Minzione continua

Salve a tutti,
mi sono deciso di scrivervi per chiedervi un consulto, anzichè mettermi a fare ricerche sulla rete spesso evasive o dispersive.
Sono italiano, ho da poco compiuto 40 anni e da 13 anni vivo in Indonesia.
Premetto che sono una persona che per natura beve molta acqua e di conseguenza è sempre andato in bagno minimo 8 volte al giorno.
Da un anno e mezzo circa soffro di un problema che è diventato via vai sempre più stressante e insopportabile.
Inizialmente, un anno e mezzo fa circa, ho cominciato a notare alcuni problemi nella minzione.
Ho cominciato ad urinare più spesso del solito ed inoltre ho anche avuto problemi ad iniziare la minzione, spesso avendo come la sensazione che ci fosse qualcosa che ostruisse il flusso dell'urina, non sempre ma alcune volte.

Nel marzo del 2022, decido un pò per curiosità un pò perchè riluttante a fare una visita delle parti intime, di fare un test del PSA al centro analisi.
I risultati danno un valore di 0, 8 ng/mL (valori normali di riferimento minori o uguali a 4 ng/mL).
Provo un certo sollievo, ma non mi basta, anche perchè il problema persiste, anche se ancora sopportabile.

Ad agosto del 2022 mi reco in Italia dalla mia famiglia, e noto il persistente bisogno di urinare almeno 10-12 volte al giorno.
Sono una persona a cui piace molto camminare, ricordo che durante una visita nel paesino di mio padre, bevevo molto e mi ritrovavo costretto a cercare spesso un bagno per il bisogno di urinare.

Espongo il mio problema ai miei, che a loro volta consultano il medico di famiglia che suggerisce di effettuare l'esame delle urine, alla ricerche di qualche infezione o batterio.
L'esito è negativo.

Non ne ero convinto ma pensavo di riuscire a sopportare il problema, forse perchè in quei mesi pensavo soltanto a godermi le vacanze in Italia.
Torno in Indonesia, e il bisogno di urinare spesso continua.
Infastidito di questo problema, decido a Dicembre di recarmi da un urologo.

Gli espongo il mio problema.
Mi fa un ecografia ai reni e alla vescica, e non riscontra nulla di anomalo.
Gli chiedo se questo problema potrebbe avere a che fare con la prostata e lo informo che nel marzo di quello stesso anno avevo fatto il test del PSA, e lui mi dice che a 40 anni ritiene molto improbabile la presenza di un tumore.
Mi prescrive delle medicine.
Uno a base di silodosin (per la prostata), e l'altro a base di mirabegron (per rilassare la vescica).
Assumo le medicine per 2 settimane, e la minzione sembra essersi un pò alleviata.
Il medico mi dice comunque di ritornare per misurare il flusso dell'urina.

A dicembre mi fratturo il dito del piede, quindi rimando il controllo.
La minzione, per circa 2 mesi nel frattempo, sembra essere quasi ritornata normale, o almeno sopportabile.

Agli inizi di questo mese, si ripresenta il problema, urinando anche 10-15 volte al giorno, ma la cosa più insopportabile è la sensazione che la vescica non si svuoti mai, anche dopo aver urinato, oltre alla difficoltà spesso di iniziare la minzione (e la sensazione che la vescica sia ancora piena).

Disperato mi reco al pronto soccorso (l'urologo del primo consulto è in ferie ma in contatto telefonico con i medici del pronto soccorso), mi viene richiesto l'esame delle urine e del sangue. Le urine tutto regolare. Il sangue idem, soltanto i granulociti eosinofili e i linfociti di poco più bassi, e i I granulociti neutrofili a 73 (valori di riferimento 50-70).

Il medico mi dice che sono irrilevanti dato che differiscono soltanto di poco e che gli altri valori associabili ad essi sono normali, oltre che dal fatto che dalle urine non risulta alcuna infezione. Nel frattempo, di mia spontanea volontà ho richiesto di fare un esame di sangue per il funzionamento dei reni. Il valore della creatina è normale, quello dell'urea poco più basso, 18. 5 (valore di riferimento 19 - 44). Il medico ha detto che può dipendere dal fatto che forse ho bevuto di meno.

