Ansia e pensieri ossessivi

Salve a tutti Dottori sono una ragazza di 19 anni , studentessa d'infermieristica fuori sede Vivo con il mio ragazzo che studia come me infermieristica nella mia stessa università. Vi scrivo perchè sono quasi due mesi che vivo in una condizione che per me è diventata insopportabile. Cerco di essere breve anche se quello che mi è successo in due mesi è lunghissimo da spiegare: Tutto è iniziato a fine anno universitario ( che è stato lungo e stressante per orari tirocinio e impegno nello studio , ma che però ho superato senza alcun ostacolo ) mancavano gli ultimi giorni di tirocinio dopo di che sarei tornata a casa per le vacanze . Tutto è iniziato una sera quando non riuscivo a prendere sonno , avevo palpitazioni e tremavo, ho dormito malissimo e il giorno dopo ero stanchissima . la notte seguente ho fatto un sogno in questo sogno mia nonna mi rivelava che anche io come mia madre in età adulta mi sarei ammalata di depressione e psicosi , e consigliava al mio ragazzo di lasciarmi , perchè tanto io sarei diventata pazza. Mi svegliai spaventata , ma durante la giornata non ho dato peso al sogno , ma la sera davanti alla televisione , trasmettevano la scena di un film dove una coppia litigava e lui lasciava la fidanzata che piangeva disperatamente , ed è stato da quel momento che io mi sono come annullata davanti allo schermo, incantata e immaginai la stessa identica scena però tra me e il mio ragazzo , che mi lasciava perchè ero diventata depressa. Subito dopo quel pensiero iniziai a sudare, tremare , e mi sentivo triste , mi mancava il respiro. La sera sul letto ebbi il mio primo attacco di panico finendo al 118 , ovviamente non avevo nulla . Comunque per farla breve nei giorni seguenti ero molto preouccupata perchè continuavo a sentirmi male mi sentivo debole , tremori, palpitazioni , ma soprattutto mi sentivo molto triste e angosciata ma non sapevo darmi una motivazione, mi ricordo che iniziavo a piangere disperata e a dire al mio ragazzo : "il sogno si sta avverando sto diventando depressa ". ( Voglio premettere che il mio ultimo tirocinio è stato in una comunità psichiatrica , e che mia madre soffre di depressione e psicosi paranoide da quando aveva 20 anni ). Comunque ritornata a casa per le vacanze è iniziata la fase peggiore , mi svegliavo con un senso di vuoto , oppressione al petto, avevo paura , paura sia quando andavo a dormire sia quando mi svegliavo , ho avuto momenti di forte angoscia , me ne stavo sul divano a piangere e non avevo voglia di fare nulla, tutto mi sembrava diverso, mutato , io mi sentivo diversa , come se una parte di me mancasse , mi sentivo molto fragile; avevo delle vere e proprie crisi mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo , piangevo disperata perchè volevo far uscire quella parte di me che non vedevo più , mi sentivo impotente senza speranza , l'unica cosa che mi faceva alzare dal letto era la foto che vedevo sul mio comodino ogni mattina , quella col mio ragazzo che amo tantissimo. in seguito ho avuto sintomi come : senso d'irrealtà , non mi sentivo più io , avevo la sensazione di stare in un film e di vivere in terza persona , mi sembrava quasi di non esistere , mi sentivo come divisa , divisa da una parte di me che non sentivo più. Parlai con una psicologa che mi disse che secondo lei avevo sintomi di un post trauma da stress , e che avevo bisogno di psicoterapia . Andai su internet a ricercare questo disturbo e vidi che effetivamente i sintomi corrispondevano , e ne notai uno in particolare che diceva "incapacità di amare ", mi spaventai ma pensai questo a me non potrà ma i succedere . Però da quel momento iniziai a osservare il mio ragazzo , e a stargli vicino perchè volevo sentire le stesse cose che sentivo prima ( e le sentivo ). Tornata alla mia università alla fine delle vacanze , i momenti d'irrealtà continuava , mi sentivo in colpa per la situazione e avevo la sensazione che la mia mente andasse cercando cose che ho fatto in passato per colpevolizzarmi ulteriormente . Iniziai a fissarmi su cose stupide che però dovevo confessare al mio ragazzo perchè altrimenti mi sentivo cattiva , mi sentivo immorale ( gli ho detto che quando ci siamo messi insieme gli avevo detto che avevo avuto una storia con un ragazzo per pochi mesi e invece ci ero stata solo per poche settimane , e glie lo avevo detto perchè avevo paura di risultare piccola e senza esperienza in amore ; il mio ragazzo mi ha detto che mi ha capito e che non dovevo disperarmi per questa piccola bugia che avevo detto all'inizio del nostro rapporto , e che ci poteva stare l'avevo detta per vergogna non perchè volevo mentirgli) , poi ho iniziato a pensare che al tirocinio c'era un mio collega che mi faceva complimenti : del tipo come sei bella, sei troppo dolce , e che mi dava mille attenzioni , alle quali io non davo retta , però mi faceva piacere sentirmele dire( e di queste cose io al mio ragazzo glie le avevo già dette ogni volta che tornavo dal tirocinio ) , anche perchè mi faceva piacere che lui si ingelosisse per me; ma non so per quale motivo ho iniziato a sentirmi in colpa perchè quei complimenti mi facevano piacere e piangengo ho chiesto scusa non so quante volte al mio ragazzo perchè mi facevano piacere le attenzioni del mio collega, e nonostante il mio ragazzo mi diceva che non importava , che è normale che a una donna fa piacere sentirsi dire che è bella , è una cosa naturale , umana , io comunque mi sentivo in colpa , pensavo a questa cosa quasi dal mattino fino alla sera , come se fosse un pensiero ossessivo , che volevo mandare via , ma non ci riuscivo. Tolto questo pensiero ho iniziato a fissarmi su un'altra cosa : una sera guardando il mio ragazzo ho iniziato a pensare : ma lo amo sempre ? lo amo come prima ? , la mia risposta è stata Si certo che lo ami , però mi sentii in colpa per averlo pensato . Io lo amo tanto , però ho sempre questo pensiero nella testa , ho paura che quello che sento non sia vero , anche quando con lui sto bene e sento emozioni o sempre quel pensiero in mente , ho paura che quel pensiero mi venga e rovini tutto. In questo periodo mi è venuta paura di pensare , perchè mi sembra quasi che ogni cosa che penso mi si rimetta contro . ( Un ultima cosa , ad un certo punto ho avuto paura di pensare cose brutte sul mio ragazzo , avevo paura di pensare parolacce contro di lui, del tipo " guarda sto stronzo , deficente , cretino ) , so che sono cose assurde ma anche queste per un periodo di tempo mi hanno tormentato . Ho paura di essere diventata senza cuore, cattiva , o di essermi impazzita , per me il mio ragazzo e importante , se solo penso a stare senza di lui mi sento male , stiamo insieme da tre anni e ho sempre provato per lui un amore immenso , siamo in sintonia al 100% e ci capiamo su tutto, in questi due mesi difficili ho dubitato di tutto , anche di me stessa, ma quando ho avuto quel pensiero su di lui sono andata totalmente in tilt. Mi scuso per essermi dilungata cosi tanto , ma ho cercato di stringere il più possibile . Non so se è importante però volevo aggiungere che in questi due mesi a volte ho avuto anche pensieri suicidi , anche se sono stati solo pensieri , ma non ho pensato di farlo sul serio. Secondo voi che mi sta prendendo ? Sono ansie ? Ossessioni? Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile ragazza,
il vissuto che ci descrive è molto intenso. Perché ha smesso di andare dalla psicologa? Ci descrive sintomi importanti che la fanno soffrire molto, meritano una attenzione adeguata. E' probabile che la situazione di forte stress abbia portato a galla preoccupazioni che cova da tempo, nonché una tendenza all'ansia che può esprimersi nelle modalità che ci ha descritto.

