Prostatite batterica

Buonasera... Volevo un consiglio sulla prostatite diagnosticata circa 25 anni fa'.
Ora ho 50 anni e la prima volta che mi sono recato da un urologo è stato all'eta' di 25 anni... Il primo urologo mi ha prescritto il tampone uretrale e la spermiocultura entrambi positivi con enterococco... Da lì a poco tempo fa' cioè piu o meno sono passati 25 anni ho cambiato tantissimi urologi da sud a nord e tutti mi hanno riempito di antibiotici senza risolvere niente e la spermiocultura ed il tampone sono sempre positivi.
Da gennaio sono in cura da un altro urologo e mi ha detto che devo smettere con gli antibiotici e che secondo lui bisogna usare ed insistere con serpens320 e supposte prospidol.
Mi ha fatto fare solo 5 giorni di levoxacin 500.
Mi ha detto che ci vuole molto tempo perché la prostatite è datata e non mi assicura di guarire e vuole che ogni 20 giorni mi deve visitare per vedere come va'.
La prostata risulta sempre dolorosa alla esplorazione rettale con fuoriuscita del liquido dal pene... Inoltre ho sempre fastidio al pene, bruciori e dolori atroci durante l'eiaculazione.
Quando facevo le varie cure antibiotiche i sintorni sembravano sparire per poi ripresentarsi dopo neanche un mese.
Cosa potrei fare ancora?
Buttare la spugna?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Molto spesso il cambiare continuamente specialista non porta a nulla di buono, poiché si rischia di ripartire ogni volta daccapo ed interrompere una sequenza logica di tentativi terapeutici successivi che ogni specialista segue in base alle proprie abitudini ed esperienza. Nessuno di noi conosce la cura che permette una rapida e duratura guarigione, perché sostanzialmente a tutt’oggi non esiste e questo rende la prostatite, pur nella sua benignità, uno dei più fastidiosi assilli sia per i pazienti che per noi specialisti.
Dopo questa lunga serie di Colleghi che hanno fatto i loro tentativi, con il vantaggio di poterla visitare direttamente, noi a distanza certamente possiamo dire ben poco di più. Siamo comunque in linea di massima in accordo con l’ultimo Collega, poiché anche noi riteniamo che le terapie antibiotiche energiche e protratte siano sostanzialmente inutili ed addirittura controproducenti, andando ad indurre pericolose resistenze ed alterando gravemente il prezioso equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta). Siccome tutti i batteri causa di prostatite arrivano praticamente sempre dal proprio intestino, concentreremmo le attenzioni anche da questo punto di vista, sia dal punto di vista gastro-enterologico che nutrizionale/dietetico. Molte alterazioni sono ad esempio dovute ad intolleranze alimentari misoconosciute.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ok Grazie... Spero di guarire da questa malattia... Ho dimenticato di chiedere se è possibile guarire dalla prostatite operandomi... Inoltre come ben sapete noi lettori non appena i dottori ci fanno una diagnosi subito apriamo internet in cerca di cure veloci anche se è completamente sbagliato. Cmq ho letto che per la prostatite è consigliabile tramite puntura se non ricordo male dalla parte dello scroto inniettare sia antinfiammatori, cortisone e anche l'antibiotico mirato... Se esiste davvero questa tecnica è possibile che abbia efficacia contro quedta benedetta prostatite? Grazie anticipatamente e ormai dopo 25 anni di tentativi e grazie al vostro consulto ho capito tantissime cose... Ssluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Nella vera prostatite cronica ogni tipo di intervento operativo è perlopiù controindicato, poiché raramente risolutivo, anzi talora aggiunge ai disturbi esistenti quelli legati a qualsiasi post-operatorio sulle basse vie urinarie. Di infiltrazioni intra-prostatiche di cortisone ed antibiotici si parla da molto tempo, noi non le abbiamo mai praticate, comunque se si osse dimostrata una pratica di successo avrebbe ormai avuto una generale difusione, cosa che assolutamente non è stata. Lascio a lei trarre le conclusioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Biongiorno Dottore... Dopo tre mesi di cura dallo stesso urologo per la prostatite acuta (infatti come le dicevo al primo messaggio soffro da oltre 25 