Prostatite

Salve, ho 47 anni, non fumatore e da 4 mesi soffro di prostatite, tramite esplorazione rettale l'urologo rileva una lieve flogosi nel lobo sinistro.
Esami del sangue ok, solo una lieve ematuria microscopica nella urine.
Esame citologico negativo per carcinoma uroteliale di alto grado.

Mi è stato dato Ciproxin 500 mattina e sera per 15 giorni.

Congeprost 1 cpr la sera per tre mesi.

Flogasine 1cpr mattina per 20 giorni
Brufen compresse al bisogno.

Durante la cura antibiotica non ho avuto problemi nessun dolore ne acuto e ne lieve.
Terminati gli antibiotici, si sono manifestati di nuovo anche se più moderati ma fastidiosi i bruciori tipici, principalmente sulla punta del pene, ano e testicoli, dolore basso ventre.

L'urologo mi ha prescritto supposte topster per 10 giorni.
Inoltre passato l'effetto degli antibiotici dopo 16 giorni ho fatto la spermiocoltura con esito negativo, solo una lieve presenza di leucociti, rare cellule di sfaldamento.
Dopo venti giorni si ripresentano i bruciori e tramite prescrizione sempre dell'urologo proseguo per 10 giorni un'altra serie di supposte topster.
Nel frattempo arrivo ad oggi che ho terminato il congeprost fatto per tre mesi però i bruciori a distanza di pochi giorni o settimane si presentano di nuovo.
L'urologo mi ha detto che sono sintomi lunghi a sparire e mi ha ordinato di fare nuovamente per due o tre mesi il congeprost, per quanto riguarda l'alimentazione basta che non sia eccessiva ma niente di particolare.
Ho paura di una cronicizzazione del problema, ma il dottore mi ha detto che quella è un'altra cosa.

Che devo fare per guarire in maniera definitiva?
La cura è quella giusta?
E' veramente snervante continuare cosi.

Spero che potete aiutarmi.

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Noi siamo sostanzialmente contrarì alla prescrizione di antibiotici in assenza di riscontri colturali inequivocabilmente positivi, a meno che vi sia febbre od altre evidenti complicazioni. Se lei ha avuto modo di leggere almenoqualcuno dei moltissimi consulti che ci vengono richiesti per situazioni molto simil alla sua, avrà compreso che in questi casi non esistano terapie di sicura efficacia e che ogn specialista si basi sulle sue abitudini ed esperienza, prescrivendo le più svariate combinazioni di anti-infiammatori e integratori alimentari, immancbilmente diverse tra loro. Noi crediamo che, più degli antibiotici e di costosi integratori dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile, in queti casi abbiano importanza le attenzioni diretta allo stile di vita, nelle sue più comuni espressioni (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) che devono essere tutte indirizzate alla più stretta regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.
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