Calcolo renale 5mm in vescica

Gentili dottori,

vi scrivo perché avrei bisogno di dirimere un dubbio su un problema di calcolo renale sorto la scorsa settimana.
Alcuni giorni fa sono andato in PS per una colica renale causata dal transito di un calcolo dal rene destro alla vescica.
Dall'ecografia fattami in PS il calcolo risulta di 5 mm, mobile.
I medici di PS mi hanno detto che questo calcolo verrà espulso da solo, eventualmente con un po' di dolore.
Non mi è stata data indicazione di successive visite specialistiche, ma solo una terapia con antibiotico (Cefixima) e tamsulosin per 5 giorni.

Ora, visto che a oggi il calcolo non mi sembra sia uscito (con 5 mm me ne sarei dovuto accorgere, credo), che succede se rimane in vescica?
Devo rivalutare la situazione?
Per quanto tempo può rimanere in vescica?

Continuo inoltre a sentire dolori alla schiena, sul lato destro e un certo bruciore mentre urino: è una conseguenza del passaggio doloroso del calcolo di una settimana fa?


Grazie dell'attenzione e a presto-

Roberto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
L'uretra è almeno 4 volte più compiacente dell'uretere, in genere un calcolo di 5 mm sarebbe espulso senza particolare difficoltà, anzi anche in modo inavvertito assai più spesso di quanto si pensi. Non vi è alcun modo per "convincere" il calcolo a scendere in uretra, a parte bere molta acqua per urinare più spesso. Talora vi può essere un iniziale ostacolo causato dalla salienza della prostata sotto il collo vescicale, ma alla sua età si presume che non possa essere così consistente, d'ogni modo la tamsulosina che sta assumendo la può aiutare.
In questa fase qualche disturbo irritativo vescicale è giustificato, un po' meno la persistenza di un dolore renale lombare. Ci può stare un risentimento residuo, se la colica è stata particolarmente intensa. Se il dolore è invece più importante, continuo e fastidioso, ci permetteremmo di consifgliare di ripetere l'ecografia altrove, non si sa mai. Talora in queste situazioni dubbie, l'unico accertamento che può dirimere il dubbio è la TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, che comunque oggigiorno sta porgerssivamente sostituendo l'ecografia nello studio di tutte le calcolosi urinarie.
D'ogni modo, se invece i disturbi si riducono e scompaiono, come le auguriamo, la situazione è da considerare risolta solo se lei riesce materialmente a raccogliere il calcolo, che sarà comunque da far analizzare. Se non questo non accade, anche se non vi sono più disturbi, è opportuno ripetere una ecografia dei reni e delle vie urinarie tra qualche settimana.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

la ringrazio moltissimo per l'esauriente risposta. In effetti ho ancora un senso di appesantimento e di impegno, con qualche fitta, in zona rene destro, dietro la schiena e davanti, in corrispondenza. Sono passati 9 giorni dalla colica, e soprattutto la mattina mi sveglio con questi doloretti. Potrebbe darsi che sia a giro un po' di renella?
Dopo una cena pesante di ier sera, poi, stamani mi sono svegliato con parecchio indolenzimento. Continuo a bere due litri di acqua al giorno.

Grazie ancora

Roberto-
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
E' opportuno che lei ripeta una ecografia e se questa non riuscisse a chiarire, sarà opportuno eseguire la TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. Oggigiorno non ha senso lamentare dei disturbi ed attendere unicamenete non si sa bene cosa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio, dottore, procederò sicuramente in questo modo. Un'ultima domanda: ritiene mi siano utili pure analisi del sangue e/o delle urine, e, eventualmente, alla ricerca di quali indicatori?

Ancora grazie, cordiali saluti.

R.