un bruciore alla punta del pene.
Sono andato immediatamente dal medico di base che mi ha prescritto Monuril per 2 giorni senza risultato.
Nel frattempo prenoto una visita specialistica e ritorno dal mio curante in quanto il bruciore si è trasformato in dolore alla zona genitale e perianale.
Mi viene prescritta Ciprofloxacina per 12 giorni che ignoro in quanto il giorno successivo lo specialista mi riscontra Prostata 1. 5X lievemente congesta e un varicocele SX di terzo grado e sconsiglia antibiotico.
L'urologo mi prescrive topster 5 giorni e Ferprost Forte in associazione.
I sintomi dolorosi migliorano e permane un leggero bruciore costante (che non peggiora nè migliora con la minzione).
Me ne faccio una ragione poichè il bruciore è ampiamente tollerabile e lo classifico come un fastidio che passerà.
Dopo 2 settimane dalla sospesnsione del cortisone, all'improvviso, mi sveglio nel sonno colpito da fitte lancinanti sotto i testicoli.
Prendo subito tachipirina e topster che aiutano ad arginare i sintomi.
Riprendo appuntamento con urologo ma nel frattempo il dolore è così forte che mi costringe ad andare al PS dove non essendoci un urologo mi viene dato voltaren e vengo rimandato a casa.

Nei giorni seguenti l'urologo mi visita nuovamente e, non trovando nulla di particolare, mi classifica come "caso atipico", ho un dolore lancinante alla palpazione della prostata nel lato sinistro.
Il dolore è così forte in alcuni momenti che mi prende anche l'attaccatura della coscia sinistra.
Vengo liquidato con una prescrizione di Ciprofloxacina, topster, e tachipirina.
Consiglia una eco transrettale.


Io in questo momento non so più cosa fare, vivo nel dolore e nemmeno la tachipirina riesce a togliermelo del tutto (ne sto prendendo 3 da 1000mg al giorno da ormai 1 settimana).
Il mio urologo non mi ha tranquillizzato per niente definendomi un caso atipico e ammettendo di essere in difficoltà (nonostante sia primario e con tantissimi anni di esperienza alle spalle).
Ho nel frattempo prenotato l'ecografia in cui però non ripongo particolari speranze.
[#1]
Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Buongiorno
La sua storia è analoga a quella di molti altri pazienti che nel corso degli anni sono stati visitati da molti urologi che nel corso degli anni di volta in volta hanno tentato di diagnosticare e di curare una patologia non sempre urologica: la sindrome dolorosa pelvica.
Il dolore che coinvolge gli organi pelvici e genitali e la cui origine, una volta escluse le possibili cause urologiche, va ricercata in problematiche radiculo-nevritiche. Si consiglia a questo punto di effettuare una risonanza magnetica della colonna lombosacrale e uno studio neurofisiologico del piano perineale.

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta. Nel frattempo ho fatto un eco transrettale da cui è emerso solo, leggero, gonfiore. L’urologo mi ha diagnosticato prostatite acuta lobo sx visto che al tatto è risultata estremamente dolorosa. Ora sto trattando con ciproxin, topster e festaride. Senza alcun miglioramento. Non ho nessun problema o bruciore a urinare,non ho incontinenza nè buona parte dei sintomi tipici’. Ho un dolore costante e molto intenso nella regione perianale sx che prende fino all’attaccatura della coscia. Io continuo a prendere tachipirina che argina il dolore, ma sinceramente non vedo la luce in fondo al tunnel in quanto a oggi sono 50 giorni di dolori continui.
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