La visita dall'urologo che solo alla vista degli esami

Buongiorno, vorrei sottoporvi il caso di mio padre e ricevere un vostro consiglio in merito:
Mio padre ha 79 anni, il 30/10/2008 ha eseguito gli esami del PSA e sono risultati i seguenti:
PSA totale 160,570
PSA libero 15,834
PSA ratio 0,099
Da qui è seguita la visita dall’urologo che solo alla vista degli esami e dall’età del papà mi dice che sicuramente si tratta di un cancro già in metastasi ossea.
A conferma di quanto sopra la scintigrafia ossea che rileva 2 aree significative per lesioni ripetitive di cui una più estesa a carico dell’arco posteriore della 10° costa sinistra e l’altra a livello della cresta iliaca desta.
La TAC all’addome evidenzia multiple tumefazioni linfonodali a livello della catena otturatoria sn significative per localizzazioni secondarie con ulteriore linfonodo sospetto in sede interaorto-cavale sottorenale.
Marcata statosi epatica diffusa con evidenza di piccola lesione nodulare di circa 1,5 cm nel iii segmento, isodensa col parenchima in basale ed ipodensa con sottile e tenue orsetto di c.e. in fase portale e tardiva, da riferire a per localizzazione secondaria.

Con setting osseo non si apprezzano lesioni strutturali focali; quadro di marcata degenerazione artrosica lombare dei somi vertebrali e delle articolazioni zigoapofisarie

- Qust’ultima nota nega la presenza di metastasi osee come invece è stato evidenziato dalla scintigrafia ??

La BIOPSIA non è riuscita: pochi microfrustoli prostatici con fibrosi e note di flogosi cronica aspecifica in associazione a frammenti di tessuto muscolare striato

- Secondo voi andrebbe ripetuto l’esame ? L’urologo, visti gli esiti della TAC e della SCINTIGRAFIA non lo ritiene opportuno .

In data 19/12/2008 inizia una cura con CASODEX 50 1 pastiglia al giorno e ENANTONE 11,25 1 puntura ogni 12 settimane

In data 13/03/2008, prima di eseguire la seconda puntura effettua gli esami del PSA con il seguente risultato:
PSA totale 0,732
PSA libero 0,100
PSA ratio 0,137
Con mio enorme stupore informo l’urologo dei risultati e lui mi dice che va bene ciò vuol dire che il papà sta rispondendo bene alla terapia.

Voi cosa ne pensate di questa veloce discesa dei valori ?

Mio padre che nel frattempo ha subito un intervento all’ernia inguinale, si è ripreso ed è tornato a fare le sue cose di sempre ( è un contadino!! E anche se i suoi lavori sono sempre di fatica il suo lavoro è la sua vita !)
Ogni tanto però accusa un enorme male alla schiena che lo costringe a restare fermo e a camminare con l’aiuto di un bastone e si riempie di antidolorifici.

In questo caso cosa devo pensare e cosa si può fare ?

Premetto che mio padre non sa quello che gli è stato diagnosticato.

Per il momento l’unico dottore che ci segue è l’urologo, abbiamo chiesto se dovevamo rivolgerci anche al reparto di oncologia, ma lui per il momento non lo ritiene necessario
Confido in un vostro gradito riscontro e ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
mi sembra che la gestione urologica della situazione di suo padre sia ottimale.
Propendo per l'attendibilità della scintigrafia.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per il vostro rapido intervento.

....ma per questi dolori alla schiena cosa devo pensare?, sarà un continuo peggioramento? la cura che sta facendo è sufficente ? ( a parte assumere occasionalmente antidolorifici )

Grazie

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per il vostro rapido intervento.

....ma per questi dolori alla schiena cosa devo pensare?, sarà un continuo peggioramento? la cura che sta facendo è sufficente ? ( a parte assumere occasionalmente antidolorifici )

Grazie

[#4]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Meglio che formulare noi delle ipotesi via web sarebbe che lei ne parlasse direttamente con l'Urologo curante.
[#5]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
cara lettrice,


mi sembra che il caso di suo padre sia "gestito" in maniera corretta,
I dolori ossei legati alle possibili riproduzioni metastatiche sono uno dei grossi problemi di tale patologia facilmente "gestibili" con opportuni farmaci antidolorofici ed antinfiammatori come i dolori ossei di tanti ultrasettantenni che hanno svolto lavori "pesanti"
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per il vostro intervento.
Chiedo scusa se forse ho fatto domande "banali" ma quando la situazione fisica di mio padre "peggiora" leggermente io, come credo chiunque ami i propri genitori, mi faccio prendere dallo sconforto e dalla paura di non aver fatto il meglio per lui.
Sono sicura che comprenderete.
Grazie e buon lavoro a tutti
[#7]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In caso di persistenza di dolore o di rischio frattura per erosione ossea da malattia(dopo conferma definitiva, anche se è verosimile che si tratti di tumore prostatico avanzato), la radioterapia sintomatica ipofrazionata sulle singole sedi coinvolte può sicuramente dare giovamento (in eventuale associazionea bifosfonati per riprostinare la mienralizzazione ossea).
Ad oggi l'approccio con blocco androgenico completo sembra manifestare il massimo di efficacia, sebbene c'è il rischio che nei mesi/anni futuri pian piano si selezioni la quota di malattia ormonorefrattaria e bisognerà rimodulare l'approccio farmacologico per mantenere basso come adesso il PSA e quindi la attività della malattia.
Ne parli comunque con gli uro-oncologi che la seguono, continuando con serenità ma con puntualità i controlli prefissati.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#8]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
cara lettrice,

è chiaro che lei si senta pesare le tipiche ansie filiali del " non aver fatto tutto quello che era possibile...."
Lei abita a Piacenza e non le sarà difficile aver il parere di una struttura oncologica ove possano consigliare, per suo padre, come detto anche dal dottor Alongi, le procedure mediche migliori per una buona e lunga ( si parla di anni !) sopravvivenza
cari saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora a tutti e buon lavoro.
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