Dolore testicolo, vene sul pene
Circa 6 mesi fa sono stato circonciso per fimosi; l'intervento non ha presentato problemi di sorta.
Successivamente ho iniziato ad accusare un fastidio al testicolo sinistro: talvolta una semplice sensazione della durata di poche ore, altre volte un fastidio più marcato per diversi giorni di fila. Scompare la sera quando mi corico, dormo senza problemi, mentre riprende durante il giorno, alcune ore dopo che mi sono alzato. Ho l'impressione di provare sollievo a stare in piedi, mentre che peggiori la situazione da seduto.
Visitato da uno specialista (lo stesso che mi operò) -palpazione+ecografia- non sono stati riscontrati problemi ("tutti i vasi sono ben irrorati"); mi è stato detto che probabilmente si tratta di un'infiammazione da curare al momento dell'occasionale bisogno con un antidolorifico.
Ultimamente ho l'impressione che il fastidio si verifichi più frequentemente, localizzato talvolta internamente, di lato in corrispondenza della connessione tra pelle e scroto, a volte anche dalla parte destra. Su indicazione del medico di base ho svolto una cura con 2 Momendol al giorno (1 mattina + 1 sera) per 10 giorni, ma non ho notato miglioramenti di sorta - nè al momento, nè successivamente.
Da un paio di mesi, inoltre, è ben visibile in erezione una "venuzza" sottile di colore scuro, lungo circa metà della lunghezza della pelle del pene (solo visibile, insensibile al tatto). Anche sulla pelle in corrispondenza dell'attaccatura con il glande si intravedono molte venuzze, queste di colore rosso, come se la pelle fosse "troppo tirata".
Si tratta di situazioni plausibili, o è meglio che mi faccia visitare da un altro specialista? Grazie.
Successivamente ho iniziato ad accusare un fastidio al testicolo sinistro: talvolta una semplice sensazione della durata di poche ore, altre volte un fastidio più marcato per diversi giorni di fila. Scompare la sera quando mi corico, dormo senza problemi, mentre riprende durante il giorno, alcune ore dopo che mi sono alzato. Ho l'impressione di provare sollievo a stare in piedi, mentre che peggiori la situazione da seduto.
Visitato da uno specialista (lo stesso che mi operò) -palpazione+ecografia- non sono stati riscontrati problemi ("tutti i vasi sono ben irrorati"); mi è stato detto che probabilmente si tratta di un'infiammazione da curare al momento dell'occasionale bisogno con un antidolorifico.
Ultimamente ho l'impressione che il fastidio si verifichi più frequentemente, localizzato talvolta internamente, di lato in corrispondenza della connessione tra pelle e scroto, a volte anche dalla parte destra. Su indicazione del medico di base ho svolto una cura con 2 Momendol al giorno (1 mattina + 1 sera) per 10 giorni, ma non ho notato miglioramenti di sorta - nè al momento, nè successivamente.
Da un paio di mesi, inoltre, è ben visibile in erezione una "venuzza" sottile di colore scuro, lungo circa metà della lunghezza della pelle del pene (solo visibile, insensibile al tatto). Anche sulla pelle in corrispondenza dell'attaccatura con il glande si intravedono molte venuzze, queste di colore rosso, come se la pelle fosse "troppo tirata".
Si tratta di situazioni plausibili, o è meglio che mi faccia visitare da un altro specialista? Grazie.
Gentile Lettore,
direi che le vene che ci segnala non hanno nessuna rilevanza con la sintomatologia in atto. Penso che potrebbe essere sufficiente farle valutare alla prima occasione che ha di andare dal medico.
direi che le vene che ci segnala non hanno nessuna rilevanza con la sintomatologia in atto. Penso che potrebbe essere sufficiente farle valutare alla prima occasione che ha di andare dal medico.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Utente
Grazie Dottore per la sua risposta.
Cosa mi dice per quanto riguarda invece il dolore al testicolo (che oggi, novità, sembra irradiarsi fino alla base del pene e calmarsi un po' dopo aver urinato)? Di nuovo grazie.
Cosa mi dice per quanto riguarda invece il dolore al testicolo (che oggi, novità, sembra irradiarsi fino alla base del pene e calmarsi un po' dopo aver urinato)? Di nuovo grazie.
caro lettore,
la sintomatologia da lei avvertita non può avere alcuna correlazione con l'intervento di circoncisone effettuato.
La presenza o maggior evidenza di qualche tratto venoso superficiale alla base dell'asta potrebbe invece essere collegabile a tale intervento.
Se persistono i fastidi consulti lo specialista
cari saluti
la sintomatologia da lei avvertita non può avere alcuna correlazione con l'intervento di circoncisone effettuato.
La presenza o maggior evidenza di qualche tratto venoso superficiale alla base dell'asta potrebbe invece essere collegabile a tale intervento.
Se persistono i fastidi consulti lo specialista
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 27/03/2009.
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