Il medico del pronto soccorso riferisce i risultati all'urologo in ferie, che prescrive di nuovo Mirabregon 50mg e Silodosin 4mg. per 1 settimana. Tutto questo ieri. Qualche effetto benefico delle medicine lo noto, ma ho il timore che alla fine della cura, il problema ritorna come è già successo. Io vorrei capire la fonte di questo problema. Non so più cosa fare...

un'ultima cosa che voglio aggiungere (non so se sia rilevante). Dopo la defecazione, spesso sento come una sensazione al retto di infiammato, sensazione che si amplifica fino al pene. Dura un pò, poi passa. In passato questo fastidio lo associavo alle emorroidi (di cui ho sofferto qualche anno fa).
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In Indonesia immaginiamo si mangi molto speziato ... ?
Ovviamente non può essere solo questa la causa, anche se una certa componente dell'alimentazione sulla prostata può influire. Piuttosto che attuare solo delle terapie su base empirica (anche se ipoteticamente efficaci) sarebbe il caso di approfondire un attimo la diagnosi, anche perché lei è relativamente giovane per lamentare un certo tipo di disturbi. Il dubbio è quello che vi sia qualche subdolo problema al collo della vescica (es. sclerosi, stenosi) su base malformativa, che a lungo andare abbia iniziato a facilitare una condizione irritativa della prostata. In questi casi è opportuno eseguire una endoscopia in sedazione delle basse vie urinarie per chiarire la situazione, piuttosto che continuare ad avviarla su un percorso di tante incognite e nessuna certezza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottore,

volevo anche fare presente un'altra cosa che non potevo aggiungere prima al mio post. Nonostante stia prendendo le medicine (Mirabregon 50mg e Silodosin 4mg. ), in data 13 Febbraio mi sono recato da un altro urologo che inizialmente mi aveva parlato di una sospetta vescica iperattiva. Dopo aver richiesto io stesso un'ulteriore ecografia sovrapubica, questa volta alla prostata, l'urologo ha rilevato un leggero ingrossamento della prostata (30,9 ml) ed una piccolissima pietra (0.469 cm) nel rene sinistro. L'urologo ha quindi dedotto un sospetto di Iperplasia prostatica benigna. Poi ha prolungato la cura a base di Mirabregon 50mg e Silodosin 4mg per un mese, aggiungendo anche Renalof (contenente Agropyron Repens, Corn Starch,, Mannitol e Magnesium Stereate) per la pietra al rene.

Volevo inoltre precisare che nonostante in Indonesia si mangi molto speziato (quindi piccante), io non mangio MAI piccante, se non molto raramente qualcosa al pepe nero, che ho completamente eliminato da quando soffro di questo problema. Ma ripeto, assolutamente non consumo mai cibo piccante.

Prendo le medicine da quasi 10 giorni, il problema sembra solo alleviato, non completamente svanito. Devo dire onestamente che ci sono alcuni sono momenti in cui la sensazione di completo svuotamento della vescica e minzione frequente sembrano ritornare, anche se decisamente meno persistenti rispetto a prima.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La diagnosi di vescica iperattiva non dovrebbe mai essere presunta, ma sempre dimostrata con gli opportuni accertamenti. Statisticamente alla sua età è molto raro che questa patologia si presenti, tanto più in modo isolato e non accompagnato da altri evidenti disturbi neurologici. Parimenti, alla sua età certamente non può essere ancora insorto un significativo ingrossamento benigno della prostata in grado da causare disturbi, questa patologia inizia eventualmente a dimostrarsi almeno 10-15 anni più tardi. Ciò non vuol dire che agli accertamenti non si possa rilevare un iniziale ingrossamento della ghiandola, ma quasi sempre questo è legato a congestione ed eventuale infiammazione sovrapposta. In sintesi, noi pensiamo che una terapia empirica quale lei sta seguendo sia da considerare solo in via temporanea, osservandone gli effetti (presumibilmente non risolutivi) nell'attesa di mirare meglio il percorso diagnostico (es. endoscopia, indagine urodinamica, eccetera).
Per quanto riguarda il microscopico calcolo renale, sappia che l'ecografia abitualmente tende a sovrastimare le dimensioni anche del 30%. quindi probabilmente si tratta di poco più di un granello di sabbia, ancora adeso alla superficie inerna del rene, Beva molta acqua e veda lei se è il caso di spender soldi in un integratore dalla composizione fantasiosa e dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
La ringrazio per la chiara e soddisfacente risposta. Quindi lei che controlli specifici mi consiglia? Esistono metodi alternativi e meno invasivi, tipo la risonanza magnetica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Per ua seria conduzione del percorso diagnostico è essenziale partire da un attenta visita diretta, ovviamente non è possibile basarsi solo su quanto lei ci riferisce a distanza. Il nostro servizio è di tipo informativo, ma non può sostituire un corretto rapporto diretto tra medico e paziente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Gent.ssimo Dottore,

sono consapevole del fatto che per una diagnosi precisa e sicura ci vuole l'esame da lei suggerito. Infatti, sto facendo questa cura, e quando le pillole finiranno, se il problema dovesse persistere, mi prodrigherò, anche su consiglio dell'urologo, a fare gli accertamenti da lei proposti. Vorrei comunque chiederle, in base alla sua esperienza e alla mia età, secondo lei di cosa potrebbe trattarsi? Ovvero le cause più probabili? Probabilmente anche lei ha avuto casi simili al mio...

La mia è una domanda a puro titolo informativo...che sicuramente non mi eviterà il controllo fisico vero e proprio.

La ringrazio in anticipo per la disponibilità
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Utente
Utente
Gent.ssimo Dottore,

sono consapevole del fatto che per una diagnosi precisa e sicura ci vuole l'esame da lei suggerito. Infatti, sto facendo questa cura, e quando le pillole finiranno, se il problema dovesse persistere, mi prodrigherò, anche su consiglio dell'urologo qui in Indonesia, a fare gli accertamenti da lei proposti. Vorrei comunque chiederle, in base alla sua esperienza e alla mia età, secondo lei di cosa potrebbe trattarsi? Ovvero le cause più probabili? Probabilmente anche lei ha avuto casi simili al mio...

La mia è una domanda a puro titolo informativo...che sicuramente non mi eviterà il controllo fisico vero e proprio.

La ringrazio in anticipo per la disponibilità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La prostatite a causa non infettiva è oggi talmente comune che quasi un terzo delle richieste di consulto a questo nostro servizio riconducono più o meno direttamente a questa diagnosi. Per confermare questa diagnosi è però quasi sempre necessario esclude con sicurezza tutte le altre possibili cause e questo comporta uno scrupoloso percoso diagnostico e non sloo un approccio empirico.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Si, all'inizio pensavo si trattasse di prostatite. Comunque non ho nessun tipo di bruciore nè durante la minzione nè in altre occasioni. E neppure tracce di sangue.
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Utente
Utente
Salve Dottore,

oggi ho ripetuto l'esame di sangue del PSA, i risultati sono di 0,73 mg. L'anno scorso era di 0,8 mg. Sto continuando a prendere le stesse pillole fino ad esaurimento, credo che ce ne siano per un'altra settimana. Intanto la minzione frequente è sempre presente, anche se in minore frequenza rispetto a quando non prendevo le medicine.

Volevo soltanto riportare alla luce un'altra cosa, che non so se sia connesso al mio problema, ma vorrei ugualmente riportarlo. Inanzitutto, ho notato una maggiore frequenza dello stimolo ad andare di corpo. In 40 anni della mia vita, sono sempre andato di corpo ogni 3-4 giorni circa, mentre ultimamente noto uno stimolo quotidiano (vale a dire una volta ogni giorno). So che rientrerebbe nella norma, se non che in tutta la mia vita non è mai successo. E subito dopo che sono andato di corpo (senza dolore nè nulla al momento della defecazione), avverto un bruciore/infiammazione tra la zona del retto che si estende fino ai testicoli, o comunque la parte anteriore. Inoltre, dopo aver defecato, sembra che la sensazione di vescica piena aumenti.

Questo dura un paio di minuti, per poi scomparire. In passato ho sofferto di emorroidi fuoriuscite.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il PSA è solo un marcatore del tumore maligno della prostata e non un generico indicatore del benessere della ghiandola. Utilizare il PSA al di fuori delle sue corrette indicazioni può portare ad equivoci e false interpretazioni, per questo motivo, tranne casi particolari, si inizia ad eseguire questo esame intorno ai 50 anni, non prima.
Evacuare l'intestino ua volta al giorno è assolutamente normale, ma nel suo caso può essere il segno che sia avvenuta qualche variazione nella funzione rispetto al passato e che questa abbia portato con sè qualche squilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta). I rapporti tra la prostata e la parte teminale dell'intestino (retto) sono strettissimi e la prostata molto spesso risente di tutto quanto di irregolare accade all'interno dell'intestino. Non accade invece quasi mai il contrario.

Paolo Piana
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[#12]
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Utente
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Si, proprio per questo ho pensato di riportare questo dettaglio del retto.
Secondo lei, potrebbe essere possibile che qualche cosa nel retto faccia pressione sulla prostata o vescica, e sia la causa reale dei miei problemi di minzione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Non è nececessario che ci sia qualcosa che faccia pressione all'interno del retto, è sufficiente che vi sia una infiammazione od un ambiente squilibrato per contenuto di batteri. In ogni caso, alla visita dirtta sono cose che si rilevano o quantomeno si sospettano. Se fosse il caso, la si invierà anche ad una consulenza proctologica.

