Attività fisica e prostatite

Salve, sono un ragazzo di 28 anni e da poco mi hanno diagnosticato una piccola infiammazione alla prostata (prostatite con esattezza).
Pratico regolarmente attività fisica con i pesi a media e bassa intensità 12-15 ripetizioni (carichi non eccessivi) e tutti i giorni mi alleno al sacco ed eseguo tecniche del pugilato, movimento di piedi e di gambe più pugni per una mezz'ora a intensità moderata o 1 ora a bassa intensità per mantenermi in forma con il cardio e migliorare la tecnica, stretching e pilates per migliorare la mobilità.
Queste attività possono peggiorare l'infiammazione alla prostata?
Per quanto riguarda l'alimentazione pasta, pane, uova e latte devo farne a meno per il momento?
Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

una regolare attività fisica ed una alimentazione bilanciata sono sempre indicate in presenza di una infiammazione delle vie uro-seminali, prostata compresa.

Si ricordi che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre le indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, sempre utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, insaccati, ecc.;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) tenere d'occhio la bilancia;

8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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