Sclerosi collo vescicale

Buonasera, due anni fa ho scoperto di avere la sclerosi del collo vescicale, prendo xatral da 10 e per due anni è andata bene.
Poi verso febbraio di quest’anno ho iniziato ad avere infezioni con batteri tutte le volte diversi nelle urine: proteus mirabilis, enterococcus faecalis, klebsiella pneumoniae e escherichia coli senza che l’antibiotico riesca a guarirle ma ogni volta che ripetevo le urine il batterio era uno nuovo tra questi.
Secondo voi la mia patologie incide con questa sintomatologia o c’è qualche altro fattore che incide?
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
la sclerosi del collo vescicale e' una condizione molto rilevante da un punto di vista clinico che, se non trattata correttamente puo' causare divers complicanze fra cui infezioni ricorrenti, danno funzionale vescicale elevato.
La sclerosi del collo vescicale e' una perdita' di elasticità' del collo vescicale con sua rigidità' e scarsa apertura al momento della minzione. La conseguenza e' un flusso a bassa potenza , un residuo rilevante di urine nella vescica ed un sovraccarico funzionale al muscolo vescicale con danno cronico e perdita funzionale anche totale della vescica.
E' quindi fondamentale valutare l'andamento della malattia ed il risultato sulla vescica con periodica ripetizione di uroflussometria, ecografia sovrapubica della vescica con analisi delle pareti vescicali e del residuo postminzionali, urinocoltura.
La terapia indicata con alfuzosina e' la terapia medica di partenza. Nel caso in cui i risultati non siano soddisfacenti si passa ad intervento chirurgico endoscopico di incisione del collo vescicale ( che come effetto collaterale comporta la perdita dell'eiaculazione). Il ritardare la cura della sclerosi puo' portare ad un danno irreversibile sulla vescica non recuperabile neanche con l'intervento.
Quindi, la presenza di queste infezioni delle vie urinarie ricorrenti e' molto sospetto per un collegamento come complicanza della sclerosi del collo non sufficientemente bilanciata dalla terapia con alfuzosina.
La presenza di un valore di flusso massimo alla uroflussometria inferiore a 15 ml/sec e/o un residuo postminzionale superiore a 50-100 cc confermerebbero questa ipotesi suggerendo di passare all'intervento.

Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica Urologica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza ROMA

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera , la uroflussometria fatta da poco indicava il flusso fatto in maniera più lenta e quindi l’onda sul grafico era più lunga . Mentre l’ecografia ha indicato che la vescica la svuotavo tutta . Mentre per le infezioni proprio non passano nemmeno con gli antibiotici , migliorano ma non guariscono del tutto .