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho smesso di andarci perchè studiando fuori sede , mi sono rivolta al consultorio ma c'era solo questa psicologa che seguiva solo bambini e mi ha ascoltato e mi ha suggerito di fare psicoterapia ma non da lei, purtroppo li al consultorio non ci sono psicoterapeute ma soltanto psichiatra , dalla quale sono andata un paio di volte ma non facevo psicoterapia , lei mi ha detto che il forte trauma mi aveva portato ad una lieve dissociazione e voleva farmi assumere dei farmaci ((lo zypreka ) ma io non ho voluto assumerlo perchè ho letto pareri su questo farmaco non proprio buone. Allora per il momento non sto andando da nessuno , sto continuando a fare quello che facevo prima cioè andare al tirocinio e studiare , però mi sembra di non vivere più serena, spontanea , a causa di questi pensieri che mi tormentano , anche se quando sto tranquilla se ne vanno e sembrano svaniti , ma poi ritornano. avevo pensato di finire il ciclo di tirocinio fino a metà ottobre e poi mentre seguivo i corsi nel fine settimana tornare nel mio paese per fare psicoterapia li, dato che purtroppo qui dove studio non posso . Premetto però che adesso sto meglio e a livello dissociativo i sintomi non li ho più , tranne qualche volta un senso d'irrealtà. Lei che ne pensa ? Grazie mille ancora .
[#3]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Penso che debba essere seguita da qualcuno: psicoterapeuta e, forse, psichiatra.
Se le hanno prescritto un farmaco, ha fatto bene ad informarsi, però è sbagliato decidere di non prenderlo perchè ha letto pareri poco positivi, credo, su internet.
La prassi da seguire, in caso di dubbio, è sentire il
altro parere di un altro professionista, facendosi spiegare quello che non le è chiaro.

>>anche se quando sto tranquilla se ne vanno e sembrano svaniti, ma poi ritornano<<
Certo, se le questioni non vengono trattate nel contesto adeguato, si ripresentano.

Ci tenga aggiornati se crede, un caro saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità , mi rivolgerò ad una psicoterapeuta al più presto per chiarire tutti i miei dubbi e se ce ne sarà bisogno anche da una psichiatra. le volevo chiedere se secondo lei potrebbe trattarsi di un disturbo ossessivo da relazione visto che i miei pensieri nel bene o nel male sono rivolti al mio ragazzo ?
[#5]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Potrebbe trattarsi di questo, e il percorso da fare sarebbe comunque quello indicato. Se non si tratta di quello, idem: non riuscendo a superare il disagio da sola, deve farsi aiutare.

Cari saluti,
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto