Il 2 aprile tutto il mondo si tingerà di blu

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista

10-20 bambini ogni 10.000 sono affetti da patologie più o meno riconducibili all'autismo. Ritardi cognitivi, motori, disgrafia, discalculia, disturbi generici dell'attenzione, ecc.

Intorno a voi vedete più specialisti o "gabbie" pronte per quando i genitori non saranno più in grado di badare al sostentamento dei figli (quelli colpiti in modo più grave)? Detta in maniera meno provocatoria quanti soldi e quante ore di sostegno hanno?

Fuori da quelle ore la scuola non è "attrezzata" per assistere quelle persone. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è rivolto nel suo primo mercoledì da premier ai bambini con difficoltà ha invitato a scrivergli  le proposte che provengono dai cittadini, ci ha dato la sua mail matteo@governo.it.  

Il governo vuole ripartire dalla scuola ed è giusto. Cittadinanzaattiva e la UIDLM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) hanno preso sul serio quell'invito ed hanno scritto a quell'indirizzo.

"Un edificio scolastico che cade a pezzi non è solo pericoloso, è sicuramente inaccessibile agli alunni con disabilità. Lo è spesso sin dal parcheggio e dall’ingresso. E le barriere architettoniche (leggi: scale senza ascensore, servizi igienici fatiscenti e non a norma, tanto per cominciare) sono ancora presenti, volendo essere generosi, in una scuola su cinque.
Se però leggiamo attentamente i dati prodotti tramite quel dossier, ci rendiamo conto che i fattori che possono influenzare una piena fruizione della scuola sono assai più numerosi e complessi: le palestre, le aule comuni, i laboratori, gli spazi ricreativi, gli ausili tecnologici… 

Vorrei perciò dire a Matteo Renzi che provare a immaginare il piano di salvezza delle scuole italiane partendo dal punto di osservazione degli studenti con disabilità potrebbe essere un’idea eccellente, una vera cartina di tornasole della realtà nella quale siamo immersi o, meglio, sprofondati, nonostante una legislazione di altissima civiltà." 

Ed ancora: "insegnanti di sostegno scambiati per assistenti personali, mentre il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) sta protestando proprio in queste settimane perché si è vista sfilare dal contratto l’indennità che era prevista proprio per l’assistenza igienica agli alunni con disabilità. E raccontiamo spesso di ricorsi alla Magistratura – vinti -, per vedere riconosciuto il diritto alle ore di sostegno, unico puntello reale dell’inclusione scolastica, visto che manca un piano serio di formazionedell’intero corpo docente al tema della disabilità."

Ringraziamo Franco Bomprezzi Direttore responsabile di «Superando.it» delle belle parole scritte. I problemi sono tanti, ma partire dalle scuole sarebbe un primo grande passo.

La consapevolezza e la conoscenza del problema accorcerebbero le distanze tra i bambini e i diversamente abili.... che talvolta diventano reato come http://www.lanazione.it/massa_carrara/cronaca/2014/03/01/1032646-massa-disabile-umiliato-processo.shtml

Se si vuole cambiare il mondo si deve ripartire dalla scuola. Il Premier l'ha detto, speriamo sia messo in condizione di farlo. Riuscirà ad interrompere la massima "Forti con i deboli e deboli con i forti" che ha imperversato negli ultimi anni la politica italiana?

I "deboli" lo sperano. I genitori ringraziano e sperano in giorni più blu per tutto l'anno.

 

Data pubblicazione: 02 marzo 2014 Ultimo aggiornamento: 11 febbraio 2015

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