Forte prostatite e sangue nel catetere

Salve scrivo per mio padre 70enne diabetico e con un solo rene da circa 30 anni dato l xhe gli fu tolto uno per un tumore al rene... papà a 70 anni e tutti questi problemi va a correre va in campagna non si ferma un secondo e un leone in pratica... passiamo al problema attuale da un po di tempo correva spesso al bagno per urinare con sempre più frequenza e non so ma faceva una cura... sabato invece è corso al prontosoccorso perché la pipi non usciva più e la vescica era piena gli hanno messo catetere e una volta svuotata la vescica subito tolto... martedì nuovamente prontosoccorso gli hanno messo nuovamente catetere aveva la vescica strapiena quasi lì scoppiava e medico famiglia ha detto di correre al prontosoccorso dove questa volta hanno lasciato catetere... tornato a casa il giorno dopo fuoriusciva pipi dal catetere ed è tornato in prontosoccorso dove il dottore gli ha spiegato visitando che non deve spremere per urinare... LA MIA preoccupazione però è come mai è uscito molto sangue infatti il sacchetto è sempre rosso... e andato a visita gli hanno fatto ecografia alla prostata dove gli è stata riscontrata una fortissima prostatite acuta... accusava anche tanto bruciore e dolore inguine... LA MIA domanda è il sangue e normale che esce e questi dolori bruciori??
?
Scusate se ho scritto un po male e confuso ma sono in ansia per il mio papà...
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Da quel che lei ci riferisce molto probabilmente suo padre non ha una prostatite acuta , ma una ritenzione acuta di urina da assai verosimile ingrossamento della prostata dell’età matura. La prostatite acuta si manifesta perlopiù in età più giovanile, ha una causa infettiva e si manifesta soprattutto con febbre elevata.
Il catetere vescicale, seppure molto morbido, sia nella manovra di inserimento che per il solo fatto di essere a contatto con la delicata mucosa delle vie urinarie, può causare un lieve sanguinamento. Si tratta di perdite modestissime e perlopiù insignificanti, ma in grado di colorare anche intensamente le urine. La stessa origine hanno bruciori e fastidi vari, legati all’azione di corpo estraneo esercitata dal catetere, che viene percepita in modo molto variabile in base alla sensibilità del soggetto. Questi fastidi possono e essere attenuati da una comune terapia antidolorifica, raramente vi è una componente infettiva, spesso vengono somministrati antibiotici a scopo di prevenzione , ma non bisogna mai esagerare.
Per quanto riguarda il comportamento futuro, è probabile che fra qualche tempo si tenterà ancora una volta di rimuovere il catetere, valutando la ripresa della minzione spontanea. Nel frattempo immaginiamo sia già iniziata una terapia adatta a facilitare la minzione. Poi si vedrà.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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