Paolo Piana
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[#14]
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Utente
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Un'infiammazione che dura da almeno 1 anno e mezzo? E' possibile?

Si, quando esaurisco le medicine, chiedero' al mio urologo qui in Indonesia, come agire...
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Utente
Utente
Dottore, io a questo punto vorrei aggiungere una cosa che mi è successa in passato, all'incirca 4 anni fa. Qui in Indonesia io faccio l'insegnante. Mi accadeva in passato che viaggiavo ogni fine settimana per tornare a casa da moglie e figli. Qui in Indonesia il traffico è pazzesco, dovuto anche al sovrappopolamento. Quel periodo è stato abbastanza stressante per me, tra lavoro e viaggiare, spesso fermo ore e ore in mezzo al traffico in autostrada.

Un giorno ebbi un improvviso e terribile attacco di panico, che non avevo mai avuto in vita mia, e mi sentì veramente male, pensavo di morire. A quell'attacco ne seguirono altri, e spesso al mancamento di ossigeno, si presentava anche una forte sete, e trovandomi nel traffico, mi trovai un giorno in un mezzo pubblico in autostrada con la vescica pienissima che quasi mi esplodeva. Qui in Indonesia la vita è parecchio stressante, e si corre sempre.

Chi guida i mezzi pubblici spesso non si ferma e quella serata, chiesi all'autista di farmi scendere in mezzo alla strada perchè non riuscivo più a tenermi l'urina, sentivo nel vero senso della parola che mi stava per esplodere. In genere io non tengo mai l'urina, non l'ho mai tenuta in vita mia. Ma quella volta fù terribile, pensavo di essermi danneggiato la vescica. Per fortuna riuscì a scendere e a farla con qualche difficoltà (ricordo che una volta in bagno non riuscivo a farla uscire e dovetti provare e riprovare prima di riuscirci), ma avevo questi attacchi di panico abbastanza frequenti. Quando andai in Italia, un medico mi diede delle medicine per l'ansia e gli attacchi di panico. Le ho prese fino a qualche mese fa, per poi interromperle, dato che non ebbi più questo tipo di problema.

Le racconto questo, perchè io sono una persona molto ansiosa, e volevo farglielo presente. Ma il problema della minzione frequente e la difficoltà ad iniziarla non penso (nella mia ignoranza) sia associabile a questo, dato che da molto tempo sono tranquillo e per fortuna non ho più avuto nessun'altro attacco di panico. Sono sereno e sono una persona abbastanza tranquilla, lavoro e sono sempre indaffarato. Però, quella volta in strada, quella terribile sensazione che la vescica mi stava per esplodere, non riesco a dimenticarla. Temetti veramente che si danneggiò qualcosa.

Adesso si presenta questo problema, e spero di riuscire a trovarne la causa...come le dissi nel mio post iniziale, nella mia vita ho sempre bevuto molto e urinato spesso, ma mai come adesso.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Buona parte dei soggetti con prostatite cronica sono ansiosi e/o ipocondriaci. Queste condizioni tendono ad abbassare la soglia del dolore, rendendo insopportabile quello che per altri soggetti sarebbe al limite un lieve fastidio.
Distendere troppo la vescica è pericoloso se fatto abitualmente, cosa che è più comue nelle femmine, comunque un solo episodio, anche se molto sgradevole non può avere creato danni permanenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#17]
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Utente
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Sa, da ragazzo sono stato operato due volte, prima di varicocele e poi di idrocele. Avrò avuto 16 e 17 anni. Anche mio fratello maggiore è stato operato di varicocele.

Mio fratello (lui ha quasi 50 anni) ha avuto altri problemi alcuni anni fa. Prima ha avuto una prostatite (già curata), e poi ha subito un intervento per dei calcoli all'uretere.

Nel mio caso, una minzione frequente (con la pillole che prendo attualmente, la frequenza va dalle 10 alle 12 volte al giorno), e con a volte difficoltà ad iniziare, ma senza dolore, senza bruciore, nè tracce di sangue nell'urina, potrebbe essere una prostatite?

Per quanto riguarda il flusso dell'urina, a volte sembra normale (specialmente al mattino dopo una dormita continua di 7 ore), a volte invece il flusso è debole o non lineare. Ci sono invece volte in cui la vescica sembra essere molto piena, ma il flusso è molto debole e l'urinazione dura pochissimi secondi, meno di quello che ci si aspetterebbe da una sensazione di vescica pienissima.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La rimandiamo a quanto abbiamo scritto nella nostra prima risposta, che sintetizza il nostro punto di vista sulla sua situazione ed il possibile percorso diagnostico che noi seguiremmo. A distanza non si può dire molto di più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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