Stent ureterale fastidioso dopo ureterolitotrissia retrograda

Buonasera, sono un ragazzo di 29 anni
una settimana fa mi sono sottoposto ad una ureterolitotrissia retrograda al rene SX, dopo un anno di coliche renali, dovute a 2/3 calcoli renali di grandezza 7/8 mm.

2 calcoli nell uretere sono stati raccolti con cestello, e consegnati anche in un barattolo come ricordo...
Durante l’intervento si notava a quanto pare una litiasi regredire verso il calice inferiore, quindi dubio minus sia rimasto lì.
(e spero di no)
Mi è stato così inserito uno stent ureterale da tenere 40 GIORNI.

I primi giorni ho urinato parecchio sangue, in questi ultimi giorni la cosa continua, diminuendo durante la giornata, tenendomi molto idratato.

La sera e soprattutto la notte però, mi viene una fitta in zona uretere SX quasi vicino al testicolo.

Una volta che vado ad urinare generalmente sangue, questo dolore sembra alleviarsi.

Un altra cosa che dal giorno 1 mi succede è che durante le erezioni mi fa malissimo, e sottolineo malissimo, la zona tra genitali e ano e il tronco del pene.

La terapia è 6 giorni di Deltacortene
10 giorni di levoxacin
E integratore lythos
Le erezioni spontanee spesso la mattina sono ingestibili e appunto sto evitando qualsiasi tipo di rapporto sessuale.

È normale tutto ciò?
Può essere un infezione che gli antibiotici non riescono a contrastare?

Lo stent è meglio toglierlo prima dei 40 giorni, nonostante sia passata solo una settimana?

Il calcolo dubbio, potrei averlo già espulso?

Cosa accade se tolgo lo stent prima?

E ultima domanda
È vero che dopo la rimozione dello stent si ha generalmente una colica renale?


Spero mi vengano risolti dubbi e preoccupazioni per tornare ad una vita in forma e sereno
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Quasi sempre dopo un intervento endoscopico sulle alte vie urinarie è opprotuno proteggere l'uretere con una endoprotesi (o stent, o doppio-j) per evitare l'insorgenazi di coliche nelle ore/giorni successivi dovuti all'irritazione della mucosa, che è sempre presente anche se si utilizzano strumenti ed accessori di dimensioni molto ridotte. Lo stent è un oggetto sottile e morbido, ma agisce sempre come corpo estraneo, causando di per sè vari tipi di disturbo, lieve sanguinamento, eccetera. Questi disturbi, dovuti ad una causa "meccanica"persistente sono generalmente poco sensibili ai comuni antidolorifici.Tutto cuiò non è assolutamente mai preoccupante, ma in taluni soggetti il fastidio può essere tale e tanto da far considerare se valga davvero la pena proseguire il "tormento". Per questo motivo, nella nostra pratica, noi tendiamo a mantenere lo stent per il minor tempo possibile, ovvero in situazioni semplici anche solo alcuni giorni. Accade poi non così raramente di rimuovere anticipatamente delgi stent destinti ad essere portati più a lungo, ma questo è un bilancio che può fare solo lo specialista che ha eseguito l'intervento o che comunque conosce perfettamente il caso in tutti i suoi dettagli. Per quanto riguarda il calcolo possibilemente "risalito", questo sarebbe stato da recuperare contestualmente con uno strumento flessibile, ma i dettagli tecnici della procedura possono essere stati condizionati da vari fattori che noi non conosciamo. Una volta all'interno del rene, specie se nel calice inferiore, le possibilità che questo calcolo venga espulso spontaneamente sono assolutamente variabili in base alle dimensioni, forma, ecc., d'ogni modo certamente non mentre c'è lo stent inserito. La situazione andrà quindi ricontrollata nel tempo e si prenderanno le decisioni più opportune.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2017 al 2022
Urologo, Microbiologo, Andrologo
Buongiorno,
mi associo alla risposta molto articolata del Collega per ribadire i punti essenziali:
La terapia in corso e'adeguata.
I disturbi riferiti sono comuni nei portatori di Stent.
Solo il Collega Operatore puo'decidere su di una rimozione anticipata dello Stent.
Un sintomo piu'allarmante di infezione e'la Febbre ,che Lei non riferisce.
In sintesi ritengo opportuno che Lei riferisca i suoi disturbi all'Operatore che deve essere informato.
Cordiali saluti.
Dr.gabriele fontana