Escheriachia coli

Salve, la mia ragazza ha 25 anni e ha subito da diversi anni un trapianto di rene. Stiamo insieme da diversi mesi e abbiamo frequenti rapporti sessuali, anche orale ma non anale. Sono 3 mesi che lei ha un'infezione alle vie urinarie, per la quale al centro nefrologico al quale si appoggia le hanno somministrato una cura con antibiotico agumentin con punture per 20 gg e per 30 gg con pasticche. a distanza di due mesi una volta finita la cura, ecco ritornare di nuovo febbre alta a 40 vomito e dolore lombare, al che è stata ricoverata in ospedale dove le hanno riscontrato ancora l'infezione (e.coli) e la stanno curando con ciproxil. Tengo a precisare che durante il periodo del primo trattamento abbiamo continuato ad avere rapporti sempre con preservativo. Ora la mia domanda è questa, continuare ad avere rapporti durante il trattamento nuoce o nn comporta nulla? Poi una volta risolta l'infezione, c'è il rischio che al primo rapporto questa venga di nuovo a galla? Quali accortezze raccomandate al fine di evitare l'insorgere nuovamente dell'infezione? Puo' essere pericoloso per il suo rene? Non c'è il rischio che con tutto questo trattamento di antibiotici si vada incontro a candida? Ed infine cosa si puo' fare per prevenire l'insorgere di questo tipo di infezione? Premetto che mi rendo conto che le domande sono molte, ma purtroppo i medici che la stanno curando nn ci danno spiegazioni accurate, e siccome io amo la mia ragazza non che futura moglie non vorrei dover correre il rischio continuo che al primo rapporto me la ritrovo sofferente su un letto di ospedale. Ringrazio anticipatamente chi avrà l'umanità di rispondere ai miei dubbi in maniera chiara ed esauriente. Buon lavoro a tutti!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

purtroppo le sue numerose e precise domande in queste situazioni cliniche particolari devono sempre essere poste ai colleghi urologi e nefrologi che stanno seguendo in diretta tutto il complesso problema clinico che sta vivendo la sua ragazza.

Su rapporti protetti o no , sulla possibile insorgenza di una candidosi post-antibioticoterapia e su tutte le altre questioni da lei sollevate noi non possiamo che consigliarle di seguire le indicazioni specifiche che riceverà dal team che sta seguendo la sua compagna.

Quello che possiamo darle sono invece alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale che dovrà comunque sempre sottoporre però all'attenzione dei suoi nefrologi ed urologi.

In sintesi quello che possiamo consigliarvi è una vita sessuale regolare, cioè senza lunghi periodi di astinenza quando è possibile; limitare poi l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc .

Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche.

Altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono naturalmente altre controindicazioni di ordine generale o specifico nefrologico), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.

Combattere la stitichezza e quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.

Spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.

Tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.

Infine ultimo consiglio, ma il più importante, rimane quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e gli specialisti che stanno seguendo il quadro clinico della sua compagna.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dr. Beretta per la sua risposta. Il problema è che lo staff medico che la segue purtroppo non ci ha mai dato risposte esaurienti alle ns domande. Riguardo al peso, tengo a precisare che lei nn ha problema di obesità anzi, le dico solo che il suo peso al ricovero in ospedale era di 39 kg su un'altezza di 1 metro e 50. Non fuma assolutamente. Per cui se ho capito bene lei ritiene che avere rapporti anche durante il trattamento dell'infezione con antibiotici nn porta a complicanze? Ho visto che lei è un andrologo e approfitto per farle una domanda che riguarda me, mi scusi se ne approfitto, è da quando sono piccolo che abbassando la carne del prepuzio, se tocco o cmq faccio cadere dell'acqua per lavarmi sul glande provo sensazione di bruciore o cmq di forte fastidio, da cosa puo' dipendere? La ringrazio nuovamente per la pazienza.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

deve trovare all'interno del team che segue la sua compagna una persona che possa darle queste indicazioni che sono specifiche caso per caso.

Per il suo problema specifico di ipersensibilità al glande bisogna invece sempre consultare in diretta un esperto andrologo.

Per la scelta dell'andrologo chieda un consiglio al suo medico di fiducia ma anche il nostro sito la può orientare.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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