anni) con serpens 320 e supposte prospidol curando sia l'idratazione che l'alimentazione l'altro giorno l'urologo è rimasto basito dal fatto che la prostata risulta molto ma molto dolorosa al tatto e come sempre esce il liquido dal pene. Ora mi ha consigliato la spermiocultura perché a detta sua non può risultsre cosi dolorosa al tatto. Inoltre ciò che mi ha spaventato e che mi ha detto,dopo spermiocultura se non si riesce a ridurre l'infiammazione lui e' arrivato al massimo delle sue conoscenze dicendomi che non può fare altro. Poi mi ha detto che esiste e si potrebbe fare un tentativo con un apparecchio che non so come si chiami che emette delle scosse elettriche, praticamente mi dovrei sedere su una sedia se ho ben capito e queste onde elettriche raggiungono la prostata. Buona giornata e buon lavoro
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Si parla della cosiddetta - poltrona del Dottor Arnold - che stiamo iniziando ad utilizzare per altri motivi (incontinenza urinaria femminile). Di estendere le indicazioni alla prostatite per ora non abbiamo alcuna indicazione nè esperienza e preferiremmo attendere prima di infondere false speranze.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Grazie per la celere risposta... Infatti l'urologo dopo che mi ha detto di non poter fare altro per la mia prostatite cronica ha detto che si potrebbe provare con questa poltrona ma niente di certo. Ora chiedo a voi ...che potrei fare ancora per poter provare ad alleviare questa grossa infiammazione alla prostata? I sintomi purtroppo non spariscono " bruciore del canale uretrale dolore tra i testicoli e il pene anche quando faccio qualsiasi movimento tipo scendere le scale o sedermi ecc ecc avverto dolore e infine dolore atroce durante l'eiaculazione. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
In questi casi limite, talora si ricorrere ad una terapia antidolorifica - pura - ovvero con farmaci che agiscono sulla percezione centrale del dolore. Queste cure sono amministrate dai Colleghi che si occupano specificatamente di terapia antalgica e palliativa (in genere anestesisti con competenza settoriale). Vengono utilizzati inizialmente antidepressivi a basso dosaggio ed ltri farmaci generalmente efficaci, ma gravati di frequenti effetti collaterali. Per questo motivo, se si sceglie questa strada, è opportuno che se ne occupi da subito una figura competente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Ok e' una terapia palliativa per i fastidi. E per quando riguarda la prostatite ? Possibile che non si può guarire.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
E' ben noto che per la prostatite a lungo decorso non vi siano terapie di sicura efficacia. L'andamento dei disturbi è tipicamente oscillante ed in genere lascia periodi di relativo benessere abbastanza prolungati. Più che farmaci e costosi integratori, non insistiamo sempre sull'importanza delle attenzioni dirette allo stile di vita, in tutti i suoi più comuni aspetti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) che devono essere tutti diretti al più scrupoloso equilibrio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buonasera Dottore... Come le dicevo l'urologo mi ha proposto per la prostatite cronica e dolorosa le onde d'urto a bassa intensità. Ho fatto la spermiocultura ed è risultata positiva allo streptococcus agalactiae 10.000ufc . Sono 25 anni che faccio la spermiocultura ed ogni volta è sempre positiva con batteri diversi . L'urologo mi ha detto che se è positiva non si possono fare le onde d'urto. Avevo deciso di non farla più la spermio perché ormai dopo tante cure con gli antibiotici la stessa si ripresenta sempre positiva. Ora volevo chiederla un'altra cosa. Mettendo su internet questo batterio e cioè streptococcus agalactiae mi dice che può causare danni seri al cuore e alle valvole. Io ho scoperto da pico facendo un eco transefageo di avere una insufficenza moderata severa alla valvola aortica e una insufficenza modersta alla mitralica. È possibile che da circa 25 anni che ho scoperto di avere la spermiocultura positiva i batteri hanno causato tutto cio'? Spero proprio di no...Saluti Stefano
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